Tara Knowles è il più grande fallimento di Jax Teller in Sons of Anarchy (attualmente disponibile in streaming su Disney Plus). Lei è l’amore giovane. Un amore sbocciato nell’innocenza della gioventù, all’ombra di un futuro già segnato al retrogusto di morte. Tra le spine dei SAMCRO Tara è la rosa che, come ogni cosa, appassisce. Ma lei lo ha sempre saputo, e questo l’ha spinta a fuggire. È andata lontano dove non arrivava la corruzione, si è costruita un futuro stabile, una professione nobile. La Tara lontano da Charming guarisce i piccoli cuori malati, ma quell’amore dispendioso è per lei come il canto delle sirene: soave e letale.
Jax Teller in Sons of Anarchy le chiede se si sia mai pentita di essere ritornata a Charming.
No. Tara Knowles non si pente della sua scelta, anche quando si rende conto che quelle stesse mani hanno smesso di guarire, e sono ormai immerse nella melma malata dei Sons of Anarchy. Non si pente di essere ritornata tra le braccia del suo Jax e di aver intrecciato le sue mani intonse con le mani sudice di sangue del suo figlio dell’Anarchia.
Il veleno dei SAMCRO tira fuori la parte peggiore di Tara Knowles. L’amore per Jax le toglie tutto, ma la verità è che quella parte oscura di lei è sempre stata lì acquattata in un angolino buio della sua anima, fremendo per salire a galla in quel mare pullulante di sirene pericolose. Tara è ben consapevole di cosa comporti ascoltare quel canto, ma si lascia comunque trascinare negli abissi della violenza. Affogando si unisce al coro.
D’altronde Sons of Anarchy ci insegna che l’amore a suo modo è una dipendenza.
La libertà anarchica che professano i SAMCRO non è altro che una prigione in cui non esistono chiavi nè serrature. Tara Knowles questo lo sa, e non si sbaglia. All’inizio si gongola in questa consapevolezza, proprio come un adolescente con le prime sigarette e l’illusoria pretesa di poter smettere a piacimento.
Non si può essere adolescenti per sempre. Tara ignora questa circostanza finché inizia a drogare se stessa con promesse e violenza. Le parole di Jax Teller (Charlie Hunnam) le scivolano addosso come anestetico per un corpo dolorante. Il sangue diventa metallico e dolciastro sulla sua bocca, mentre indossa con sempre più fierezza la corona dei SAMCRO.
Alla fine poco importa, la rosa inizia a perdere i suoi petali e, alla fine, ciò che rimane sono solo spine. È il destino di chi si innamora di un Sons of Anarchy, per cui l’amore è un baratto con la violenza.
Il libero arbitrio è un illusione, tanto quanto sono illusorie le promesse di Jax. Tara si ritrova a pensare non tanto a come la sua vita sarebbe cambiata se non fosse mai tornata a Charming, ma a come la sua vita sarebbe cambiata se non fosse mai partita.
Sull’asfalto nero di quella città scorrono sangue e speranze. Jax Teller è ormai stordito, lotta con se stesso e con la donna della sua vita in un gioco al massacro. Si feriscono per poi leccarsi le ferite a vicenda, e rimangono intrappolati nella consapevolezza di ciò che sarebbero potuti essere. La loro storia d’amore è un romanzo dalle pagine bianche, colorato dalla bellezza di una storia che si sono sempre ripromessi di scrivere, ma che non hanno mai scritto per davvero.
Loro vedono la magia ma la leggono a testa in giù. I colori e l’elettricità magnetica prodotta dall’unione di Jax Teller e Tara Knowles è qualcosa di unico nel suo genere. Si amano ma quell’amore produce morte, perché dal terreno arido di Charming fioriscono solo spine, mentre le serpi giacciono conservando il loro veleno in un bianco roseto.
Per questo, in quel romanzo senza pagine, Jax Teller e Tara Knowles riescono a mantenere almeno una delle loro promesse. Il testamento vivente dei loro errori e del loro amore raccoglie gli ultimi amuleti e fugge via, inconsapevole. L’eredità sofferente, ruvida come la pelle delle loro casacche viene interrotta. Jax ha finalmente il coraggio di forgiare le chiavi per la sua prigione, e per farlo deve pagare il suo pegno con una moneta che non ha valuta. Jax lo deve a Tara e lo deve ai suoi figli. Con le braccia aperte verso il futuro mantiene finalmente la sua promessa. Al di là di quello schermo nero che ci lascia con le lacrime agli occhi, immaginiamo i colori che riacquistano vigore, in un mondo lontano dal nostro. Un mondo in cui le rose non hanno spine e in cui Jax e Tara sono finalmente liberi.