Ogni narrazione ha bisogno di un eroe e Stranger Things ne ha davvero tanti. Al centro della storia c’è ovviamente Mike Wheeler. anima della banda di futuri adolescenti che devono dare un senso alla sparizione di uno dei loro membri: Will Byers. Poi c’è Joyce Byers, madre single con una storia di depressione e una spiccata determinazione nel cercare il figlio scomparso. E poi ci sono Jonathan Byers, Nancy Wheeler e Jim Hopper: tutti personaggi ben delineati e profondi con solo una piccola spruzzata di sfumature archetipe così da non aver bisogno di troppi retroscena per essere introdotti. Infine tutti siamo letteralmente impazziti per Eleven, la ragazza con poteri telecinetici sorta direttamente dalle pagine di un romanzo di Stephen King, interpretata con perfezione inquietante da Millie Bobby Brown.
Tutti fantastici, vero, ma nessuno è così genuinamente e sorprendentemente eccezionale come Dustin Henderson. L’unico personaggio che ha una spiccata originalità narrativa ancor prima che interpretativa. Anche se c’è da dire che almeno una buona metà del merito va a Gaten Matarazzo. E forse anche di più.
Dustin deriva da almeno due diverse tipologie di personaggi che abbiamo tutti amato in un certo cinema tipico degli ultimi decenni. La stessa banda di ragazzi avventurosi è un punto fermo del cinema anni ’80: partendo da E.T. e passando per Stand By Me fino ad arrivare ai Goonies. E proprio quest’ultimo film sembra costituire la base di partenza per il gruppo di amici amanti di D&D che abbiamo conosciuto con Stranger Things. E non è tanto per dire. Mike Wheeler ci ricorda tremendamente Mikey Walsh (financo nel nome), Nancy è una tosta Andy e Jonathan ricorda Brandon.
Dustin invece, se proprio vogliamo cercare un illustre parallelo, è un mix perfetto di Chunk e Mouth.
Un bambino paffutello che viene preso in giro per il suo aspetto, in particolare per la sua mancanza di denti, ma che al tempo stesso è la mente più sveglia e intelligente del gruppo. Come Chunk, a Dustin piace il cibo e non perde occasione per mostrarcelo. Come Mouth, Dustin è intelligente, divertente e cruciale per ogni svolta della trama di Stranger Things.
Il bambino paffutello non è mai il bambino intelligente. Questo è uno dei canoni tipici della generazione X. I film degli anni ’80 contengono molti personaggi come Chunk, adorabili svampiti con poca dignità e bisognosi costantemente di aiuto. Dustin non è niente di tutto ciò. Ci fanno credere che sia uno stereotipo ma lo sconvolgono subito dopo.
Stranger Things ti adesca con il suo effetto nostalgia, ma poi ti spiazza con le sue innovazioni. Dustin è un concentrato di intelligenza: mentre tutti gli altri armeggiano in cerca di spiegazioni, lui attinge alle sue conoscenze scientifiche per sottolineare dettagli cruciali. Questa è una delle tante differenze dal canone degli anni ’80 che distingue Stranger Things dal suo materiale originale: proprio come Joyce che inizia come una madre sconvolta e in seguito trova un modo per comunicare effettivamente con suo figlio scomparso. O Steve che si riscatta dal suo ruolo da cattivo da cartone animato.
Dustin inizia la sua vita in Stranger Things come il buffone sciocco e si trasforma rapidamente nel membro più importante della banda. Il collante emotivo e l’unico che sa come funziona davvero una bussola. Il bambino paffutello come il membro più intelligente del gruppo è una vera rivoluzione.
Non si dispiace di essere un secchione e allo stesso tempo è tremendamente orgoglioso del suo essere creep, strano. Dustin conosce le cose. Molte cose. Alcune utili – dov’è il vero Nord; come funzionano gli universi paralleli; perché gli mancano ancora i denti anteriori – e altre meno utili. Non si scusa per questo corpus di conoscenze, come non lo fa per la sua devozione entusiasta e assoluta a Dungeons & Dragons. A Dustin non interessa adattarsi: ha i suoi amici, i suoi snack e la sua vita di tutti i giorni. È anche veloce ad accettare i poteri di Eleven come “fantastici” e la sua stranezza come normale. Essere preso in giro per i suoi denti da latte non lo sconvolge molto, o almeno non tanto quanto vedere Mike e Lucas che litigano.
Dustin è sensibile, ma non è mai debole.
È il primo a cogliere gli sviluppi emotivi e ha un approccio freddo e diretto alle relazioni. Quando Mike e Lucas nella prima stagione smettono di parlarsi si fa beffe sia delle reazioni di Mike che della gelosia di Lucas sull’apparente attaccamento di Mike a Eleven e lo convince con successo a tentare una riconciliazione. I suoi amici sono tutto per lui ed è disposto a sacrificarsi per loro. Quando i bulli della scuola della scuola minacciano di togliergli i denti con un coltello se Mike non salta dalla scogliera nel lago non si fa intimorire. Lui è disposto a essere torturato per salvare Mike. Dustin è il miglior amico che chiunque possa avere. Nel corso delle stagioni questo aspetto si fortifica e cresce sempre di più. Come dimostra il suo rapporto nell’ultima stagione con Steve.
Dustin c’è sempre. Dustin è una roccia.
E infine, come avevamo anticipato, amiamo Dustin grazie a Gaten Matarazzo. Semplicemente: lui è incredibile.
La maggior parte dei giovani attori in Stranger Things aveva pochissima esperienza quando iniziò la serie. Per il nostro amato Gaten era solo il secondo ruolo principale (il primo per dovere di cronaca era quello di Gavroche in Les Misérables). Ma con Stranger Things diviene meritatamente una star. E non era così scontato. Infatti è proprio grazie a lui che abbiamo avuto il Dustin che conosciamo.
I fratelli Duffer hanno raccontato in una intervista a Variety di essere stati ispirati a dargli un ruolo più importante nella storia solo dopo che hanno iniziato a lavorare con lui. Inizialmente infatti doveva essere molto più marginale.
Stranger Things è costellata di personaggi affascinanti. Ma solo Dustin ogni volta che lo vediamo sullo schermo è capace di muovere in ognuno di noi una pletora di emozioni e reazioni sorprendenti. Di fatto lui è la vera anima della serie. Il personaggio che tutti ci aspettiamo di veder comparire, piazzare la sua battuta, risolvere la situazione e permettere alla storia di andare avanti.
Ora non resta che aspettare la quarta stagione per arrivare ad amare Dustin ancora di più.