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Jax Teller è stato l’affascinante e tormentato protagonista di Sons of Anarchy per ben sette stagioni. Lo abbiamo conosciuto quando era ancora il Vicepresidente del club, molto devoto a ciò che esso rappresentava e desideroso di fare qualsiasi cosa pur di portare avanti il nome dei SAMCRO in maniera dignitosa.
Con l’avanzare delle stagioni, tuttavia, le varie vicissitudini che Jax ha dovuto affrontare lo hanno portato – a volte – a non comportarsi esattamente come un “degno” appartenente del club. In altri momenti, invece, ha portato fiero il suo giubbetto di pelle e la Signora Oscura con la falce è stata magnificamente rappresentata. Ed è proprio su queste ultime occasioni che oggi vogliamo soffermarci per ricordare ancora una volta il principe tormentato Teller.
Parliamo dunque dei cinque momenti in cui Jax è stato un degno SAMCRO.
1) Si è opposto al commercio illegale di armi

Da quando Jax ha ritrovato dei vecchi diari di suo padre, la sua coscienza ha iniziato a bussare di tanto in tanto e a fare capolino. John Teller era assolutamente contrario a qualsiasi azione illegale compiesse il club: non era quello l’obiettivo originario dei Sons of Anarchy. La piega che il club aveva preso con il passare degli anni non piaceva a John, e anche lo stesso Jax ha avuto più volte dei ripensamenti.
All’inizio della sesta stagione, Jax – ormai presidente del club – raduna i charter e fa loro un discorso sul perché non dovrebbero commerciare le armi illegalmente: un monologo davvero degno di un SAMCRO.