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5 scene di eventi storici agghiaccianti nelle Serie Tv che ci hanno segnati per sempre

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Capita di frequente che le serie tv ci facciano rivivere episodi della storia che, attraverso la potenza delle immagini e della narrazione televisiva, finiscono per abbandonare le pagine dei libri per diventare all’improvviso vivi, potenti, drammaticamente coinvolgenti. Il racconto televisivo si imprime nella memoria con maggior forza di qualsiasi saggio accademico. È profondamente impattante, più doloroso, estremamente realistico e poco teorico. I period drama rievocano per definizione un’epoca del passato per farla rivivere sullo schermo: nelle serie tv di genere storico, gli eventi reali possono essere centrali o defilati, il fulcro attorno al quale è costruita la narrazione o un semplice rumore di sottofondo appena percepibile. In Downton Abbey, l’affondamento del Titanic è un semplice telegramma che ripercuote i suoi effetti sulle vite dei personaggi. In The Americans, le vicende della Guerra Fredda riaffiorano a ogni episodio, scandendo le sequenze di un’epoca storica che vive sullo sfondo di una trama che sfrutta la contrapposizione tra realtà e finzione per appassionare il pubblico. Mentre gli eventi storici che sono al centro dei period drama incentrati sulla storia antica – da Rome a Spartacus, da Britannia a Vikingsci appaiono più distanti e li elaboriamo come fossero parte di una realtà quasi mitica, quelli narrati dalle serie tv storiche ambientate in tempi più recenti hanno un impatto maggiore sul pubblico, che li rivive con grande coinvolgimento e partecipazione.

Mad Men, ad esempio, rievoca la stagione degli anni Sessanta, lasciando scorrere sullo sfondo un periodo storico caratterizzato dalla campagna presidenziale di Kennedy e Nixon, dalla crisi missilistica di Cuba e dall’attentato a Kennedy. Narcos ripercorre la storia più recente della Colombia, Generation Kill ci fa rivivere la guerra in Iraq di inizio secolo, Babylon Berlin l’ascesa del nazismo in Germania, Deutschland la caduta del muro, Boardwalk Empire l’era del proibizionismo, The Knick quella delle discriminazioni razziali nell’America del Novecento e così via. Gli show televisivi vivono della potenza dei loro racconti, le immagini sono in grado di rompere lo schermo e di andare a spalmarsi sulle corde emotive di chi guarda. Di scene scioccanti le serie tv sono piene. Ma il turbamento diviene ancor più intenso quando quelle scene ripercorrono un evento storico reale che, attraverso il filtro del racconto romanzato, riesce a incanalarsi meglio nei condotti sensibili dell’osservatore.

In questo articolo, abbiamo selezionato cinque scene di eventi storici agghiaccianti che ci hanno segnati per sempre. Indicatecene altri nei commenti.

Band of Brothers – La scoperta dei campi di concentramento

spartacus e le scene storiche più agghiaccianti delle serie tv

Ne abbiamo parlato di recente nell’articolo sui momenti più toccanti di Band of Brothers, una serie che ha ricalcato gli eventi reali in maniera assolutamente fedele, avvalendosi del contributo di studiosi oltre che di testimoni diretti. Lo show della HBO – prodotto da Steven Spielberg e Tom Hanks – è incentrato sullo sbarco in Normandia e sulla campagna di liberazione dell’Europa dal nazifascismo a partire dalle coste settentrionali del continente. La Compagnia Easy è un reparto di paracadutisti dell’esercito degli Stati Uniti che viene inviato al fronte a combattere con le ultime resistenze tedesche. Band of Brothers ripercorre le battaglie del plotone dallo sbarco sulle coste francesi fino all’approssimarsi della fine della guerra. Una delle scene più toccanti dell’intera serie si trova nel penultimo episodio: la Compagnia Easy avanza mentre i tedeschi si ritirano. Arrivati nei pressi di Landsberg, nel sud della Germania, i soldati americani si trovano per la prima volta dinanzi ad uno spettacolo raccapricciante: uomini denutriti e agonizzanti, vestiti di pigiami a strisce e con le teste completamente rasate, accolgono i nuovi arrivati dietro i fili di ferro di una prigione a cielo aperto. È la scoperta dei lager, di cui si sentiva vociferare ma che nessuno aveva ancora mai visto. Le cataste di corpi lasciati a marcire sotto il grigio plumbeo del cielo, le mani rinsecchite che salutano i liberatori, il silenzio che accompagna la camera sugli orrori dei campi di concentramento, riescono a far percepire tutta l’atrocità di una delle pagine più nere della storia dell’umanità.

