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Storie di personaggi finiti nel dimenticatoio – Stranger Things: Barb, l’amica che non meritiamo

Stranger Things
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Ci sono personaggi che restano presenti sulla scena per poco tempo ma che riescono a lasciare un segno indelebile in tutti coloro che li hanno amati e hanno amato la serie che li ha ospitati. Oggi parliamo di uno dei personaggi dimenticati per eccellenza, Barbara “Barb” Holland di Stranger Things (qui trovate le ultime news sulla quinta e ultima stagione e le nostre ipotesi sul finale). La migliore amica di Nancy Wheeler, tragicamente scomparsa e uccisa dal Demogorgone e dimenticata da tutti, al punto che gli stessi fan della serie si sono ribellati agli sceneggiatori lanciando l’hashtag #justiceforBarb.

Ma non è servito: nonostante la fiammata d’indignazione che questo personaggio ha suscitato nei fan di Stranger Things, una prigione più oscura di quella del Sottosopra attendeva la povera Barb. Quella del dimenticatoio.

Tutti abbiamo conosciuto una persona come Barb: la ragazza ordinaria, forse un po’ goffa, che stranamente però è amica della ragazza bella e popolare. Quando la conosciamo, nella prima stagione, una delle prime cose che dice alla sua amica Nancy è che non importa se la storia con Steve sia una cosa seria o no, Nancy non si deve dimenticare di lei. E abbiamo provato tutti una stretta al cuore.

Stranger Things
Stranger Things (640×480)

Perché, se non abbiamo mai conosciuto una ragazza come Barb, forse eravamo noi Barb: l’amica che verrà sempre un gradino dopo il ragazzo del momento, rassegnata a quella seconda posizione che mantiene per tutta la vita, mentre i ragazzi vanno e vengono. L’amica che, anche se quel ragazzo proprio non le piace, ti sta comunque vicino perché è in quei momenti che una vera amica fa il suo lavoro: quando disapprova le tue scelte ma ti supporta comunque.

Abbiamo conosciuto tutti una ragazza come Barb: quella che, se viene invitata a una festa, è solo perché è amica della ragazza popolare della scuola. E, se non l’abbiamo mai conosciuta, probabilmente eravamo noi Barb: quelle che vanno alle feste perché ci va l’amica, e ci vanno perché l’amica va con quel ragazzo che a noi non piace. Barb tenta di mettere in guardia Nancy su Steve: non è il ragazzo giusto, vuole solo una storiella di una notte per vantarsi con gli amici. E forse non ha nemmeno torto perché Steve, all’inizio di Stranger Things, non ha ancora cominciato quell’incredibile evoluzione che lo porterà a diventare, da uno dei più odiati, uno dei più amati dai fan.

Barb decide di rimanere a casa di Steve, anche quando ormai la festa è finita, perché Nancy ha preso una decisione che lei non condivide: passare la notte col ragazzo. Possiamo pensare che la decisione di Barb sia un po’ invadente: come si permette di aspettare l’amica fuori, mentre lei fa l’amore col suo ragazzo nella sua camera, come una specie di guardia del corpo? Perché non si fa gli affari suoi?

Il fatto è che, nella mentalità di Barb, una ragazza semplice, tutta famiglia e scuola, degli anni Ottanta, quello che sta facendo Nancy è estremamente pericoloso. E come darle torto: quante volte, sfogliando le pagine dei giornali o scrollando pigramente la bacheca dei social, ci imbattiamo in racconti e storie, redatte nell’asettico linguaggio della cronaca o in quello scandalistico delle testate di gossip, di ragazze aggredite dai loro partner?

Alcuni potrebbero anche aver pensato che, dietro la decisione di Barb di “fare la guardia” alla sua amica ci fosse un po’ di invidia. Forse Barb era invidiosa delle attenzioni che riceveva Nancy, una ragazza bella e popolare, che aveva fatto girare la testa al bello della scuola, al cattivo ragazzo, a quello che tutte le ragazze di 16 anni sognano, anche se quasi nessuna lo ammette? Steve, il tipo di ragazzo che ci fa abituare all’idea che un maschio, per essere considerato tale, debba essere arrogantello, spavaldo, un po’ bulletto. Tutto ciò che questo personaggio era prima di maturare e diventare uno dei pilastri di Stranger Things, anche sul piano morale.

