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5 cose che ho imparato guardando Spartacus

Spartacus
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Mio marito è un appassionato di storia antica, in particolare di tutto ciò che riguarda il periodo dell’antica Roma. Quindi, inevitabilmente, abbiamo seguito tutte le stagioni di Spartacus, Serie Tv trasmessa da Sky Uno tra il 2011 e il 2012.

Come molti, prima di vedere una Serie Tv basata su fatti realmente accaduti, avevo un’infarinatura sulle vicende narrate, il quadro storico e i personaggi in ballo. Diciamo che cinque anni di liceo mi avevano discretamente preparata a ciò che sarei andata a vedere. Che ingenua. Mi sbagliavo, perché Spartacus mi ha illuminato di immenso, facendomi scoprire scenari tutti nuovi, cose che non si imparano sui libri di storia, ma solo guardando Serie Tv, principalmente vietate ai minorenni.

1) I gladiatori, gli dei dell’Arena, erano tutti degli gnocchi da paura

Ce ne fosse stato uno anche solo vagamente bruttino. No, tutti dei fighi pazzeschi, coi muscoli oliati e lo sguardo tenebroso (preferibilmente, accoppiati o sul punto di accoppiarsi con la bonazza di turno).

Il mio preferito, senza se e senza ma è Gannicus perché mi ricorda in qualche modo André Agassi, mio amore dell’infanzia. Comunque tutti gli altri erano di una bellezza imbarazzante, non avrei buttato via nessuno. Ok, tengo a bada gli ormoni, ormai ho un’età.

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