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10 motivi per amare Robin di Stranger Things

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10. E che dialettica!

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Per concludere non si può evitare di toccare, con la stessa delicatezza mostrata da Robin, la sua dialettica. Non una mera eleganza formale, che sarebbe suonata, forse fuori luogo, ma una profonda ed empatica capacità di trasmettere agli altri ciò che pensa.

Introdurre in Stranger Things temi così delicati e attuali come quelli che ruotano intorno al mondo LGBT non era facile. Né tantomeno scontato. Un plauso agli autori, ovviamente, per come l’hanno gestito, ma gran parte del merito va anche a Maya che ha saputo rendere la scena in modo essenziale senza rischiare di compromettere i fragili equilibri che una serie mainstream come questa necessita.

Robin vive la propria esperienza con la normalità di conflitti interiori e la necessità di autodeterminazione che rendono la scena della dichiarazione di Steve profonda e al tempo stesso leggera. Robin è anch’essa così: profonda e leggera. Un uragano con la sensibilità di un petalo mosso dal vento.

Alla fine di Stranger Things 3 non è solo Steve ad aver scoperto una ragazza eccezionale, ma tutto il pubblico. Tutti noi abbiamo capito che da oggi in poi questa serie ha una nuova stella in più. Che non ha bisogno d’altro che di se stessa per continuare a brillare.

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