Barb aspetta la sua amica, come un cane fedele, perché si preoccupa per lei e, forse, anche un po’ per se stessa: non è facile, per una ragazza di 16 anni, tornare a casa col buio, quando in strada non vedi nemmeno se c’è qualcuno nascosto che ti sta osservando. E qualcuno in effetti stava davvero osservando Barb, aspettando il momento per colpire: il Demogorgone che, attirato dal sangue che la ragazza ha perso dopo essersi tagliata alla festa, la attacca, trascinandola nel Sottosopra.

Stranger Things (640×360)

La povera Barb muore sola, tra atroci sofferenze, e il suo cadavere giacerà a decomporsi in un altro universo, dove nessuno riesce a raggiungerla e a darle una degna sepoltura. Questo è quello che ci fa spezzare il cuore, quando pensiamo a questo personaggio.

Per tutta la prima e seconda stagione di Stranger Things, Nancy porta sulle spalle il peso e la consapevolezza di essere una delle cause che hanno portato alla morte della sua amica: se avesse seguito il suo consiglio, sarebbero tornate a casa insieme e non le sarebbe capitato niente di male. Mentre Nancy sceglieva Steve al posto di Barb, la sua migliore amica veniva massacrata e trascinata via, dove nessuno avrebbe potuto trovarla.

Nancy si darà un gran da fare per dare giustizia alla sua amica, anche se l’impressione che abbiamo avuto tutti è che si sia trattato di una scelta fatta dagli sceneggiatori per accontentare le richieste dei fan di Stranger Things che, dato che la scomparsa di Barb non aveva fatto rumore nella serie come quella di Will e il suo rocambolesco ritrovamento, chiedevano che il suo personaggio non venisse dimenticato.

Quando Eleven riesce a rintracciare la ragazza nel Sottosopra, ovviamente è troppo tardi: vedere com’è ridotta quella dolce, semplice e innocente ragazza è un pugno nello stomaco. Per Nancy trovarsi di fronte al cadavere della sua amica, orrendamente sfigurato, sarà un terribile trauma: il suo senso di colpa si materializza, si concretizza in tutto il suo orrore.

Barb ha avuto giustizia? Alla fine sì, ma quello che ci fa stare male è che personaggi del genere non meritano una fine così orribile. Eppure, allo stesso tempo, ciò che è accaduto non poteva essere evitato, era indispensabile per far evolvere i personaggi e dare una spinta alla storia. Barb doveva morire: bisogna sempre sacrificare un innocente, cosicché i restanti personaggi possano apprendere dalla sua morte e perdere il resto dell’innocenza che ancora conservavano.

La morte di Barb, dunque, era tristemente necessaria ai fini della trama: ma ciò non la rende meno orrenda né meno ingiusta.

Stranger Things (640×334)

Storie come quella di questo personaggio ci commuovono perché sembra che siano stati creati apposta per essere sacrificati: ed è proprio il caso della povera Barb, creata solo per essere immolata sull’altare delle logiche di sceneggiatura e di evoluzione dei personaggi principali.

Barb è l’amica che Nancy non si meritava: Barb era disposta a mettere la sua amica al di sopra di tutto, e lo ha dimostrato, Nancy non ha fatto altrettanto. La battaglia che intraprende nella seconda stagione per stabilire la verità le fa onore, ma non eguaglierà mai il sacrificio che la ragazza ha fatto per lei.

Quante amiche come Barb abbiamo avuto? Amiche che si sarebbero sacrificate per noi? Se non la abbiamo mai avuta, forse eravamo noi quell’amica, quella disposta a proteggere senza pensare alle conseguenze.

Questo personaggio è durato appena due episodi in Stranger Things, ma è riuscita a restare nel cuore dei fan, almeno fino a quando altri personaggi ingiustamente scomparsi non hanno preso il suo posto, relegandola nell’oblio. Non dimenticheremo questa ragazza semplice e innocente, che non si meritava questa fine orribile a cui, però, non poteva in alcun modo sottrarsi.

Giulia Vanda Zennaro