Attenzione: evita la lettura se non vuoi imbatterti in spoiler di Sons of Anarchy
Vivere nei SAMCRO è una cosa seria, non si parla solo di fedeltà al nome e al gruppo. Vivere ma anche crescere nei SAMCRO rappresenta una vera e propria scelta di vita, per la quale si è disposti a sacrificare tutto e tutti. Sempre con la propria testa, anche con le proprie inclinazioni. Jax Teller, il principe dei Sons che diventerà re, lo sa bene. Non è solo nato e cresciuto nel gruppo protagonista della serie Sons of Anarchy, si è soprattutto fatto uomo in quella cerchia ristretta, con quelle regole fissate e (quasi) inviolabili, ha reso quello stile di vita una sua caratteristica. Eppure, lo stesso Jax Teller che ha sempre pensato di voler seguire le orme del compianto padre JT, ha dei dubbi, gli capita di mettere in discussione tutto. Perché Jax è sì abituato a quella vita, ma è anche molto attratto da una realtà diversa, dall’innovazione, da ideali più grandi. E al suo fianco, sempre, in tutto questo ci sono varie figure: c’è sua moglie Tara, c’è l’amico fidato Opie, e poi (con calma, non immediatamente) ci sarà Chibs, che farà davvero la differenza. Chibs è un veterano dei Sons of Anarchy, è irlandese, è brusco e brillante, crede dei SAMCRO come pochi. Nel tempo, il suo più grande ruolo è quello di affiancare il principe, di aiutarlo a diventare re, senza mai dimenticare la fedeltà e l’amore.
Il primissimo rapporto che si instaura tra i due, tra Jax e Chibs, non è di tipo travolgente, non notiamo molta sintonia se non quella data dalla fratellanza e dall’appartenenza al gruppo dei Sons (che non va mai data per scontata, comunque). Sembrano, nelle fasi iniziali della serie, quasi lontano l’uno dall’altro e spesso il loro rapporto è ostacolato anche da altri membri dei SAMCRO che pongono i due su posizioni opposte o contrastanti. La loro storia, di amicizia e d’amore, si sviluppa con calma, si prende i suoi tempi e ci fa godere di piccoli istanti che diventano sempre più importanti. Jax e Chibs hanno bisogno di lottare per riunirsi, di litigare per poi ritrovarsi sullo stesso fronte. Hanno bisogno di cadere per rialzarsi, in pieno stile Sons of Anarchy, in pieno stile di vita anarchico e ribelle. La prima impressione che si ha di Chibs e del suo rapporto con Jax è quella di una sorta di riverenza reciproca; da subito, infatti, Chibs riesce a vedere il leader che c’è in Jax e che ha bisogno di venire fuori. Lo vede bene perché conosceva molto bene JT, il padre del ragazzo, e sa che certi geni non si possono cancellare. Jax, invece, ha un rispetto enorme per Chibs che gli ha insegnato a vivere nei Sons, insieme agli atri fratelli. Vedremo la risoluzione di questa tensione reverenziale proprio sul finale, quando Chibs non ha alcuna remora a fare un passo indietro per lasciare il posto a Jax.
Lo loro è una storia d’amore, di quelle non scontate, di quelle di cui non ti accorgi subito, che ti travolgono a poco a poco e che ti lasciano anche un certo amaro in bocca. Eppure, è una storia d’amore sincera, vera e soprattutto passionale. Ad entrambi la passione non manca, la forza che li porta avanti deriva tutta dall’amore viscerale per il gruppo, per la sua sopravvivenza e per la sua realizzazione. Hanno degli ideali comuni, degli scopi in comune e hanno, più di tutto, l’energia necessaria per tirare avanti fino alla fine. Nonostante tutto, nonostante la frequenza con cui la morte bussa alla loro porta. Quando Jax perde Opie, quando tutti perdono Opie, Chibs è pronto a sostenerlo perché sa cosa vuol dire perdere un amico vero, perché anche lui ha perso JT (e non solo), perché sa che, oltre a tutte le azioni deplorevoli che si possono fare tutti i giorni per mandare avanti un certo stile di vita, c’è e ci deve sempre essere l’amicizia. Chibs è lì per Jax, anche quando Jax non lo chiede, anche quando pensa di non averne bisogno. Questo non può essere solo amicizia, questo è un amore viscerale che non ha bisogno di parole.
L’amore tra Chibs e Jax non è di quelli patinati, è sporco di un sentimento rude, si consolida nelle azioni e non nelle parole, o almeno quasi mai. Eppure, quegli abbracci che vediamo tra i due sono pregni di significati nascosti che ci diventano palesi guardando i loro occhi e ripensando alle storie che li hanno fatti scaturire. Quegli abbracci rimangono e segnato l’intera serie, rimangono impressi nell’immaginario collettivo di tutto Sons of Anarchy. Non sono solo potenti, sono significativi e letterali e ci raccontano di un rapporto travagliato e molto incostante che diventa, però, necessario e imponente. Chibs entra davvero a far parte della vita di Jax nel momento giusto per la sua redenzione, per il suo cambiamento: Jax è continuamente indeciso su quale via prendere, se quella dei genitori, Gemma e JT, o quella della redenzione spirituale, del ribaltamento di alcune regole che da sempre segnano il futuro dei SAMCRO. Chibs arriva in un momento in cui Jax è soprattutto afflitto dal pensiero della liberazione dei figli da una realtà meschina come quella della criminalità. Chibs che, pur essendoci sempre stato, affianca Jax nel momento più cruciale, riesce ad imporre la sua presenza in modo coerente e riesce ad essere imparziale e a consigliarlo in maniera fredda e razionale, senza scadere in sentimentalismi.
Il loro è un amore vero, uno di quelli che ti permette di migliorarti, di vederti sotto una prospettiva diversa e che ti mette di fronte al fatto compiuto, senza tergiversare o indorare la pillola. I due si amano in maniera diversa: Chibs sostiene Jax ma lo fa sempre con uno scopo ben preciso, che non è solo personale ma che invece coinvolge spesso anche il gruppo. Chibs, da buon veterano, sa che Jax fa fatica a vedersi come individuo separato dai Sons e proprio per questo non lo forza mai nella scelta di allontanarsi, quanto piuttosto lo incoraggia a esporre le sue nuove idee, a portare avanti i suoi ideali che, anche se diversi, non sono da buttare. Chibs sa che il punto debole di Jax sono Abel e Thomas, i suoi figli, e farà di tutto per supportarlo nel processo di scelta. Soprattutto sul finale, quando prende in mano i SAMCRO e lascia che Abel e Thomas abbiamo una vita differente davanti a loro. Si carica delle responsabilità “sporche” perché non debbano farlo loro, perché non debba farlo Jax, perché possano vivere una vita diversa. L’amore di Jax per Chibs, sull’altro fronte, è l’amore per un padre, è l’amore per un fratello, è viscerale ed è anche fisico.Chibs arriva per lui solo dopo che le sue prime figure paterne svaniscono: prima JT e poi Clay. Jax vede in Chibs un valido consigliere che, oltre all’amore, sa dargli man forte, sicurezza e stabilità, che in fondo è tutto quello che si può chiedere sia sa un padre che da un amato. E sarà proprio per questo che Jax, consapevole del sacrificio che sta per compiere, lascerà tutto nelle mani dell’unica persona che lo ha sempre consigliato onestamente, Chibs.