La nuovissima serie tv Strappare Lungo i Bordi, firmata dal fumettista Zerocalcare in collaborazione con Netflix, è diventata ben presto un successo, superando anche serie tv come Squid Game. Il successo della serie è dato da alcuni fattori importanti, in primis la fruibilità del prodotto, capace di trattare molteplici tematiche delicate con la leggerezza tipica di Zerocalcare. In secundis, Zerocalcare è un artista a tutto tondo, in grado di descrivere una intera generazione, che non può fare a meno di rispecchiarsi nei tanti capolavori del fumettista italiano.
Ecco perché, allo stato attuale, è davvero impossibile non aver visto la serie o non averne almeno sentito parlare sui social network. Un successo travolgente, segno che Zerocalcare è riuscito a toccare alcune delle corde più sensibili di noi giovani.
Ma scopriamo meglio chi è Michele Rech, in arte Zerocalcare, l’uomo che con Strappare Lungo i Bordi ha raccontato i nostri 30 anni meglio di chiunque altro.
1) Il suo primo fumetto e il G8 di Genova
L’attività da fumettista di Zerocalcare ha inizio alla fine delle scuole superiori, quando realizza un racconto a fumetti sulle giornate del G8 di Genova risalenti al luglio 2001.
A quei tempi, infatti, Michele Rech aveva solo 17 anni ed era tra i manifestanti. Il fumetto per lui è diventato un efficace mezzo per farsi portavoce di quei giorni così importanti.
Penso che il fumetto sia una delle voci che ha provato a raccontare quello che è successo e lo ha fatto con una grande caratteristica: uno, infatti, i fumetti li può fare da solo, nella propria cameretta, a costo zero, senza protettori o persone che in qualche modo devono approvare quello che stai facendo
Inoltre, ha sempre preso parte con entusiasmo a numerose manifestazioni organizzate da diversi centri sociali italiani, prestando la sua matita per locandine di concerti ed eventi vari.
2) L’infanzia in Francia
Stando ai fumetti o alla stessa Strappare Lungo i Bordi, sembra impensabile immaginare che Zerocalcare non sia un Romano de Roma.
Ebbene sì, Michele Rech nasce a Cortona nel dicembre 1983 da padre italiano e madre francese. Da piccolo, infatti, si trasferisce in Francia nel pase di origine di sua madre e solo successivamente a Roma, nella famosa zona Rebibbia-Ponte Mammolo che fa da scenario ai suoi racconti.
Anche a Roma il fumettista frequenta una scuola francese, nello specifico il Lycée Chateaubriand.
3) Come nasce il nome “Zerocalcare”
Come spesso accade, i migliori nomi d’arte sono quelli che nascono un po’ per caso. Proprio ciò che accade con Zerocalcare. Michele Rech, infatti, necessitava di un nickname per prendere parte a una discussione su forum in rete e la prima cosa che gli saltò in mente fu una celebre pubblicità di un prodotto anti-calcare, il cui ritornello risuonava spesso sui televisori degli italiani.
Uno spot che era evidentemente piaciuto al suo speciale Armadillo.
4) Una passione che inizia sin da bambino
La passione per i fumetti affiora già quando Michele aka Zerocalcare era molto piccolo. È sempre stato un appassionato lettore di Topolino e del Corriere dei Piccoli. Inoltre, il piccolo Zerocalcare era un grande amante di Dragonball, tanto che una delle sue primissime storie a fumetti si isipirava proprio a un episodio di Dragonball.
Intorno ai dieci anni ho copiato una storia da Dragonball che aveva come protagonisti i miei compagni di classe e, nella veste dei cattivi, i professori. Intorno ai sedici anni ho cominciato a disegnare fumetti ispirati al mondo del punk.
Se vi è piaciuta Strappare Lungo i Bordi qui potete trovate i titoli di 8 serie tv che secondo Zerocalcare sono davvero imperdibili.
5) Joe R. Lansdale è uno dei suoi autori preferiti
Quando si esce dal mondo dei fumetti e si entra in quello della scrittura lettteraria, Zerocalcare ha gusti che si distaccano molto dalle storie che solitamente raffigura nei suoi fumetti.
Uno dei suoi scrittori preferiti, infatti, è Joe R. Lansdale. Lo scrittore americano si distingue per una scrittura piuttosto cruda e priva di censure, senza dimenticare di corredare i suoi romanzi con una nota ironica che bilancia la parte più ruvida del suo stile.
6) La profezia dell’armadillo
La profezia dell’armadillo è il nome del primo libro di Zerocalcare. Il libro pubblicato nel 2011, vince il prestigioso premio Gran Guinigi nel 2012 al Lucca Comics & Games. Nel 2018, inoltre, esce al cinema l’omonimo film diretto da Emanuele Scaringi. Il fim riscuote grande successo e viene presentato in concorso nella sezione “Orizzonti” alla 75ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
7) Segue lo stile di vita straight edge
Lo stile di vita straight edge prevede l’astinenza dall’uso di tabacco, alcool e droghe. Nei casi più estremi chi aderisce a questo stile di vita è anche vegano o vegetariano e pratica l’astinenza dal sesso occasionale. L’ideatore di questo stile di vita è Ian MacKaye, membro del gruppo hardcore punk Minor Threat. Infatti proprio il nome straight edge si ispira al titolo di un loro brano.