Per noi appassionati di serie tv, il nome ‘Tara’ è un richiamo ad alcuni dei nostri show preferiti. Basti pensare a Tara Knowles di Sons of Anarchy e Tara Maclay di Buffy: protagoniste legate dal nome, ma non solo. Infatti, nonostante le differenze, entrambe posseggono un tipo di forza che forse non le avrà rese delle eroine, ma sicuramente donne resilienti. In Italia, questo nome non è molto comune. Si tratta infatti di una forma anglicizzata del toponimo irlandese Teamhair, il cui significato è ‘posto elevato’ o ‘resistente come la roccia‘. Una definizione che ben si adatta ai due personaggi.
Entrambe hanno un inizio difficile: la Knowles perde i genitori quando è ancora piccola, mentre la Maclay perde la madre per poi vivere con una famiglia che le farà credere di essere un mostro. All’inizio del loro percorso, si sentono fuori posto in una realtà che sembra essere molto più grande di loro. Eppure, è in queste circostanze inaspettate (e talvolta estreme) che trovano il loro posto nel mondo. È lì che il loro potenziale nascosto viene rivelato, portandole a spingersi laddove non si erano mai spinte. Di trovare un coraggio che ci ha saputo stupire. I Sons of Anarchy e la Scooby Gang guadagnano così delle alleate preziose che, grazie alle loro capacità, riusciranno a conquistarsi un posto d’onore in quel mondo che sembrava essere inadatto a loro.
Tara Knowles: old lady, madre e vittima
Così come Jax è una reincarnazione di Amleto, Tara è una versione moderna di Ofelia. Una figura tragica che, col suo punto di vista, ci ha mostrato quanto il mondo delle old lady fosse arduo. Una realtà dalla quale cercherà di scappare più volte, senza però mai riuscirci veramente. Restando Tara dimostra la sua fedeltà, ma commette anche un errore che alla fine le costerà caro. Complessa e tormentata, la donna si ritrova ad affrontare una decisione difficile: una volta tornata a Charming, deve infatti combattere fra il desiderio di essere normale e quello di stare insieme a Jax, dolce e leale ma anche estremamente complicato. Tuttavia, pur essendo spaventata dalla violenza che circonda la vita di Teller, non riesce a non farsi coinvolgere. Dopotutto, il suo amore è talmente forte da riuscire a superare il desiderio di normalità.
Ed è così che, stagione dopo stagione, Tara si adatta sempre più alla realtà dei Sons of Anarchy.
Grazie agli insegnamenti di Gemma, diventa sempre più forte, più scaltra. Non solo conquista il cuore del protagonista, ma un posto di tutto rispetto all’interno dell’MC, che più volte avrà bisogno di lei. Eppure, nonostante si abitui al sangue e ai rischi, la sua lotta interiore non avrà mai fine. In particolare, con la maternità inizierà a vedere tutto ciò che la circonda con occhi diversi: il mondo dei Sons diventa sempre più oscuro e sanguinario. Dove prima c’era lealtà e fratellanza iniziano a regnare bugie e violenza. Se prima era disposta a mettere la sua vita a rischio pur di stare con Jax, ora che è madre non può più permetterselo.
Le sue paure e l’amore per i figli la trasformano in una fiera imprevedibile. Così come la sua più grande insegnante, capisce di essere disposta a tutto pur di proteggere la sua famiglia. Anche se questo significa spingersi ad azioni terribili e controverse.
Tara cambia perché è costretta a farlo. In quel regno caotico, è una delle poche a rendersi conto di quanto quella vita sia distruttiva. Inoltre, la Knowles è la voce della ragione di cui Jax ha bisogno per rendersi conto di quanto lui stesso sia cambiato, di quanto il potere l’abbia inaridito. Grazie alla moglie, alla paura che vede nei suoi occhi, capisce di essere sprofondato nell’oscurità. Una realizzazione che lo spaventa tremendamente, ma che lo spinge anche a fare la cosa giusta per i figli. Ed è così che, dopo una stagione di distacco, i due ritrovano la complicità del passato. Ancora una volta, Tara dimostra di essere l’ancora di salvezza di Jax, così come la sua più grande fonte di conforto.
Ma così come in Amleto, al grande amore dell’eroe non è concesso un lieto fine. Dopo essere stata moglie e madre, Tara diventa una vittima. La sua morte, inaspettata e brutale, ci ha scioccato come poche altre. Il suo epilogo è uno dei più crudeli di Sons of Anarchy, un punto di rottura che cambierà per sempre il protagonista che, poco dopo aver ritrovato l’amore della moglie, è costretto a stringerla a sé in una pozza di sangue. Un trauma enorme che lo spingerà in una spirale di morte ed errori irreversibili.