The Crown – Il Grande Smog

Tra le tante questioni finite sotto lo sguardo attento della regina Elisabetta, il Grande Smog degli anni Cinquanta fu una delle più sottovalutate. Un po’ per la distanza temporale, un po’ per la scarsa attenzione mediatica riservata al fenomeno, il Great Smog che nel 1952 causò la morte di circa 4 mila persone era un evento pressoché sconosciuto al grande pubblico. The Crown lo ricostruisce in tutto il suo drammatico impatto in un episodio della prima stagione. La serie Netflix sulla sovrana inglese passa attraverso gli ultimi settant’anni di storia contemporanea. È una sorta di atlante con cui orientarsi attraverso i più importanti eventi dal secondo dopoguerra a oggi, tutti filtrati attraverso la posizione privilegiata della regina Elisabetta. Uno dei momenti più intensi di The Crown è proprio legato al Grande Smog del ’52. La resa scenografica è pazzesca: Londra è avvolta da un’impenetrabile cappa grigia, le strade sono impraticabili, gli ospedali affollatissimi, dalle finestre non penetra un filo di luce. L’azzurro del cielo è inaccessibile. La radio attribuiva le cause del fenomeno a un persistente anticiclone che impediva al fumo dei camini di disperdersi, ma le conseguenze dell’inquinamento furono di gran lunga più devastanti di ogni previsione. La strana nebbia che in quei giorni rendeva spettrale i contorni della capitale inglese provocò il decesso di migliaia di persone. La serie fa rivivere il Grande Smog con delicatezza e realismo, lasciandoci sconcertati davanti a delle immagini che forse non ci aspettavamo di vedere.

Spartacus – La rivolta degli schiavi

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Trasmessa sul canale via cavo Starz, Spartacus è una serie cha ha fatto del realismo e della crudezza uno dei suoi punti di maggior forza. Starz è d’altronde un canale che nel corso degli anni ha trasmesso show televisivi senza censure, con scene di violenza e di sesso che sulla tv generalista non sarebbero passate senza una piccola revisione. Spartacus non fa eccezione. Al contrario, la serie con l’indimenticabile Andy Whitfield nel ruolo del protagonista, ha fatto spesso leva sui particolari più truculenti, specie nelle scene di battaglia e in quelle dei combattimenti tra gladiatori. Sono diversi i momenti di Spartacus che potremmo definire agghiaccianti sotto tanti punti di vista. Lo show narra delle gesta del gladiatore trace Spartaco (qui ci sono tutti i riferimenti storici di Spartacus), fatto prigioniero dai romani e mandato a combattere nell’arena della città campana di Capua. Il guerriero diventerà poi il simbolo della ribellione contro Roma, in un’epoca storica caratterizzata da guerre e da sanguinose rivolte represse nel sangue.

Spartacus racconta l’epoca delle Guerre Civili romane con grande trasporto e pathos.

