Non ci siamo mai davvero ripresi dall’orribile tradimento di Oh Il-Nam, il giocatore numero 1 di Squid Game. Abbiamo pensato fosse indifeso, abbiamo pensato fosse un amico. Ci siamo sentiti schiacciare dal senso di colpa al termine del gioco delle biglie, ma siamo rimasti senza parole quando abbiamo scoperto l’amara verità nel finale di stagione.
Come diceva Shakespeare “ci sono pugnali nei sorrisi degli uomini”, ed è proprio vero. Quanti personaggi hanno subito una trasformazione inaspettata durante lo sviluppo narrativo di una serie? E quante volte siamo rimasti sconcertati nello scoprire la vera indole di uno dei nostri protagonisti preferiti? E non è forse vero che ci rimanevamo male praticamente ogni volta? Perché i colpi di scena ci piacciono, ma quando scopriamo di essere stati imbrogliati dal più subdolo dell’intero cast un po’ ci sentiamo traditi.
É probabile che avremmo scelto il compagno di squadra sbagliato in Squid Game, ci saremmo fidati del sorriso rassicurante di Bree a Wisteria Lane e avremmo voluto una migliore amica come Mallory di Cruel Summer. E sarebbero state tutte scelte sbagliatissime. Così, come promemoria del fatto che non è mai buona prassi fidarsi della prima impressione (sopratutto parlando di serie tv), ecco 7 personaggi estremamente subdoli che si nascondo dietro ai loro sorrisi da finti buoni.
1 Oh Il-Nam – Squid Game
In Squid Game le regole sono chiare, si lotta per la sopravvivenza e più giocatori cadono, più alto è il premio che ci si porta a casa. Detta così appare evidente che non possono esserci alleati, né veri e propri compagni di squadra. Il vincitore è solo uno e il gioco è tutti contro tutti. Nonostante tutto però, ci piace pensare che l’umanità rimanga sempre in primo piano, che nessuno possa davvero giocare al massacro dimenticandosi i valori che lo hanno accompagnato fino a quel momento. In un certo senso la serie ci dà anche ragione, vedendo uscire vincitore quello che non si è mai dimenticato di essere principalmente un essere umano in mezzo ad altri esseri umani. Tuttavia questa vittoria non sarà sufficiente a farci perdonare Oh Il-Nam. Il primo e più anziano giocatore di Squid Game, quello che un po’ era una zavorra e un po’ era saggio, quello che sembrava spacciato a meno che qualcuno non si prendesse cura di lui. Quello per il quale provavamo tenerezza e comprensione ci ha poi pugnalato alle spalle, rivelando sul finale una personalità contorta e malata. La sua posizione rimane una delle più imperdonabili, perché Oh Il-Nam, con la sua faccia da arzillo vecchietto, gioca letteralmente con le vite e i sentimenti degli altri.
2 Penelope Featherington- Bridgerton
Bridgerton non è altro che una Gossip Girl in costume. Sappiamo che qualcuno è una spia, siamo certi che fra amici, ospiti e servitù ci sia qualcuno di cui sarebbe meglio non fidarsi, a ogni puntata i sospetti si spostano alternativamente da una Lady a un Sir eppure non avremmo mai sospettato che il dolce sorriso di Penelope Featherington nascondesse una subdola spiona. Gli intrallazzi di corte e i pettegolezzi sono irresistibili, che si parli al presente o meno e Bridgerton è la dimostrazione di come un giornaletto scandalistico possa essere così potente da catturare l’attenzione addirittura della Regina d’Inghilterra. Sta di fatto che fra tutte le possibili Lady Whistledown difficilmente avremmo pensato davvero a Penelope. Dolce, disponibile, l’amica premurosa che tutti avremmo voluto avere. Sembrava a tratti quasi ingenua, indifesa, troppo una brava ragazza per trasgredire. Chi l’avrebbe mai detto che fosse proprio lei la regina del gossip? Quella pronta a tradire amici e parenti per un tornaconto personale? Chi l’avrebbe fatta capace di svelare i più intimi segreti delle persone a cui diceva di essere affezionata? Una volta di più le serie ci insegnano a non basarci sulle apparenze, che la coltellata alle spalle è dietro l’angolo.
3 Bree Van de Kamp – Desperate Housewife
La scelta dell’alleato giusto in Squid Game è questione di vita o di morte. La scelta dell’alleata giusta a Wisteria Lane è questione di vita o di morte. Tutte le protagoniste di Desperate Housewife hanno qualche segreto da nascondere, ma la medaglia d’oro per la casalinga più subdola la vince sicuramente Bree Van De Kamp. Sembra la moglie perfetta, in una casa perfetta, con dei figli perfetti. Quella con l’erba più verde e la messa in piega a prova di temporale. Per Bree non c’è niente di più importante di questo status ed è disposta a qualsiasi cosa pur di mantenerlo. Letteralmente qualsiasi cosa. Dietro ai bianchissimi sorrisi di circostanza Bree ha nascosto una personalità davvero difficile. La sua infanzia di certo non è stata delle migliori e forse la vita ha messo sul suo cammino degli uomini davvero orribili. Purtroppo però al posto di andare in analisi Bree ha preferito nascondere i suoi problemi sotto allo splendido tappeto persiano del suo salotto e non fa niente se i figli hanno risentito delle scelte genitoriali fino a praticamente autodistruggersi. Meno apparenza e più sostanza avrebbero reso una Bree più felice, ma ha scelto di agire solo per salvare la facciata e così abbiamo ottenuto solo una Bree più finta e subdola.
