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La seconda stagione di Squid Game rischia di non essere Squid Game

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Con la fine del 2021 è arrivato il momento di tirare le somme su quest’anno telefilmico che volge al termine e, di certo, non possiamo parlare del grande elefante nella stanza: la seconda stagione di Squid Game. Dopo un successo straordinario ottenuto da una prima stagione su cui nessuno aveva scommesso nulla, era ovvio che l’attenzione fosse completamente divorata dalla possibilità di un continuo alla storia. D’altronde, Squid Game conclude la sua corsa con un enorme punto interrogativo e un cliffanger che fa presagire un’evoluzione nella storia di Gi-hun.

Purtroppo, come lo stesso creatore Hwang Dong-hyuk ci ha tenuto a precisare, non esiste ancora la certezza di una seconda stagione ma solo supposizioni e idee su quella che potrebbe essere la storia da raccontare. L’autore ha, infatti, espresso il desiderio di voler approfondire la storia del Front Man e di suo fratello: “Se finisco per creare la seconda stagione, mi piacerebbe esplorare quella trama: cosa sta succedendo tra quei due fratelli?”.

Le idee dunque ci sono, ma siamo davvero sicuri che una seconda stagione di Squid Game farebbe bene alla serie stessa?

Nell’ultimo episodio di Squid Game, Gi-hun ha avuto un confronto finale con il master plan dei giochi uscendone vittorioso e finalmente libero di godersi la vincita. Eppure, qualcosa nell’animo dell’uomo è radicalmente cambiato portandolo a rifuggire la società e i soldi vinti a caro prezzo. Durante gli ultimissimi minuti, Gi-hun decide di tingersi i capelli e iniziare una nuova vita ma ad attenderlo, alla fermata della metro, c’è una brutta sorpresa. Mentre aspetta la metropolitana che lo porterà da sua figlia, Gi-Hun si rende conto che i giochi non sono affatto finiti come pensava ma che persone inconsapevoli continuano a essere reclutate.

Di fronte al nostro protagonista si apre così un bivio: lasciare che i giochi continuino e tornare dalla sua famiglia oppure porre loro fine una volta per tutte.

Con questo enorme cliffhanger si conclude così la prima, e al momento unica, stagione di Squid Game. Dopo il boom di ascolti, il primato all’interno del catalogo Netflix e lo stabilirsi come un vero e proprio fenomeno pop culture, non c’è da sorprendersi se uno degli interrogativi più ricorrenti ultimamente sia se una seconda stagione si farà o meno. Come abbiamo precedentemente accennato all’interno di questo articolo, c’è da chiedersi se un proseguo della vicenda possa davvero fare bene a Squid Game. Come nel caso di altre miniserie, poi magicamente rinnovate, anche nel caso della serie tv coreana, il rischio che si trasformi in un flop rimane abbastanza elevato.

Squid Game

Il successo inaspettato dello show risiede in una commistione di elementi difficilmente replicabili: personaggi intriganti, colpi di scena ben piazzati, trama d’impatto, passaparola e anche una buona dose di fortuna. Eh si, perché ammettiamolo, una parte del successo di Squid Game è dovuto a quella botta di… fortuna, appunto, di cui altre serie tv altrettanto valide e uscite nello stesso periodo non hanno goduto (si Midnight Mass stiamo parlando di te). Un successo che altre serie tv, uscite negli anni sulla piattaforma Netflix, hanno incontrato in maniera altrettanto inaspettata, come nel caso di Stranger Things. Se però lo show dei Duffer Brothers è partito dall’inizio con un piano a lungo termine in mente, lo stesso non si può dire per il drama di Hwang Dong-hyuk.

L’arco narrativo che viene costruito all’interno di Squid Game ha un inizio e una fine del tutto coerente che vede il percorso di crescita dell’eroe, dalla sua caduta alla sua ascesa.

La seconda stagione di Squid Game rischia di non essere più sé stessa perdendo quel tocco nuovo e geniale in virtù di qualcosa di sicuro e già visto. Non volendo conquistare nessuno, Squid Game non è mai dovuto scendere a compromessi raccontando la storia che voleva raccontare dall’inizio alla fine. Con il successo arrivano pure le aspettative e si sa che a decidere le storie, di questi tempi, è quasi sempre il pubblico ormai. Con grande dispiacere per le storie di valore. Il rischio che la seconda stagione perda quella naturalezza che ci ha fatto amare la serie è tangibile, possiamo solo augurarci che ciò non accada.

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