Squid Game è la serie tv di cui tutti stanno parlando. Una delle ultimissime novità disponibili sul catalogo Netflix è diventata, in breve tempo, un fenomeno globale attirando l’attenzione di una fetta molto grande di pubblico. Un successo dovuto a una trama singolare e ricca di colpi di scena, al marketing efficace e all’atmosfera generale di survival game che è riuscita a farsi strada all’interno di un pubblico vasto ed eterogeneo. La trama ruota attorno a dei giochi per bambini riadattati in una forma tutt’altro che inoffensiva, a quali prende parte lo sventurato Seon Gi-hun (Lee Jung-jae). L’uomo è sommerso dai debiti e decide quindi di partecipare alla gara, attratto dalla ricompensa e ignaro di quale sia la vera posta in palio. Insieme a Seon sono numerosi coloro che decidono di partecipare ai giochi ma nessuno chi li abbia creati o quale scopo. Con tutte queste premesse non sorprende che Squid Game sia diventato uno show di punta de catalogo, raccogliendo consensi in ogni dove e alimentando una vera e propria “febbre”.
All’interno di Squid Game sono però celati diversi easter eggs, che solo un occhio attento potrebbe aver notato. Vediamo se voi siete tra questi.
1) Il dormitorio
Partiamo subito con i muri del dormitorio. Man mano che i giochi proseguono e i concorrenti vengono eliminati, vengono anche rimosse molte brandine. Così facendo i muri apparentemente bianchi dell’enorme dormitorio si mostrano rivelando qualcosa di sconvolgente. Lungo tutte le pareti sono infatti rappresentati i sei diversi giochi che i personaggi sono chiamati ad affrontare, di volta in volta: Red Light, Green Light, Honeycomb, Tug of War, Marbles, Hopscoth e The Squid Game (qui una classifica). Sin dal primissimo episodio i murales sono presenti ma scorgerli è un’impresa alquanto difficili, dato che la nostra concentrazione è rivolta a tutt’altro.
2) Il-Nam
Durante tutta la stagione, sono diversi gli indizi che anticipano la rivelazione finale e il vero ruolo di Il-Nam. D’altronde il nome stesso Il-Nam significa “primo uomo” (o insomma una cosa simile), dando indicazione del suo status. Tra questi uno in particolare riguarda il primo gioco. Dopo aver massacrato una buona parte dei giocatori, la bambola assassina torna a scannerizzare i movimenti di quelli rimasti. Mentre, però, tutti gli altri partecipanti appaiono al sensore come evidenziati in verde, Il-Nam sembrerebbe non venire percepito e, in effetti, è proprio così.
3) La rivolta
La notte in cui avviene la rivolta all’interno del dormitorio, è solo dopo l’intervento di Il-Nam che le guardie intervengono a fermare tutto. Il vecchio, salito in cima a una pila di letti, inizia a urlare disperato affermando di essere spaventato e che qualcuno ponga fine a tutto questo. L’inquadratura, a questo punto, ci mostra il frontman all’interno della stanza di osservazione che solo dopo aver sentito le grida di Il-Nam invia le guardie.
4) Nessun documento
Gli easter eggs riguardanti Il-Nam sono i più numerosi. Ce n’è uno, soprattutto, che rappresenta un indizio fondamentale per capire l’identità della vere mente dietro Squid Game. L’episodio 5 è quello in cui il poliziotto riesce a intrufolarsi negli archivi, scoprendo così che il gioco va avanti da numerosi anni. Aprendo il file relativo all’edizione in corso, la prima pagina a comparire è quella riguardante il giocatore numero #02, mentre non c’è traccia del numero #01 e quindi di Il-Nam.
5) Luoghi familiari
A ben vedere, ognuno dei giochi è legato in particolar modo a Il-Nam. Dal primo all’ultimo sono, infatti, i giochi a cui suo figlio giocava da bambino che lui stesso ha sempre osservato da lontano. Per ognuno Il-Nam sapeva perfettamente come comportarsi e quale strategia usare. Così, per Honeycomb, sceglie la stella, una forma non così complicata come potrebbe essere e addirittura più facile del cerchio. In Tug of War è lui a mostrare la via per la vittoria, e in Marbles viene ricostruito il quartiere in cui ha vissuto. Probabilmente, quello del quinto gioco è davvero l’indizio più palese.
