Non è facile introdurre in modo efficace un nuovo personaggio in una serie tv collaudata e iconica senza rischiare di fare qualcosa di posticcio. Eppure, quando si riesce a trovare la giusta alchimia in questo processo il risultato può essere straordinario. Stranger Things 3 ha saputo gestire questa situazione in modo eccellente.
Sono diversi i nuovi personaggi messi in campo da Stranger Thing 3 e tra questi quello che ha avuto l’impatto maggiore, per sviluppo di trama e minutaggio, è indubbiamente la straordinaria Robin Buckley. A prestare volto e fattezze a questo nuovo elemento del team è la figlia d’arte Maya Hawke. Buon sangue non mente. Mamma Uma Thurman e papà Ethan Hawke possono essere estremamente soddisfatti del contributo dato dalla figlia in Stranger Things 3.
Vediamo quindi quali sono i 10 motivi per amare Robin in Stranger Things 3.
1. Il senso dell’umorismo
La prima caratteristica che emerge conoscendo il personaggio di Robin è il senso dell’umorismo. Gli scambi di battute piccanti e sagaci con Steve sono tra i momenti più divertenti dell’ultima stagione. Sempre pronta a smorzare e ridimensionare l’ego dei suoi interlocutori con le parole giuste al momento giusto.
Solare e affascinante in questo suo umorismo genuino. Tipico del personaggio che incarna: la giovane ragazza di provincia che si trova coinvolta in qualcosa di grande e inaspettato. Per certi versi, con tutti i dovuti distinguo, in questo suo aspetto ricorda la straordinaria Penny di The Big Bang Theory. Soprattutto nelle sua frecciatine sagaci nei confronti di Leonard e Sheldon.
Robin non è da meno. Non perde occasione per prendere in giro Steve e Dustin. Ma tutto questo viene fatto con genuina naturalezza. Con quell’umorismo dolce che anticipa, usualmente, l’affetto.