4 Mallory – Cruel Summer
In Cruel Summer ci sono due protagoniste e due antagoniste: Kate e Jeanette. Tutta la prima stagione è incentrata sullo strano rapporto che lega le due ragazze durante tre diversi archi temporali. Lo spettatore si fida alternativamente più di una o più dell’altra, crede prima nell’innocenza di Kate e poi in quella di Jeanette, aspetta il colpo di scena finale, il crollo emotivo davanti al giudice in tribunale, la rivelazione dell’ultimo momento che sancisce la vittoria definitiva di una delle due. Eppure, proprio sul finale della serie ecco che arriva, strisciante, Mallory. La migliore amica di Jeanette che nel giro di qualche anno diventa quella di Kate. Mallory è disponibile, gentile, la classica spalla su cui piangere. Con lei puoi sfogarti perché è brava a mantenere i segreti, anzi bravissima. In un confronto finale fra le due protagoniste apparirà lampante come le fila di tutto quello che è successo nella drammatica vita delle due ragazze fosse mosso da fili invisibili tenuti in mano proprio da Mallory. Lei conosceva i dettagli, avrebbe potuto salvarle entrambe, le bastava fare un passo avanti e sarebbe stata davvero un’amica per Kate e Janette. Invece preferisce tacere e lasciare che entrambe anneghino un giorno alla volta.
5 Armond – The White Lotus
Per dirigere un magnifico resort alle Hawaii servono buone maniere, capacità organizzative e di problem solving, ma sopratutto un sorriso smagliante. Non importa se finto, va mantenuto sempre anche di fronte al più insopportabile, maleducato e incivile degli ospiti. E al White Lotus ne capitano davvero di impossibili. Armond è sempre disponibile e cerca di soddisfare tutti i clienti, ma anche lui ha un limite. É come una pentola a pressione, più passa il tempo più ci si avvicina al punto di esplosione e da quel momento in poi non si può più tornare indietro. Le vessazioni, le richieste, lo stress, le formalità, ed ecco che Armond non ce la fa più e scoppia. Non è una esplosione vera e propria, non è evidente a tutti, ma è subdola e sempre nascosta dietro alle buone maniere. Eppure è un’escalation di piccole vendette, sempre più perfide e crudeli che ovviamente possono solo essere causa di un disastro annunciato. Purtroppo Armond ha scordato che “il cliente ha sempre ragione” e ovviamente per lui le cose finiranno malissimo.
6 Betty – Riverdale
Betty è la ragazza della porta accanto, la bionda e dolce teenager che non ha mai dato problemi. È brillante, intelligente, sempre pronta ad aiutare gli altri. Dirige il giornalino della scuola e si fa in quattro per risolvere i misteri che avvolgono Riverdale, la tranquilla cittadina in cui vive. É una ragazza generosa e piuttosto pacata. Betty però ha un lato oscuro che in più di un occasione non è stata capace di trattenere. Lei è la figlia di Black Hood, uno dei più pericolosi serial killer di Riverdale e dopo averlo scoperto quelle strane vocine nella sua testa prendono tutto un altro significato. É un po’ come se in fondo lei li capisse i serial killer, come se la sua mente fosse capace di elaborare gli stessi ragionamenti malati e questo spaventa, prima di tutto lei stessa. Per togliersi ogni dubbio si sottoporrà volontariamente ad un test che le rivelerà di possedere il “gene del Serial Killer”. A questo punto per Betty si aprono due strade: cedere agli istinti più oscuri e nascosti della sua personalità, oppure sfruttare questa sua caratteristica per combattere il male. Non ci resta che sperare che preferisca rimanere sulla retta via.
7 Steve (o Jimmy) – Shameless
Non ci sono dubbi che la famiglia Gallagher non sia un esempio di moralità, ma chi imbroglia gli imbroglioni è il peggiore di tutti. Quello che si pensava essere un ladro di auto di nome Steve, invece è un ricco borghese bugiardo di nome Jimmy e non gli perdoneremo mai quello che ha fatto a Fiona, ma diciamo pure a tutta la famiglia. Ci abbiamo creduto, ci siamo fidati del suo sorriso simpatico e di quel sincero interessamento al benessere di tutti. Steve c’era per i Gallagher nonostante i Gallagher. Ma Jimmy li ha traditi tutti. Questo figlio di papà, così viziato da preferire la vita del criminale piuttosto che la facoltà di medicina, nasconde dietro alla faccia da bravo ragazzo una personalità tossica che non può dare vita a nient’altro se non una relazione tossica. Fiona cede ai suoi sorrisi per ben due volte, ma alla fine si libererà di lui capendo quale sia la sua vera indole. Purtroppo le persone così infide e subdole spesso lasciano segni indelebili e Jimmy per Fiona sarà per sempre una ferita mal rimarginata.
In più di un’occasione ci riamo rimasti male nello scoprire la doppia faccia di un personaggio, ma va detto che spesso sono proprio le loro personalità subdole e traditrici a rendere una trama interessante.