6) Lo sparo
Proprio alla fine di questo gioco avviene un evento abbastanza singolare, e chi è familiare con Game of Thrones probabilmente ci avrà fatto anche caso. Nel corso di Squid Game, le diverse morti vengono sempre mostrate, cruente o meno che siano. L’unica morte che, effettivamente, avviene off screen è quella di Il-Nam. Perché? Beh, come scopriremo alla fine perché appunto non è mai avvenuta. Sentiamo il rumore dello sparo ma non quello di un corpo che cade sul pavimento e, durante l’ultimo fotogramma della puntata, mentre le guardie sono intente a raccogliere i corpi, non c’è traccia di quello di Il-Nam.
7) Morte annunciata
L’ultimo episodio non risparmia nessuno e, a parte Seon, tutti gli altri protagonisti di Squid Game vanno incontro al loro destino. Ma forse quello che non avete notato è come la morte di ognuno di loro fosse stata preannunciata già nel secondo episodio. Partiamo da Ali che ha rubato i soldi dal suo capo, lasciandolo con le dita sfigurate proprio come le sue, per poi finire lui stesso ingannato durante il gioco delle biglie. Song Woo, a sua volta, aveva pensato di suicidarsi in una vasca nel secondo episodio ed è quello che fa nell’ultimo episodio, non in una vasca ma sotto la pioggia. Juksu era saltato da un ponte per sfuggire ai debitori ed è da un ponte di vetro che alla fine viene gettato giù. Infine, Sae-Byeok puntava il coltello alla gola del suo broker nel secondo episodio mentre nell’ultimo viene ucciso con un coltello da Song Woo.
8) Rosso e Blu
Squid Game ha inizio nel momento in cui Gi-hun accetta di giocare a “rosso o blu” con un uomo elegante nella stazione della metro. Secondo una teoria molto diffusa, la presenza dei due colori non sarebbe affatto casuale come non lo sarebbe la scelta compiuta dal protagonista che, appunto, scegliendo il blu avrebbe scelto per sé anche il ruolo all’interno del grande gioco. Blu, quindi, per i giocatori e rosso per le guardie. Questa teoria si lega subito a un’altra. Negli ultimi minuti della serie, Gi-hun compie un drastico cambio di look tingendosi i capelli di rosso e decidendo di dare la caccia agli organizzatori dei giochi. Il colore rosso indicherebbe perciò il cambiamento interiore avvenuto in Gi-hun e come questi si sia trasformato da preda a predatore.
9) Numeri
6 e 8 sono due numeri che si ripetono spesso all’interno della serie tv. All’inizio sono i due cavalli scelti da Gi-hun e che gli permettono di vincere alle corse. Inoltre, come viene spiegato più avanti dai VIP durante il gioco del ponte, i numeri di mezzo sono spesso i più scelti in quanto si trova più sicurezza nel stare in mezzo alle persone piuttosto che rischiare con i primi o ultimi posti. Come ben sappiamo, questa scelta non si è rivelata poi tanto vantaggiosa. Il 6 è legato ai giochi stessi, al numero di giorni che ci vogliono per affrontarli ed è anche il numero scelto dall’uomo religioso durante il gioco del ponte, in quanto rappresenta il giorno in cui Dio creò l’essere umano.
10) La scatola
Un ultimo piccolo easter egg riguarda la scatola nera con fiocchetto rosa che compare più volte nel corso dello show. All’inizio della serie tv è il contenitore del regalo per la figlia di Gi-hun, vinto con fatica dentro una sala giochi. Successivamente la scatola nera diventa il luogo in cui vengono conservati e poi bruciati i corpi dei giocatori che non sono riusciti a superare la prova, creando così un interessante parallelismo.