5. Una conclusione che risolleva l’intera trilogia: La vendetta dei Sith
La seconda trilogia è quella che presenta lo scarto maggiore tra i propri film. Abbiamo già posizionato tutti quelli della trilogia sequel, con un divario soltanto tra i primi due e L’ascesa di Skywalker. Qua la situazione è completamente all’inverso: i capitoli iniziali hanno faticato, mentre il finale è salito vertiginosamente di livello. La vendetta dei Sith chiude nel modo migliore immaginabile – forse anche oltre ogni immaginazione considerando i due film precedenti – la trilogia prequel, cristallizzando la storia di due dei protagonisti più amati di sempre della saga: Obi-Wan Kenobi e Darth Vader, il fu Anakin Skywalker.
Il parere è abbastanza unanime nel considerare La vendetta dei Sith il film migliore della trilogia prequel. L’apporto più importante di questo film, però, sta proprio nell’aver rivalutato, in generale, l’intero progetto. Anche La minaccia fantasma e L’attacco dei cloni hanno goduto dell’influsso positivo, per così dire, de La vendetta dei Sith, e oggi, globalmente, la trilogia prequel ha sicuramente tutta un’altra compiutezza. Restano, anche in questo ottimo film, alcuni dei problemi di scrittura rintracciati nei primi due. Tuttavia, il peso dei personaggi qui si fa molto più imponente, e la costruzione dell’epilogo, vero e proprio trionfo della pellicola, ha mascherato ogni tipo di incertezza palesata. Chiudiamo, così, le ultime due trilogie di Star Wars e ora ci possiamo dirigere verso le vette occupate dai migliori film del franchise.
4. Quel fantastico spin-off che è Rogue One: A Star Wars Story
Ne avevamo parlato, ed ecco che immediatamente ai piedi del podio troviamo lo splendido Rogue One: A Star Wars Story. Diciamocelo serenamente: alla vigilia mai ci saremmo aspettati di vedere un film del genere. Nel 2016, in piena febbre post Il risveglio della Forza, questo spin-off è arrivato un po’ dal nulla, presentandoci una storia collaterale di cui non se ne percepiva il bisogno. Non sapevamo quanto ci sbagliassimo. Rogue One è stato, invece, una folgorazione per diversi motivi. Innanzitutto è un gran bel film, con un binomio finalmente eccellente tra scrittura ed estetica e un sostrato concettuale potentissimo. Soprattutto, però, questo film ci ha fatto capire quanto l’universo di Star Wars avesse bisogno di side stories.
Se Il Risveglio della Forza, dunque, ha proiettato il franchise nell’era moderna, Rogue One ha portato all’allargamento della narrazione, che poi è sfociata nelle tante serie tv degli ultimi anni. Direttamente da questo spin-off, a proposito, è stata realizzato quel gioiellino che è Andor, anch’essa, al pari della propria serie madre, spuntata un po’ dal nulla, ma estremamente rivelatoria. Tornando al film, Rogue One ha anche introdotto un tono narrativo inedito per il franchise, puntando su quel clima da spy story che sarebbe poi esploso proprio con Andor.
Al momento, il progetto Star Wars Anthology è fermo a Rogue One e Solo. E delle difficoltà di quest’ultimo abbiamo parlato. Tuttavia, speriamo preso di rivedere degli spin-off di questo livello, perché l’universo creato da George Lucas è ancora ricco di sezioni da esplorare e Rogue One è un modello che si deve tenere bene a mente per poter condurre questa esplorazione al meglio.