Introduzione
Se pensiamo alle serie tv italiane di successo, una delle prime che ci vengono in mente è la produzione Netflix Original made in Italy di Suburra. La creazione ispirata al film del 2015, che a sua volta nasce dal romanzo di Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini, ha raggiunto un successo enorme non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Prima però di affrontare il tema Suburra spin-off, cerchiamo di contestualizzare questa incredibile notorietà. Netflix ha sempre avuto una intelligenza lungimirante nel saper scegliere e soprattutto nello scoprire serie tv al di fuori delle mura natie a stelle e strisce. Il colosso californiano ha deciso ormai da qualche anno di non puntare solamente sulle produzioni di casa, ma di investire tempo, risorse e denaro anche nei paesi del vecchio continente. Questa strategia della piattaforma streaming americana è geniale sia a livello di marketing che a livello speculativo. Tra le varie nazioni europee che hanno beneficiato di questa politica c’è anche l’Italia e una delle nostre serie di punta è proprio Suburra. Questa infatti è stata la prima scommessa vinta dal colosso californiano, che da quel momento ha puntato forte sul nostro stivale producendo altre creazioni di successo.
Quello che ci interessa capire in questo articolo, è se ci sarà la possibilità che la saga che vede protagonisti Aureliano e Spadino, al secolo Alessandro Borghi e Giacomo Ferrara, potrà avere un seguito dopo la conclusione uscita il 30 ottobre (qui la nostra recensione). AAA Suburra spin-off cercasi insomma. Prima però di affrontare questo argomento, facciamo un recap sul finale di stagione e su tutto quello che è successo. Proviamo a ricomporre tutte le tessere di quel puzzle caotico, in modo tale che sia molto più semplice trovare i motivi dietro a possibili spin-off di Suburra. Per fare questo non si può fare altro che partire dalla chiusura, un po’ come il famoso boccino d’oro di Potteriana memoria. Del resto, la magia della città eterna pervade tutta la serie. Gli scorci dei palazzi storici, l’orizzonte deformato dal Colosseo, le strade lastricate e le luci notturne di una capitale che non dorme mai ci accompagnano in tutta la serie. Un grande bellezza che ci turba, forse più della violenza e del sangue che scorrono in tutta la produzione. Non perdiamo altro tempo però, iniziamo a sognare lo spin-off di Suburra.
Finale
Questo freddo novembre, a causa della tremenda pandemia che continua a flagellare drammaticamente l’Italia e il mondo, ci è sembrato ancora più triste e grigio. Le restrizioni che in qualche modo ci hanno costretto a trascorrere più tempo a casa ci hanno dato però la possibilità di scoprire nuove serie e di continuare a guardare quelle che avevamo lasciato in sospeso. Tra le più attese c’era pure Suburra, la cui terza e ultima parte è uscita il 30 ottobre. Le vicende di Aureliano, Spadino, Samurai e Cinaglia si sono concluse ancora una volta in un bagno di sangue. Dei quattro protagonisti principali solo due sono usciti vivi dalla conclusione della serie tv. Samurai ci ha abbandonato dopo le prime puntate, attirato in una trappola da Cinaglia e giustiziato proprio da Aureliano e Spadino. Questo è stato il primo pugno allo stomaco che ci ha rifilato Suburra 3, ma quello più doloroso sarebbe arrivato nell’ultimo episodio. L’avvenimento più tremendo, che ha strappato qualche lacrima anche ai fan meno sensibili, è stata la morte del personaggio interpretato da Alessandro Borghi: Aureliano.
Quando la coppia di amici criminali formata dal romano e dallo zingaro, supportati dalle consorti Nadia e Angelica, sembrava essere così vicina a conquistare Roma, tutto è andato in frantumi. Il malavitoso è morto durante un violento scontro a fuoco per evitare la morte di Spadino, vittima di un agguato di suo fratello Manfredi. L’ultimo desiderio di Aureliano è stato quello di essere seppellito, anzi, gettato, in mare. E la serie si è conclusa proprio in questa maniera, facendoci vedere uno Spadino straziato dal dolore che abbraccia il corpo niveo e inanimato di Aureliano, qualche istante prima di salutarlo per l’ultima volta. Ma dopo aver parlato di chi ha lasciato per sempre la serie, concentriamoci su chi è riuscito a sopravvivere a quel mare di violenza della serie tv tratta dal libro di Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini.
