2) Suburra
L’atteso ritorno della serie Netflix che fa il verso a Romanzo Criminale porta con sé attese e speranze. Dopo una prima stagione di buon livello con diversi picchi registici ma anche con qualche caduta di stile (leggasi: Claudia Gerini) Suburra punta al riscatto. Il confronto con la serie incentrata sulla Banda della Magliana è finora ingeneroso tanto per interpreti quanto per dialoghi. Ma gli spunti sono molti e il potenziale eccezionale.
Starà agli autori alzare il livello per far sì che la serie si consacri nel gotha dei drama italiani. In questa seconda stagione vedremo Aureliano e Spadino contrapposti in una sanguinosa faida per il controllo della Città Eterna. Ma soprattutto cresceranno i riferimenti politici e l’analisi dei rapporti con la criminalità organizzata. Un’indagine che si preannuncia lucida e disincantata su una realtà complessa e sfaccettata come quella della Capitale in costante equilibrio tra la bellezza estatica del suo passato e il drammatico presente fatto di intrighi di potere. Un mondo tracciato da Suburra che sembra non poter cambiare e dove, come recita la meravigliosa ending song di Piotta, “Sete di vendetta, veste sete su misura”.