La rivolta di Spartaco
Dopo aver conosciuto meglio i personaggi, vediamo dove Spartacus ci mostra i veri punti salienti della rivolta, che possono essere individuati e riconosciuti su qualsiasi buon testo di storia.
Dopo essere scappati dalla scuola di Batiato, miseramente armati e in numero abbastanza esiguo, l’eroe e i suoi riuscirono facilmente a sbaragliare i soldati inviati a Capua. Da lì, liberando altri schiavi che si unirono alla loro causa e razziando molte case di ricchi patrizi, il loro numero aumentò. L’esercito degli ex-schiavi si diresse poi sul Vesuvio, dove ottenne un’inaspettata vittoria sui soldati di Varinio e Glabro. Ancora oggi è considerata una delle disfatte più umilianti dell’esercito capitolino.
Le truppe di Spartacus, sempre più numerose, trovarono un nemico ben più forte in Marco Licinio Crasso. Un comandante capace, inviato direttamente da Roma al solo scopo di sedare questa rivolta. Il celebre generale romano ebbe parecchio filo da torcere. A nulla valse la creazione di un grandissimo vallo, cioè un lunghissimo muro protetto da un fossato, al fine di bloccare i rivoltosi. Spartacus e i suoi uomini riuscirono comunque a oltrepassarlo.