10) 7 vizi Capitale – Suburra
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Il main theme di Suburra conclude ogni episodio. Fa da chiosa e ci ricorda che tutto il racconto è incentrato sulla bellezza maledetta di Roma. Su una città sempre uguale a se stessa, immutabile e volubile nello stesso tempo. Una donna “Gelosa, invadente, custode d’anime // Curiosa, indolente, infedele, preghiera // Roma mani infami dentro l’acquasantiera”. Una città che “seduce dall’ingresso”. “Nuda” nella sua bellezza classica, come una statua d’altri tempi. Roma ha le facce dei mille popoli che si sono avvicendati ma che non l’hanno mai realmente posseduta. “Roma barbara e cultura, DNA complesso”, come Spadino che è insieme sinti e romano.
O come Isabel, che non può essere africana senza sentirsi legata a Roma, anche solo nella parlata. La splendida musica di Piotta con la collaborazione de Il Muro del Canto ci restituisce l’essenza più profonda di Suburra. Dei suoi personaggi alla caccia di un potere che non faranno mai totalmente loro. “Santa e dissoluta, Roma ama e non perdona”. L’arte più alta e gli intrighi del potere. Una canzone che parla di Roma, delle mille facce di una città, di un popolo, ineluttabilmente contraddittorio.