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Stranger Things 3×04 – La svolta

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Stranger Things 3×04, recensione e commento con spoiler.

Il gioco di squadra è spesso la tattica più efficace per vincere. Che sia una sfida o una battaglia, il suo successo è assicurato quando si lavora insieme. E i ragazzini di Hawkins lo sanno, lo sanno benissimo.

Perché dopo aver assistito ai primi due episodi, fatti di battibecchi, litigi, incomprensioni, nel quarto il senso di responsabilità diventa il vero protagonista. I capricci da adolescenti finiscono in secondo piano e la loro crescita è osteggiata dalla stessa tragedia che, da ormai due anni, li perseguita. Dinanzi alle faccenda amorose, le quali inizialmente avevano un ruolo privilegiato, i ragazzini capiscono adesso di avere altre urgenze. L’episodio si apre infatti con una reunion degli amici, seguita da un dibattito durante il quale comprendono chi sia l'”ospite” del Mind Flyer.

Sono così costretti a prendere una decisione: ignorare il proprio passato e andare avanti, o combatterlo. Una volta per tutte.

Questo aspetto è presente in quasi tutti i protagonisti dell’episodio. Ne rappresenta un’esempio Joyce, la quale comprende immediatamente che qualcosa non funziona nella sua città. E grazie alle sue ricerche e alla sua costante attenzione ai dettagli, riesce a scoprire insieme ad Hopper l’identità del suo aggressore. Dopo un burrascoso incontro con il Sindaco, i due capiscono che tra la politica di Hawkins e le ricerche sul Sotto vi è un legame inquietante e segretissimo. Si rendono così conto di come la corruzione abbia raggiunto persino la piccola cittadina dell’Indiana.

In quel momento realizziamo finalmente quanto marcio ci sia, ancora una volta, dietro le figure istituzionali della città.

Come nelle precedenti stagioni, anche in questo caso molti degli uomini di potere di Stranger Things sono descritti secondo un’accezione negativa. E così, anche la novità dell’anno  – il centro commerciale Starcourt Mall – diventa la copertura di qualcosa di terribile.

Al di sotto della struttura, infatti, scopriamo nel corso dell’episodio che probabilmente è presente un laboratorio gestito dai russi. E non importa quanto Steve, Dustin, Robin o Erica tentino di smascherare il tutto: in questo episodio non c’è posto per dei giovani eroi. Essi rimangono infatti intrappolati all’interno di quel magazzino, senza alcuna via d’uscita.

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Nel corso della 3×04 assistiamo anche alla graduale maturazione di una Nancy tanto fragile quanto intraprendente. Il discorso della Signora Wheeler che, con una calorosa intimità, ha trasmesso un messaggio importante, è stato realmente toccante. La donna sostiene Nancy e la invoglia a seguire i propri sogni, le proprie idee. Al contrario di quanto accade con Jonathan, la madre supporta la figlia e in lei vede le opportunità che in passato ha perso. La delusione presente nei suoi occhi è sostituita dalla speranza che Nancy, amareggiata dal licenziamento, può ancora darle attraverso la sua realizzazione.

Giovani, ribelli e audaci: sono questi i ragazzini della terza stagione di Stranger Things.

I nostri protagonisti subiscono un’evoluzione costante poiché costretti dalle circostanze. E Will, il quale nel precedente episodio ha avuto uno dei crolli più struggenti (in questo articolo trovate la recensione della 3×03) ne è la prova. Dopo essersi confidato con gli amici, il piccolo Byers muta atteggiamento. Si lascia alle spalle i giochi e i ricordi, e comprende qual è la reale priorità. Will, che ha perso parte della sua infanzia a causa del Mostro Ombra, adesso vuole redimersi.

La sua voglia di giustizia è palpabile, soprattutto quando constatiamo che lui, come vittima, non ha mai reagito in prima persona contro il nemico. E probabilmente adesso è l’occasione migliore per farlo, vendicando la propria innocenza perduta. Inoltre, Will nel corso dell’episodio sembra persino mosso da un senso di colpa che lo motiva ad agire. Questa volta non sarà una vittima, né un burattino. Will vuole salvarli tutti, e le sue speranze riflettono le nostre.

Ma Will non è un eroe, nessuno di quei ragazzi lo è. Non ci sono paladini, né chierici, o maghe.

Essi portano il fardello di un’enorme responsabilità e soltanto perché sarebbero in grado di affrontarla, ciò non vuol dire che siano pronti a farlo. Come tutti gli adolescenti, essi pensano di essere già degli adulti, di essere forti, di poter reggere il mondo. Ma non lo sono, non del tutto. Vi è questo dualismo che rende la loro crescita complessa. Se da un lato i protagonisti vorrebbero essere trattati da “ragazzi grandi”, dall’altra devono constatare i propri limiti, sia fisici che emotivi.

In questo episodio Eleven appare estremamente matura, carismatica e determinata. Riesce a rinchiudere Billy nella sauna, il quale è posseduto dal Mind Flyer, e persino a combatterlo. Lo affronta, con quel suo coraggio da guerriera. Lo fa a testa alta, senza paura, senza incertezze.
E poi, il crollo.

stranger things 3x04 recensione
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Eleven, la maga, scoppia in un pianto liberatorio. E il suo sfogo rappresenta la scena più umana dell’episodio, in cui persino i “giganti” di quattordici anni cadono. La sua forza viene ripagata con la stessa moneta, poiché per la prima volta il Mind Flyer la attacca.

L’intero gruppo rimane stordito dopo lo scontro, spaventati per la sorte dell’amica e, probabilmente, per quella dell’intera Hawkins. Osserviamo le loro fragilità, e grazie a quella debolezza comprendiamo il senso della loro ribellione. Alla base di essa vi è la necessità di salvare gli altri, e di salvarsi, a qualsiasi costo.

Perché ormai sono i protagonisti di questa storia dell’orrore. E l’unica certezza che è rimasta loro è quella di uscirne vincitori.

È necessario sottolineare che in questo episodio gli effetti speciali hanno reso la lotta tra Billy ed El in maniera sublime. L’interpretazione del cast è stata da brividi, così come la fotografia dell’episodio. I riferimenti al panorama horror, dinanzi alla levitazione di Billy erano chiarissimi. E se pensavate, per un solo istante, che le cose si sarebbero evolute esattamente come l’anno prima avete preso un granchio. Perché Billy non è il solo a essere controllato dal Mostro Ombra. E liberarlo non sarà “semplice” come accadde con Will.

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Nel corso della 3×04 capiamo finalmente con cosa abbiamo a che fare: un villain ancora più cattivo, un antagonista per eccellenza. E così come i nostri piccoli protagonisti sono ormai cresciuti, anche lo Shadow Monster si è evoluto. A fine episodio ci rendiamo conto che il nemico ha imparato a dialogare e a organizzarsi, creando un vero e proprio esercito (avevamo già ipotizzato qualcosa del genere in questo articolo).

Pare quindi che il destino di Hawkins sia tanto instabile quanto il suo campo magnetico. Non possiamo che proseguire con gli episodi, pieni di domande, dubbi e speranze legati al futuro dei protagonisti, e della cittadina.

Leggi Anche – Stranger Things: La colonna sonora completa della terza stagione