2) Aureliano e la mancata trasformazione in Numero 8
Tra le principali aspettative nutrite dagli spettatori passati attraverso la visione del film c’erano quelle relative all’evoluzione che avrebbe portato Aureliano a diventare il famigerato Numero 8, evoluzione rispetto alla quale il finale della seconda stagione sembrava aver fornito un indizio inequivocabile. Eppure, a dispetto della nuca con sopra il tatuaggio di un 8 in stile tribale disegnato da Nadia ed enfatizzato da un’inquadratura palesemente studiata, la parabola che il personaggio porta avanti non imbocca mai la direzione che avrebbe condotto a una piena corrispondenza con il suo equivalente cinematografico. Malgrado l’indole aggressiva e il carattere ribelle, l’immagine di Aureliano non arriva mai a combaciare con quella dello spietata Numero 8 mostrato dalla pellicola di Sollima e mantiene fino all’ultimo una connotazione estremamente più umana.