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Gemma Teller è la regina del male

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Gemma Teller è la regina indiscussa dei SAMCRO nella ormai celebre serie Tv Sons of Anarchy. La vedova di John Teller non ha mai accennato a fare un passo indietro quando c’era di mezzo il potere. Il ruolo di madre, nel suo caso, diventa una posizione di possesso, un ulteriore modo per raggiungere i suoi scopi, vedendo sempre l’amore in un’ottica di egoistico arrivismo. D’altronde proprio questo sembra essere l’elemento che, in fondo, contraddistingue i Sons of Anarchy.

Nessuno sa cosa si nasconda dietro la maschera di Gemma Teller, neanche Gemma Teller. La matriarca di Sons of Anarchy (serie tv che è stata clamorosamente rimossa da Netflix) è l’emblema dei SAMCRO, pronta a qualsiasi sacrificio e rinuncia pur di sentirsi burattinaia del Fato.

Sull’altare del potere i Sons of Anarchy offrono amore, serenità e talvolta anche la famiglia. L’Io si scioglie nel “noi” inteso come club, e lo stesso Jax Teller (Charlie Hunnam) lo dimostra più volte.

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Sons of Anarchy, Charlie Hunnam (640×427)

Ma Gemma Teller va oltre: ciò che le permette di tenere la corona ben salda sul capo è la capacità di scindere ciò che il cuore vuole da ciò che l’opportunismo richiede.

Come una gatta dagli artigli affilati è sul piede di guerra con chiunque minacci la sua famiglia e il suo Jax Teller (un meraviglioso Charlie Hunnam, che in questi giorni possiamo ammirare nuovamente nei panni di Lin Ford: protagonista di Shantaram, nuovissima Serie Tv a rilascio settimanale di Apple Tv Plus).

Gemma, a modo suo, ama suo figlio Jax, ma non può fare a meno di perdere quella maschera di ghiaccio che fa di lei ciò che è. Gemma è una donna forte, contestabile sotto tutti i punti di vista, ma la sua tempra è d’acciaio e la sua determinazione incrollabile. Una figura che ancora oggi ispira i più moderni personaggi di serie Tv Netflix e non solo.

Allo stesso tempo, però, nella sua famiglia è lei a dettare le regole. Nonostante non sieda direttamente al tavolo dei Sons of Anarchy con il martelletto in mano, è lei la vera regista del club, riuscendo a manipolare chiunque a suo favore.

Lo scettro del male porta con sè la capacità di farsi carico del dolore, assorbirlo fino in fondo per poter piegare a suo vantaggio anche situazioni a lei sfavorevoli o che la fanno soffrire.

Gemma Teller in Sons of Anarchy lo ha dimostrato anche e soprattutto nei momenti di difficoltà.

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Sons of Anarchy, Netflix (640×392)

Quando tutto di lei è stato violato, quando si è dovuta misurare con la fragilità del suo corpo e l’impossibilità di difendersi. Nel momento in cui viene rapita e ferocemente violentata in gruppo, si trova faccia a faccia con le sue fragilità. Gemma Teller ha gestito l’umiliazione e la presa di coscienza della sua stessa vulnerabilità. La regina vede il suo trono scalfirsi, ma è più forte dei violentatori, ed è più forte della sofferenza. Ancora una volta in Sons of Anarchy Gemma Teller si lecca le ferite e sa come anestetizzare corpo e anima. La regina del male sotterra tutto come si fa con i panni sporchi nella lavatrice, ma alcune macchie difficilmente scompaiono, soprattutto quando si tratta di sangue e dolore.

In quel momento per Gemma abbiamo provato anche pietà e compassione. La prima volta che ho visto Sons of Anarchy, facendo partire il pilot quasi per caso su Netflix, non mi sarei mai aspettata che un personaggio del genere mi avrebbe scombussolata fino a questo punto. Quante volte l’ho detestata, contestata, ma quante altre volte sono riusciti addirittura a farmi versare una lacrima per lei. Da donna, Gemma mi ha fatto comprendere quanto complesso sia gestire l’ambizione e la consapevolezza che si dovrà sempre lottare con le proprie fragilità e con un mondo sempre pronto a sottovalutarti.

L’essere in bilico tra bene e male, dannazione e redenzione, è un concetto importantissimo in Sons of Anarchy. Jax Teller, è quello che è anche come riflesso di sua madre, ed è questo che lo ha reso così celebre come personaggio. In questo senso fa anche un certo effetto vedere Charlie Hunnam nei panni di Lin Ford, protagonista di Shantaram (tratta dal romanzo omonimo di Gregory David Roberts), il quale sembra vivere le stesse contraddizioni di Jax in Sons of Anarchy.

Gemma Teller in Sons of Anarchy è crudeltà ed egoismo.

Sons of Anarchy, Netflix (640×400)

Trattiene tutto in se stessa finché non riesce a trasformare quelle ferite in uno strumento da sfruttare a proprio vantaggio. Così, la violenza subita diventa la sua arma per riavvicinare i due uomini della sua vita: Jax Teller e Clay Morrow.

Nonostante tutto di lei fosse stato violato, approfitta della situazione all momento giusto. Gemma Teller riesce a strumentalizzare e manipolare anche le sue emozioni e le sue ferite. I punti di sutura da applicare a se stessa sono un mezzo per raggiungere uno scopo. Quel momento di terrore, infatti, non l’ha fermata, ma ha solo accresciuto la consapevolezza di essere una donna che non ha paura di essere tale.

La regina del male è Gemma Teller, anche quando tra le rose e il sangue si accascia sotto lo scoccare di un grilletto che era tanto prevedibile quanto doloroso. Un grilletto che definirà il cambiamento di Jax Teller.

E proprio in quel momento comprendiamo la differenza tra una madre e suo figlio: la prima non ha mai imparato ad amare, perché ha compreso che per un Sons of Anarchy amare è una scommessa troppo pericolosa, le cui possibilità di vittoria sono praticamente nulle. Jax, tra il romanticismo di un diario e l’ossidarsi di un ideale, si abbandona a sentimenti che non merita. Quando la vita torna per portargli il conto, lui non è pronto. Jax lascia viaggiare quel proiettile, e con esso tutto ciò che di lui era rimasto. Poi il vuoto.