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Caro Fausto,
ti vedo già, con il tuo classico sorriso sornione mentre gli angeli ti consegnano questa mia lettera. Penserai che sono impazzita o che qualcun altro si sia impossessato di me. Tuttavia, non è così. È passato un mese e mezzo da quando te ne sei andato, lasciandoci un’accurata guida sui sorrisi, il buon umore, il coraggio e l’entusiasmo da infondere ai tuoi figli. Ebbene, a dirti che è stato semplice, sarei ipocrita, ma non perché Ercole e Libero siano bambini difficili… ma proprio perché tutti noi siamo un casino gigantesco, Faustì! O meglio, lo eravamo.
Infatti, ce l’abbiamo messa tutta a rispettare le tue volontà, sebbene non ci siamo riusciti proprio fino alla fine. E questo mio messaggio nasce proprio dal bisogno di chiederti scusa per non aver retto come avremmo dovuto, ma devi capire anche noi Fausto. Tua madre si è dovuta rimboccare le maniche tutta in un a volta, lasciando il suo lavoro e la sua vita a Ercolano. Io e Demetrio ci siamo reinventati zii presenti e amorevoli, lottando nel frattempo con le nostre fragilità ed esigenze.

Valerio è forse quello che ti sta dando più soddisfazioni…
Probabilmente perché in lui il cambiamento è stato molto più evidente, considerato come reagiva all’inizio di sta storia. Io però, probabilmente più di tutti loro, avevo il bisogno quasi viscerale di cambiare aria, di scoprire chi è davvero Maria e cosa prova dentro il suo cuore. E se sono partita per quest’avventura totalmente fuori dalla mia portata in Messico, è stato soprattutto grazie ai consigli di Lucia. Lei è una grandissima donna e mamma, Fausto, e tu, permettimi di dirti, sei stato sempre un po’ troppo duro con lei in passato.
Ma comunque, di certo non voglio colpevolizzarti proprio adesso che non puoi neanche replicare. Ti volevo confidare, piuttosto, quanto io abbia imparato su me stessa e sugli altri attraverso questa esperienza che è ormai giunta al termine. Lo avresti mai detto che io, insofferente già in una città come Roma, avrei esplorato i cenotes più reconditi di Tulum o fatto addirittura snorkeling a Cozumel!? E siccome so già che mi sfotterai per il fatto che sono stata in Sud America e non ho fatto chissà quali incontri passionali, ti fermo subito…
Capisco che stai fremendo riguardo alla storia tra me e Demetrio, Faustì!
Ed è inutile che io mi nasconda dietro a un dito. Io ti ho amato davvero fino a star male, mentre tu avevi la testa e tutte quelle che ti ronzavano intorno. Dopo è arrivata Sarah e non hai capito più niente. E con lei il matrimonio improvvisato, i figli e tutto quello che già sai. Però, non avevo idea che anche tu avessi sempre provato qualcosa per me… Tanto che io, per quel famoso compleanno dei 21 anni, ti avrei voluto strozzare! Proprio perché hai cercato di conquistarmi come facevi con tutte le altre.
Ma quello era il tuo modo di fare Faustì e in realtà eri sincero. L’ho capito soltanto adesso, dopo anni di ossessione e chiusura ai sentimenti, ai legami e alla vita vera. In fin dei conti, non vivevo più da molto tempo o magari non l’ho mai fatto davvero, però gli anni avanzano e questa situazione andava risolta. Quindi sì, se amavo te o l’idea di amarti, devo capirlo ancora. Ma poco conta, visto che si trattava di te, unico e solo. Un tornado di energia, personalità, allegria e bontà d’animo. Chi poteva non amarti, in fondo?
Ecco perché, in tutti i nostri anni, non avevo mai “visto” Demetrio davvero. Eppure, quella storia del pluriball mi ha fatto capire tanto di lui, quindi adesso che torno, spero di riuscire ad aprirmi sempre di più a questa novità e a costruire qualcosa di concreto. Detto ciò, il bacio che c’è stato con il tizio del Massachusetts a Cancún, non ha significato niente. Ma ero ubriaca, mi stavo divertendo finalmente dopo 20 anni e lui era troppo figo! Comunque ora torniamo a noi, perché so che cosa vuoi sentirti dire su Sarah…
Dovevamo tenerla lontano dai bambini e crescerli noi fino alla maggiore età
Ma quella è la loro mamma Faustì e come sai, Libero in particolare, c’è troppo legato. Poi figurati, lei a me non è mai piaciuta, ma ho deciso di sentire anche le ragioni di Lucia, che a dirla tutta, è la più razionale di tutti noi. Ora io ti mentirei se ti dicessi come è andata a finire la questione, visto che il giudice non le ha ancora concesso l’affidamento e io mi trovo a chilometri di distanza. Spero solo di trovarli ancora a casa, però, insieme a quella gabbia di matti che hai fatto diventare una splendida famiglia. Mi mancano tanto e mi riempie molto la certezza di rivederli tutti, tra meno di tre giorni.
Che dirti quindi, cercherò di mantenere questa buona abitudine di aggiornarti su ciò che accade intorno a me, puntando per lo più sugli eventi felici. E voglio impegnarmi ad essere sempre più me stessa con le persone a cui voglio bene, cercando di predicare la fiducia negli altri a cui tu credevi tanto, sia con i piccoli che con i grandi. In quanto a te, penso che già ti sia fatto conoscere bene lassù, con i tuoi balletti strambi e le tue battute. E sono più che certa che ti sarai già innamorato per la milionesima volta… L’unica differenza però è che, stavolta, per la prima volta, non sono gelosa

Faustì, ti meriti tutto quello che hai donato alle persone che amavi
Lo stesso che, purtroppo, ti è stato tolto dal destino troppo presto. Per noi, infatti, è stato sempre molto complicato rendertelo, ma cercheremo di fare di più, ancora e ancora. Adattando la nostra vita ai tuoi desideri senza vederlo mai più come un sacrificio…Errore umano che abbiamo commesso all’inizio di questa baraonda, solo perché in preda alla sofferenza e all’impotenza più logorante.
Adesso, non mi resta che salutarti Fausto mio, non dimenticherò mai nulla di cosa siamo stati e di tutto il bello e il brutto che abbiamo condiviso. Le cose spiacevoli, quelle, rendono i rapporti ancora più veri e, per questo, diventano addirittura le più preziose. Grazie per non averci reso insostenibile la tua assenza… senza i tuoi audio, le lettere e tutto il resto, che più volte ti ho recriminato, sarebbe stata mille volte più difficile. E grazie anche perché, ora, ho un linguaggio molto meno scurrile del solito!
Ti voglio un bene dell’anima, di quello che sposta le montagne…O i vulcani, maestosi come il Vesuvio su Ercolano.
Tua Marì,
“a cchiù bell e tutt”