Chi tra i vivi potrebbe apparire in uno spin-off di Suburra?
Iniziamo facendo una conta dei sopravvissuti continuando ad analizzare il finale della terza stagione della produzione Netflix. Abbiamo lasciato i protagonisti in situazioni molto differenti tra loro. Spadino, alias Giacomo Ferrara (qui un focus su di lui), sconvolto dopo la morte del suo compagno di crimini, ci è sembrato intenzionato a mollare tutto e deciso ad abbandonare la sua vecchia vita, la sua famiglia e sua moglie Angelica. Proprio questa invece, è rimasta sulla spiaggia di Ostia insieme a Nadia, la compagna del defunto Aureliano, per consolare il suo dolore. Cinaglia sembra invece essere l’unico vero vincitore. Sibilla infatti, prima di essere giustiziata da Badali Senior, riesce a far pervenire al politico tutte le carte contenenti le informazioni per tenere in pugno il boss mafioso.
Vediamo il personaggio interpretato da Filippo Nigro incontrare Badali Jr in un bar (piccola chicca, lo stesso in cui si incontravano Claudio Amendola e Pierfrancesco Favino nel film di Suburra) per progettare nuove trame in modo da gestire il futuro giubileo straordinario. Davvero quindi il politico sembra essere l’unico, per il momento, a uscire illeso fisicamente e moralmente da questa spirale di violenza. Ripensando alle prime puntate della prima stagione, in cui Cinaglia era una marionetta in mano ai malavitosi, sembra folle questa affermazione, ma questo è quanto. Adesso, dopo aver fatto il riepilogo di dove e come abbiamo lasciato i nostri protagonisti, è davvero arrivato il momento di affrontare lo spinoso tema spin-off di Suburra.
Spin-off
Sono stati proprio gli autori della serie tv italiana targata Netflix Ezio Abbate e Fabrizio Bettelli a mettere la pulce nell’orecchio dei milioni di fan dalla serie sottolineando in alcune interviste quanto ci sia ancora da raccontare su questo incredibile mondo malavitoso di Roma. Ecco le loro parole: “Sicuramente ci piacerebbe lavorare a uno spin-off di Suburra. Abbiamo passato cinque anni della nostra vita immersi in questo racconto ed è un grande dispiacere lasciarlo adesso. Il mondo è talmente ricco che ci sono personaggi, punti di vista, storie che abbiamo raccolto che sarebbero adatti per uno spin-off. Il problema dello spin-off è sempre quello di trovare un’identità che sia un’identità nuova e originale rispetto alla storia di partenza. Un esempio può essere Better Call Saul che da spin-off di Breaking Bad ora ha raggiunto livelli anche superiori a quelli della serie madre. Magari ci fossero queste opportunità”. Insomma, gli sceneggiatori sembrerebbero avere molte idee in testa, ma quali sono le più probabili? Noi abbiamo provato a raccogliere tre possibilità.
Samurai
La prima ipotesi che vogliamo immaginare sarebbe un prequel. Rifacendoci infatti alle parole degli autori legate a Better Call Saul e Breaking Bad, la storia di Samurai e della sua scalata al potere sarebbe uno spin-off di Suburra incredibilmente interessante. Forse siamo noi a essere inguaribile romantici e nostalgici, ma quella scena che abbiamo visto nell’ultima stagione con protagonista un bambino a cavallo, non ancora macchiato dal peccato, dal sangue e dalla violenza, ci ha fatto quasi commuovere.
Sarebbe quindi romantico e allo stesso tempo avvincente conoscere la nascita e l’evoluzione di colui che ha detenuto per anni le chiavi della città eterna. Inoltre, sarebbe altrettanto interessante approfondire uno dei rapporti più misteriosi e allo stesso tempo intriganti emerso solo superficialmente dall’abisso di Suburra: quello tra lo stesso Samurai e Sibilla Mancini. Il materiale per creare una nuova opera sembra esserci, ma questa opzione, anche se tremendamente appassionante, ci sembra quella meno probabile e quella più lontana.