Una fine tragica che Joss Whedon ha destinato anche a Willow e Tara.
Tara Maclay, la potenza di un cuore gentile
Anche Tara Maclay sembra fuori posto a Sunnydale. Rispetto agli altri protagonisti, non ha una personalità forte o stranezze memorabili. Inoltre, molti l’hanno sempre vista solo come la “ragazza di Willow“, un personaggio gentile ma noioso. Una concezione che però si allontana da quella che è la realtà. È vero, all’inizio Tara viene definita prevalentemente dalla sua relazione con la Rosenberg, un legame che però sarà fondamentale per farle esprimere il suo potenziale. Dietro alla sua timidezza, nasconde infatti una forza tutta sua che, con il passare del tempo, diventerà sempre più evidente.
La sua adolescenza viene segnata dalla perdita della madre. Un lutto che avrà un forte impatto su di lei, così come gli abusi emotivi da parte della famiglia. Ma con l’arrivo alla UC Sunnydale le cose cambiano: grazie a Willow non solo trova qualcuno con cui condividere la passione per la magia, ma un amore come non aveva mai conosciuto. Per la prima volta nella sua vita instaura una connessione emotiva che la farà sentire parte di qualcosa di speciale: non solo una relazione romantica, ma una vera e propria famiglia. Anche se all’inizio non la capiscono a pieno, i membri della Scooby Gang sanno quanto sia importante per Willow e cosa significhi essere soli e incompresi. È per questo che quando la famiglia di Tara pretenderà di portarla via, Buffy sarà la prima a prendere le sue difese. Non importa che sia un mezzo demone (una bugia, tra l’altro), ma il fatto che sia una di loro.
È così che Tara inizia a sbocciare in una donna sicura di sé. Finalmente riesce a mostrare una forza di carattere che, pur essendo stata sempre stata lì, aveva bisogno di una spinta per poter uscire.
Accogliendo Tara nella famiglia, la Scooby Gang guadagna un membro di cui aveva davvero bisogno: una strega capace, ma soprattutto un’amica gentile e sempre presente. Rispettosa e intelligente, la ragazza non salterà mai a conclusioni affrettate. Sarà spesso la voce della ragione, oltre che una delle personalità più empatiche dello show. Aiuta Buffy nel momento del bisogno, confortandola con i suoi modi gentili. Allo stesso modo, diventerà una figura materna per Dawn, soprattutto dopo la morte della Cacciatrice. Infatti, non potrà mai fare a meno di ricorrere alla sua dolcezza innata in presenza di quella ragazzina che, come lei, si sente spesso incompresa.
Ma nonostante sia sempre stata un’innocente, questo non la risparmierà dalla violenza di Glory che le succhierà l’energia cerebrale a causa di un equivoco. Un trauma che segnerà inevitabilmente la ragazza, senza però farle perdere la sua gentilezza o senso dell’umorismo. Anzi, con il passare degli episodi Tara diventa sempre più sicura di sé, tanto da avere il coraggio di confrontare sia i nemici che gli amici. Quando Willow inizia ad abusare della magia, è lei la prima a farle notare quanto stia imboccando una strada distruttiva. Purtroppo la dipendenza avrà la meglio sulla Rosenberg, che arriverà a cancellare la memoria di Tara pur di farle dimenticare un litigio. Un tradimento che la Maclay non potrà ignorare.
La loro separazione è dolorosa, ma necessaria. Willow dovrà toccare il fondo prima di capire quanto Tara avesse ragione. È solo in quel momento che è finalmente pronta a guarire e a dimostrare di essere degna del suo amore. Ma se Tara torna dalla Rosenberg non é perché abbia bisogno di lei, ma perché vuole stare insieme a lei. Perché riconosce i suoi sforzi. Così come Jax e Tara, le donne ritrovano l’amore dopo che questo era stato messo alla prova. E così come in Sons of Anarchy, anche questa coppia viene distrutta da una morte prematura e completamente devastante. L’epilogo di Tara è ingiusto, orribile. Ma purtroppo anche decisivo per l’evoluzione di Willow.
Dunque, pur essendo due donne molto diverse, il percorso delle due Tara è simile.
Entrambe sono personaggi che non sono stati amati tanto quanto i protagonisti, ma che hanno comunque avuto un impatto enorme nei rispettivi show. Un promemoria di quanto un amore materno possa essere feroce, di quanto la gentilezza sia una qualità sottovalutata. Ma soprattutto di quanto spesso siano gli innocenti a dover pagare il prezzo del caos.