Tra gli episodi più forti – sia sul piano emotivo che su quello della ricostruzione scenografica – c’è quello cruciale della ribellione degli schiavi che si liberano dalle catene e decidono di fronteggiare a viso aperto gli odiati romani. Alla rivolta si arriva attraverso un percorso graduale, che consente di raggiungere l’apice del climax proprio al momento della celebrazione finale, nella quale i gladiatori scelgono di uccidere Batiato e i suoi ospiti e di dare il via alla guerra a Roma. La strage è resa con crudo realismo, la violenza non è nascosta né edulcorata. L’obiettivo di Spartacus era quello di rievocare le vicende della Roma antica liberando gli istinti più brutali che caratterizzavano le società del tempo. Il mix tra vicende romanzate e realtà spietata è quello che rende Spartacus una serie davvero intensa.

Dove guardare tutti gli episodi di Spartacus? Ecco qui la risposta.

The Pacific – La battaglia di Guadalcanal

Torniamo però alla coppia vincente Spielberg-Hanks per riesumare un’altra serie tv storica tra le più belle prodotte negli ultimi decenni. The Pacific si lega alla già citata Band of Brothers perché si inserisce all’interno di un unico grande progetto, che era quello di raccontare vicende della Seconda Guerra mondiale attraverso le testimonianze di chi quelle stesse vicende le aveva vissute in prima persona. Anche The Pacific ripercorre in maniera fedele i combattimenti e le operazioni militari che porta sullo schermo. Stavolta il fronte non è però quello dell’Europa settentrionale, bensì il Pacifico, teatro di guerra che vede contrapporsi le truppe statunitensi a quelle giapponesi. La 1ª Divisione Marines degli Stati Uniti viene inviata sull’isola di Guadalcanal all’indomani dell’attacco a Pearl Harbor. Qui inizia una lenta campagna di conquista – la Campagna di Guadalcanal appunto – nella quale i soldati americani si trovano per la prima volta difronte agli orrori della guerra nel Pacifico. Come per Band of Brothers, anche The Pacific è un susseguirsi di combattimenti che mostrano al pubblico il lato più crudo e straziante della guerra, con corpi maciullati, una natura selvaggia che aumenta le angosce e i primi traumi da stress. L’episodio forse più coinvolgente, oltre all’arrivo sull’isola, è quello della battaglia di Okinawa, che arriva verso la fine della guerra, proprio perché i soldati, che appaiono ormai sfiancati e traumatizzati, vengono chiamati all’ultimo sforzo prima che la devastante potenza della bomba atomica si abbatta sul Giappone piegandolo del tutto. Le scene della battaglia di Okinawa mostrano anche i risvolti drammatici che la guerra ha sui civili innocenti. Da questo punto di vista, The Pacific è stata in grado di lasciarci atterriti a riflettere su ciò che la Seconda Guerra mondiale è stata anche in un fronte distante dalle trincee europee.

Chernobyl – Le conseguenze del disastro nucleare

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Di una crudezza diversa rispetto a quella di una serie come Spartacus, la miniserie della HBO sul disastro nucleare di Chernobyl è forse quella che ci ha segnato in maniera più irreversibile. Impossibile non inserirla in questa lista, considerando il forte impatto emotivo delle immagini dello show. Chernobyl è capace di rievocare in cinque puntate l’immensa tragedia dell’esplosione avvenuta nella centrale ucraina. La vicinanza temporale degli eventi narrati nella serie, che buona parte degli spettatori ricorda per averli vissuti di riflesso, contribuisce a rendere agghiacciante ogni singolo passaggio di questa miniserie. Le immagini dei corpi straziati dei vigili del fuoco che per primi accorsero sul luogo del disastro, oltre che di tutti coloro che entrarono a contatto diretto con le scorie nucleari, sono tra le più forti che si siano mai viste in tv. Chernobyl è una serie spaventosa, una di quelle davvero in grado di segnarti per sempre. Al di là delle discussioni sulle cause dell’incidente, quel che resta di questi cinque episodi è la loro forza straziante, la loro capacità di lasciarti atterrito dinanzi a un evento di proporzioni inaudite che rischia purtroppo di tornare sempre attuale.

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