Cinaglia
La seconda e più probabile ipotesi è quella di uno spin-off di Suburra legato al personaggio di Amedeo Cinaglia. L’uomo, come vi raccontavamo prima, è l’unico che durante le tre stagioni si è evoluto e adattato fino ad arrivare ad essere un politico senza scrupoli. Nelle ultime scene lo abbiamo visto sicuro di se stesso e senza alcun timore reverenziale verso boss mafiosi e criminali. Cinaglia, al secolo Filippo Nigro, è l’unico personaggio della serie tv italiana prodotta da Netflix che è riuscito a migliorare la sua condizione nel corso del tempo, un uomo macchiavellico che ha saputo fare di necessità virtù e che ha rinunciato a tutto quello che di più caro aveva pur di ottenere potere.
Conoscere il suo futuro e le sue nuove trame in uno spin-off di Suburra sarebbe quindi una idea stimolante.
Anche lo stesso Filippo Nigro sembra strizzare l’occhio a questa possibilità, ecco le parole dell’attore: “La parte egoista di me vorrebbe proseguire anche perché Cinaglia è una miniera, un pozzo senza fondo e quindi avrebbe ancora molto da dire. Ma c’è una parte logica e onesta di me che realizza che si chiude un ciclo, un racconto. E sarebbe probabilmente difficile continuare a raccontare in modo credibile l’evoluzione dei personaggi che restano. Però se ci dovessero ripensare io ci sarei per un revival”. Insomma, questa possibilità potrebbe essere davvero concreta, ma ce n’è una che secondo noi è ancora più interessante e che prevede comunque la presenza del nostro Amedeo Cinaglia.
Donne
Il progetto più probabile, secondo noi, sarebbe quello che andrebbe a raccontare le vicende di Angelica Sale, interpretata da Carlotta Antonelli, la moglie di Spadino e Nadia Gravone, interpretata da Federica Sabatini, la compagna di Aureliano Adami. I fatti, ovviamente successivi alla conclusione di Suburra dovrebbero essere ambientati nel 2011, ovviamente sempre con Roma sullo sfondo, e vedrebbero Nadia e Angelica proseguire il sodalizio criminale di Spadino e Aureliano. Si tratterebbe quindi delle vicende legate all’inchiesta di Mafia Capitale. Uno dei protagonisti potrebbe essere il già citato Cinaglia, che stavolta punta al colpo grosso, ovvero fare il sindaco di Roma. Il politico sarebbe però ostacolato da un nuovo personaggio, l’onorevole Filippo Malgradi, protagonista del libro e interpretato nel film di Stefano Sollima, da Pierfrancesco Favino. Un altro personaggio fondamentale per lo spin-off di Suburra potrebbe essere quello interpretato da Jacopo Venturiero, ovvero Adriano Latelli lo speaker radiofonico che, secondo il testamento di Samurai, sarebbe dovuto essere il suo erede.
Questo, prendendo spunto dal romanzo di De Cataldo e Giannini, in realtà tradirebbe il suo padre putativo e si arruolerebbe nei carabinieri. La figura di Latelli, infatti, sarebbe ispirata a un personaggio del libro: il tenente colonnello Marco Malatesta. Uno spin-off di Suburra con protagonista principali le due personalità femminili sarebbe sicuramente il più interesseìante, considerando il grande spazio che hanno conquistato nell’ultima stagione della serie tv Netflix Angelica e Nadia. Anche lo stesso Fabrizio Bettelli ha ammesso che “un eventuale investimento su di loro sarebbe una sfida interessante. Stabilire ora i tempi e i modi sarebbe prematuro però sicuramente le tematiche di Suburra riversate su un mondo femminile stuzzicano”. Noi non possiamo che dare ragione allo sceneggiatore e aggiornarvi il più velocemente possibile su tutte le nuove informazioni e anticipazioni legate a possibili spin-off di Suburra. Stay tuned!