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5 Serie Tv iconiche che hanno uno spin-off sconosciuto ai più

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Vi ricordate Pearson? No? Beh, non preoccupatevi perché il sentimento è condiviso tra molti.
Sia chiaro: questo mondo è gigantesco ed è impossibile riuscire a vedere tutto, restare al passo con le ultime uscite e guardare i grandi classici. Neanche con giornate da 50 ore ci sarebbe abbastanza tempo per seguirle tutte.
Quindi non fatevi problemi se non conoscete Pearson, anche perché diciamolo: è uno show dimenticabile.
Il pretesto però è molto utile per introdurre un argomento interessante: il problema degli spin-off.

Non serve nascondersi: spesso, troppo spesso, i risultati non sono stati soddisfacenti. Lo spin-off allunga la vita di un universo televisivo per anni, ma per fortuna non si tratta sempre di operazioni pretestuose che poco hanno a che fare con esigenze narrative.
Peacemaker è stato un colpo di genio di James Gunn, Better Call Saul una lezione su come sfruttare al meglio un successo globale ma non tutte la ciambelle escono col buco. Vero Joey?

Possono quindi essere visti come un lancio di una monetina? Un 50/50 tra successo e fallimento? Oggi sfrutteremo questa metafora per parlare di quelle serie iconiche che hanno cercato di allungare il brodo con uno spin-off senza riuscirci. Quelle che, una volta accertato il disastro, hanno nascosto sotto il tappeto la polvere come se non fosse successo niente.

Ecco a voi i 5 Serie Tv iconiche che hanno uno spin-off ai più sconosciuto!

1) Suits (Pearson)

Via il dente via il dolore no?
Pearson è uno spin-off di Suits e dedicato principalmente a, sorpresa sorpresa, Jessica Pearson.
Dando a Cesare quel che è di Cesare, la serie ha un motivo di esistere: il personaggio interpretato da Gina Torres negli anni è diventato uno dei favoriti del pubblico e la critica ha assecondato questa visione, premiandola anche in più occasioni per la sua splendida performance.
Gli ingredienti per avere un prodotto di successo c’erano tutti: Suits piaceva ed era ormai un classico sull’orlo del tramonto, Pearson è un personaggio amato e USA Network non vedeva l’ora di raccontare un nuovo passo della sua vita. Eppure qualcosa è andato storto, anzi tutto.

Pearson era destinata a raccogliere il mantello lasciato da Suits e continuare a narrare quell’universo, il sogno è durato qualche mese al massimo però perché la serie è stata cancellata dopo una sola stagione.
Niente ha funzionato: la storia ambientata in quel di Chicago non ha fatto breccia nel cuore dei fan e, per quelli che aspettavano qualche presenza direttamente dallo show madre, non c’è stato altro che delusione. Pearson ha fallito su tutta la linea e ha registrato il record come serie originale USA Network con il peggior rating di sempre, la cancellazione è stata soltanto una naturale reazione.

2) Law & Order (Trial by Jury)

Law & Order è un caso davvero strano, unico nel suo genere.
Stiamo parlando di un mondo che, numero più numero meno, ha all’attivo qualcosa come 1250 puntate, tutte sull’emittente televisiva NBC.
Era il 13 settembre 1990 quando lo show venne trasmesso per la prima volta e, 32 anni dopo, è pronto a tornare con la sua ventiduesima stagione.
Il 2010 ha visto la cancellazione del programma dopo venti stagioni, il 2021 ci ha regalato un revival inaspettato e adesso sembra non volersi fermare.

Un traguardo incredibile, un franchise che resiste al tempo meglio di chiunque altro e che ha dato vita a tantissimi spin-off.
Law & Order: Special Victim Unit per esempio, adesso diventato il vero gigante che si appresta a intraprendere la stagione numero 24. Cifre da capogiro.

Non sempre però Law & Order ha fatto centro. Era il 2005 quando NBC rilasciò un altro spin-off dell’originale, l’ennesimo. Il titolo era Trial by Jury e cercava di entrare nei meandri del sistema giudiziario, offrendo un dietro le quinte tecnico e completo.
C’è poco altro da dire a riguardo: fu un buco nell’acqua. Durò a malapena una stagione e venne cancellato senza pensarci due volte.
Law & Order ha espanso il suo mondo a dismisura con ben 7 spin-off totali: alcuni, per la legge dei grandi numeri, hanno mancato il bersaglio.

