2) Il cast
La scelta di ingaggiare attori giovanissimi è stata di sicuro vincente e ha contribuito alla fama di Stranger Things. Infatti, questa decisione ha suscitato una forte empatia negli spettatori. Tutte le persone di qualsiasi età hanno rivissuto attraverso i panni dei protagonisti la spensieratezza e la leggerezza tipica dell’infanzia.
Non si può non citare il successo di Millie Bobby Brown, diventata fin dalla prima stagione una vera e propria icona e una fonte di ispirazione tra le giovanissime. L’adolescente negli ultimi anni ha creato una linea di gioielli ed è ambasciatrice dal 2018 per l’Unicef (la più giovane di sempre). Insomma, a soli quindici anni l’attrice ha fatto moltissime cose tra cui parlare apertamente del cyberbullismo e delle forti pressioni alle quali è stata sottoposta.
Tutti gli attori e le attrici si sono rivelati delle promesse nel mondo del cinema: Finn Wolfhard (Mike Wheeler nella serie), si è fatto notare subito ed è riuscito ad ottenere la parte di Richie Tozier nel film remake It, anch’esso ambientato negli anni ’80.