5. Grande consapevolezza di sé
È un crescendo per tutta la stagione. Un vortice interiore che viene mostrato e svelato al pubblico passo a passo. Senza fretta. Ma in modo inesorabile. Robin è perfettamente consapevole di sé. Del suo ruolo. E questa consapevolezza, che parte ovviamente dalla scrittura del personaggio, viene ampliata e concretizzata dalla bravura di Maya nell’interpretarla.
Una consapevolezza fragile. Costruita, come racconta lei stessa a Steve in quella meravigliosa scena nei bagni del cinema, anno dopo anno. Delusione dopo delusione.
Una fragilità però che non le impedisce di essere forte, anzi, proprio in virtù di questa permette la costruzione di un personaggio complesso e sfaccettato. Ricco di spigolature caratteriali che donano una profondità e complessità che valorizzano e giustificano la sua comparsa e presenza in Stranger Things 3.