3) Bones (The Finder)

Bones è stato uno dei tanti successi di Fox e un altro poliziesco di successo nel primo decennio degli anni Duemila.
Una serie che si concentrava molto sulla scena del crimine, sulla scienza dietro il caso e sulla studio legale di esso con l’ennesima coppia come insolita protagonista dello show, un concept ripreso da molti altri programmi.
12 stagioni totali che hanno appassionato il pubblico e reso la serie iconica negli anni, creare uno spin-off da essa era naturale.

Lo spin-off infatti arrivò, grazie a un backdoor pilot andato in onda nella sesta stagione che ha apparecchiato la tavola per l’arrivo di The Finder, o Il Ricercatore se preferite.
Gennaio 2012 è stato il periodo di rilascio del programma parte di Fox, Maggio quello per annunciarne la sua cancellazione.
Una ricerca interrotta piuttosto bruscamente dopo sole 13 puntate: la serie rispetto all’originale condivideva soltanto il “mondo”, per il resto era totalmente inedita e non ebbe l’effetto sperato sul pubblico. Per non farsi mancare nulla Fox ebbe anche problemi con la messa in onda televisiva.
Il creatore e produttore Hart Hanson ha poi rivelato come la serie, secondo lui, non abbia avuto il tempo necessario per splendere e che lo stesso Bones venne odiato all’inizio della propria avventura.

4) I Jeffersons (Checking in)

Sorprendente da dire, ma anche una delle famiglie americane più famose ha avuto uno spin-off che la stessa CBS vorrebbe dimenticare: si chiama Checking in ed è stato uno dei primi flop legato al nome Jeffersons.
Arrivato nel 1975 nei salotti americani, le 11 stagioni hanno segnato una generazione intera negli Stati Uniti e reso la serie un classico senza tempo. Negli anni di trasmissione la sitcom è rimasta fedelmente in cima alle classifiche di gradimento e la cancellazione datata 1985 fu una grossa sorpresa per il pubblico e il cast stesso, avvisato della tragica conclusione solo tramite le pagine dei giornali.

Checking in ebbe un destino decisamente peggiore.
Introdotto al termine della settima stagione della serie madre, il racconto è incentrato sulla domestica Florence incaricata di gestire l’hotel St. Frederick in quel di Manhattan. Gli ascolti al ribasso hanno fatto durare il tutto soltanto 4 puntate e, dal punto di vista temporale, meno di un mese!
Successivamente Florence tornò a riprendere il proprio ruolo nei I Jeffersons per colpa di un incendio del suo hotel e la conseguente distruzione di esso.
Un fallimento su tutta la linea che non arrivò neanche sulle televisioni italiane.

Una curiosità finale che non tutti sapranno: gli stessi Jeffersons sono uno spin-off, il secondo in ordine cronologico, di Arcibaldo! O All in the Family in lingua originale.

5) Happy Days (Joanie Loves Chachi)

Concludiamo con un altro grande classico della televisione americana e un altro spin-off che scommetto pochissimi di voi hanno sentito nominare, ancor di meno visto.
Happy Days fu un programma generazionale andato in onda nello stesso arco dei Jeffersons e con lo stesso numero di stagioni.
Undici: dal 1974 al 1985. La sitcom con una delle canzoni introduttive più famose di sempre ha sfornato una serie di spin-off interessanti come Laverne and Shirley: durato ben 8 stagioni e con un’altra famosissima sigla iniziale al suo interno.

Come per Law & Order, non tutti i programmi derivati dallo show principale hanno avuto il successo sperato e Joanie Loves Chachi è l’esempio perfetto di cui parlare.
Andata in onda sull’emittente televisiva ABC, la serie con protagonista l’omonima coppia appena trasferitasi a Chicago ebbe una prima stagione molto breve ma relativamente di successo prima di perdersi totalmente nella seconda e andare in contro a una inevitabile cancellazione.
Scott Baio, l’interprete di Chachi, raccontò come lo swing in negativo avuto nella seconda stagione fu dovuto a un cambiamento nel team di sceneggiatura, non più quello originale di Happy Days e a una chimica sul set mai trovata tra il cast.
Una serie di scelte in negativo che causarono il flop della sitcom e il rimpianto dell’attore nell’aver accettato la proposta.

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