2) High Fidelity
Ispirato al celebre film degli anni novanta e tratto dal libro di Nick Hornby, la serie tv di StarzPlay High Fidelity ci consente di innamorarci nuovamente della favolosa Zoë Kravitz, ancora di più dopo Big Little Lies. Una serie che racconta il percorso decisamente non lineare che la ruvida Rob compie dentro se stessa a suon di ottima musica, alcol e droghe, nella speranza di capire perché faccia fallire ogni sua relazione d’amore.
Rompendo la quarta parete per commentare le sue avventure urbane e giustificare le sue pessime scelte autodistruttive, Rob Brooks ci seduce così come il suo mondo che gravita attorno al magico Championship Vynil.
La serie e la sua interprete hanno superato brillantemente i dubbi causati dalle aspettative che il libro generazionale e il film cult di Stephen Frears avevano creato nel pubblico. Specie quelle che vedevano il personaggio di John Cusack interpretato da una donna e persino bellissima. Eppure il fallimentare alone di disillusione costante e la credibilità nerd del personaggio di Rob sopravvivono perfettamente anche nelle fattezze super cool della Kravitz che riesce a rendere molto credibile l’incapacità emotiva e l’apatia della protagonista.
1) Black Sails
La celebre serie sulle avventure del capitano Flint ha conquistato più di uno spettatore, sia su Starzplay che su Netflix. Adottando la meccanica narrativa di Game of Thornes che ci ha fornito (almeno nelle prime stagioni) sesso, guerre e complotti in grande quantità, orchestrate da epici personaggi scaltri e crudeli.
Ma poi a chi la raccontiamo? Le storie sui pirati ci hanno conquistati fin dai banchi di scuola, quando la pirateria e i fuori legge ci sembravano incredibilmente più fighi di marinari e capitani.
In quanto a Black Sails è giusto dire che regia e ricostruzioni dell’universo corsaro sono semplicemente sensazionali tanto da meritare i riconoscimenti di cerimonie prestigiose come gli Emmy. Senza dimenticare la scelta coraggiosa di allontanarsi da alcuni facili cliché del genere e optare per scelte narrative ben più originali. Come quella di aggiungere al personaggio del protagonista sfaccettature fuori dai contesti soliti del genere optando per un pirata omosessuale, leale e idealista.
Anche la trama spesso movimentata da colpi di scena sensazionali merita un applauso così come i monologhi di alcuni protagonisti che dimostrano che questa serie va davvero oltre le aspettative che possiamo maturare su una serie che racconta le avventure di un gruppo di bucanieri. Assolutamente da vedere.