Attenzione: L’articolo contiene spoiler su Stranger Things 4 (Vol.1 e Vol. 2)
Stranger Things si è sempre distinta per essere una serie corale. La coralità è l’essenza stessa della produzione Netflix, è il suo punto di partenza e d’arrivo, è in questa che vediamo il legame profondo con quelle opere che l’hanno ispirata come I Goonies e Stand by me. La serie non ha un vero protagonista e nessun personaggio – se non in parte ELeven – funziona da solo, perché la linfa vitale di Stranger Things sta proprio nelle dinamiche di gruppo che mette in atto, e nei legami che durante le quattro stagioni si formano tra persone che forse non avremmo mai immaginato potessero diventare così fondamentali l’una per l’altra. Eppure, piano piano, ognuno dei protagonisti della serie trova la sua dimensione, la sua occasione per mostrarsi davvero. Nella prima stagione sono Eleven e Mike a prendersi più spazio, nella seconda abbiamo modo di vedere Noah Schnapp dare vita a una performance straordinaria nei panni di Will Byers, nella terza è il gruppo composto da Dustin, Erica, Steve e Robin a rubare la scena a tutti gli altri. Stranger Things 4, con il suo minutaggio quasi doppio rispetto alle altre stagioni, prometteva di concedere a ogni personaggio il suo spazio per evolversi, e se ciò si è dimostrato vero nella maggior parte dei casi, a partire da “Dear Billy”, la quarta puntata della stagione, sono soprattutto Lucas Sinclair e Max Mayfield a rendersi protagonisti.
Prima di Stranger Things 4, Lucas e Max sono sempre stati rappresentati come i migliori amici, le spalle rispettivamente di Mike e Eleven. Questo non significa che non avessero avuto momenti in cui si sono rivelati fondamentali per la trama, o che fossero stati scritti con minore complessità psicologica rispetto agli altri, ma semplicemente che fino a Dear Billy non avevamo ancora avuto la possibilità di vedere Lucas e Max rubare la scena a tutti gli altri, conquistando davvero il cuore degli spettatori.
Dei quattro amici che abbiamo conosciuto nel primo episodio della serie, Lucas Sinclair è quello che fino a Stranger Things 4 avevamo avuto meno modo di amare. Messo in ombra dalla tenerezza e dalla simpatia spiazzante di Dustin, dallo spirito eroico di Mike e dalla dolorosa sensibilità di Will, Lucas non riusciva a emergere, nonostante la presenza costante al loro fianco. L’arrivo di Max ha stravolto la sua vita, eppure è solo in questa quarta stagione che capiamo fino a che punto, è solo in questo capitolo che comprendiamo quanto il loro legame sia centrale per l’evoluzione di Stranger Things.
Max Mayfield invece è arrivata nella seconda stagione e ha saputo farsi amare fin da subito, ma di lei non avevamo mai visto molto. Lo scorcio della sua vita familiare che avevamo potuto osservare ci aveva spezzato il cuore, i momenti rubati con Lucas ci avevano fatto sorridere, la sua amicizia con Eleven aveva rappresentato una ventata d’aria fresca e gioia all’interno della serie. In Stranger Things 4 però quello che vediamo, finalmente, è solo Max. Il quarto episodio della stagione, Dear Billy, è considerato uno dei migliori della serie in assoluto, ed è la puntata di Max, senza se e senza ma. E se questa quarta stagione rappresenta l’apice di una serie che ha saputo diventare un cult istantaneo come Stranger Things, una delle ragioni principali è proprio la centralità e l’evoluzione di Max Mayfield, e quella del suo legame con Lucas Sinclair.
All’inizio di Stranger Things 4 vediamo Max completamente spezzata, devastata dai sensi di colpa per la morte del fratello, incapace di continuare a vivere in un mondo in cui succedono cose inspiegabili e il dolore a volte diventa così forte da impedire di respirare. Spaventata e con il cuore a pezzi, Max tiene lontani tutti, ma soprattutto Lucas, l’unica persona capace di guadarle nell’anima e scoprire che di lei non è rimasto più niente. Con Running Up That Hill nelle orecchie, la ragazza fa di tutto per zittire le voci di chi la circonda e la vuole aiutare, scappa finché la minaccia di Vecna la costringe a una scelta: soccombere o combattere. E Max Mayfield, per la prima volta dalla morte di Billy, si rende conto di voler vivere, perché in questa vita c’è qualcuno che per lei sarebbe disposto a fare qualsiasi cosa.
Se prima di trovarsi faccia a faccio con Vecna Max non sa più chi è, o se è ancora qualcuno al di fuori del dolore che sente, l’incontro ravvicinato con la morte la risveglia. A salvarla non è soltanto la sua forza di volontà, o le voca di Kate Bush, ma è soprattutto l’amore di Lucas, che nonostante i muri costruiti dalla ragazza non rinuncia nemmeno per un istante a tenderle la mano. E dal momento in cui Max riapre gli occhi, tutto cambia.
Lucas e Max, consapevoli di non avere più tempo, si tengono per mano e decidono di combattere. Con una maturità nuova nella loro relazione, che dimostra quanto entrambi non siano più i bambini spensierati che abbiamo conosciuto, nella seconda parte di stagione di Stranger Things 4 i due si mettono a nudo l’uno davanti all’altro, affrontano le loro paure e, prima ancora che ce ne si renda conto, si prendono il centro della scena. Questo è ancora più evidente nel Volume 2, nei due episodi finali che vedono Max decidere di combattere Vecna lottando con le unghie e con i denti per sopravvivere, salvo poi morire (temporaneamente) tra le braccia di un Lucas che non la abbandona nemmeno per un secondo.
Se è vero che il finale di Stranger Things 4 è particolarmente tragico per Lucas e Max, con la ragazza in coma e irraggiungibile persino per un’Eleven forte dei suoi ritrovati poteri, durante il finale di stagione il loro amore ci ha scaldato il cuore in maniera inaspettata, regalandoci una dolcezza che ha contribuito ad amplificare il dolore di un destino che sembra opporsi alla felicità dei due.
All’inizio di Stranger Things 4 i due non potevano essere più distanti, né più soli. Persi davanti al dolore della perdita e alla confusione della crescita, Max e Lucas hanno iniziato questa stagione ai margini, salvo poi essere costretti dalla vita (e da Vecna) a rendersi protagonisti della serie, dalla propria esistenza, della propria relazione. Non sapevamo cosa aspettarci da questo quarto capitolo della produzione Netflix, ma vedere le due eterne spalle prendersi il posto che si meritano, e ricevere in cambio l’amore che non credevano di meritare, è stata una delle grandi sorprese della stagione.
E così, anche se non sappiamo se nella prossima stagione di Stranger Things Max e Lucas potranno andare finalmente a quell’appuntamento al cinema, siamo certi che Lucas lotterà con le unghie e con i denti perché ciò diventi possibile. Già lo immaginiamo, mentre legge fumetti al fianco dell’amata, tenendola per mano anche se lei non può sentirlo, mentre rimpiange di non averla potuta salvare. Eppure, Stranger Things ci ha insegnato a sperare nonostante tutto, a credere nell’impossibile, e allora non possiamo che chiudere gli occhi e augurarci con tutto il nostro cuore che la storia di Max e Lucas non sia finita qui, e che il meglio debba ancora venire.