Avevate la nostra curiosità, ma ora avete tutta la nostra attenzione!
Come se non fosse logorante già di suo questa estenuante attesa, le novità che stanno andando a comporre Stranger Things 4 continuano a fioccare. Ultima in ordine cronologico è la new entry di una leggenda della storia del cinema horror.
Il re degli incubi entra nel cast di Stranger Things 4.
Robert Englund, il volto sfigurato e spaventoso di Freddy Krueger, interpreterà Victor Creel, un pazzoide molesto, inquietante e grottesco rinchiuso fin dagli anni ’50 in un ospedale psichiatrico per un orrendo omicidio. Impossibile non cogliere l’evidente tributo alla saga cinematografica di Nightmare che ha reso iconico il suo protagonista da incubo e l’attore che lo ha impersonato.
Stranger Things 4, dunque, diventa ancora più suggestiva.
La nuova stagione della fortunatissima produzione Netflix, che secondo il suo produttore ha giovato dalla pandemia, nonostante i vari rinvii è attualmente in produzione e uscirà nel corso del 2021. Oltre al cast originale figureranno nuovi personaggi, di cui uno interpretato da Levon Hawke, il fratello di Maya (l’amatissima Robin comparsa nella terza stagione).
Ad aggiungersi a questi già citati attori saranno anche Jamie Campbell Bower (The Twilight Saga), Eduardo Franco (American Vandal), Joseph Quinn (Caterina la Grande), Sherman Augustus (Into the Badlands), Mason Dye (Bosch), Nikola Djurko (Genius) e Tom Wlaschiha (Il Trono di Spade).
Quest’ultimo, in particolare, andrà a interpretare Dmitri, una guardia del carcere russo dove è intrappolato Hopper che stringerà una sorta di amicizia con lui, ma di cui tuttavia forse non c’è da fidarsi. Altro personaggio interessante è quello che sarà impersonato da Sherman Augustus, il colonnello Sullivan: un uomo tutto d’un pezzo e intransigente realmente convinto di essere l’unico in grado di fermare il male ad Hawkins.
Ma ammettiamolo, in realtà quello che più bramiamo di rivedere in Stranger Things 4 è Hopper, il cui destino sembra essere irto di insidie e ardue prove da superare.
Dal gelo russo alle tenebre di Hawkins, passando per qualche incubo, questa volta i confini sono molto più ampi.