4) Mike Ross
Qualcuno potrebbe storcere il naso trovando il secondo protagonista di Suits fuori dal podio: dal momento in cui viene scelto come suo associato da Harvey (pur sprovvisto di laurea in giurisprudenza), Mike diventa il vero e proprio “casus belli” della serie. Persa per sempre la possibilità di diventare avvocato a causa di un gesto di altruismo, Mike riceve un’altra chance da Harvey: il brillante avvocato viene conquistato dalla sua spiccata intelligenza pratica prima ancora che dalla sua incredibile memoria fotografica. È proprio questa sua caratteristica a renderlo unico nella massa indistinta degli sbruffoni laureati di Harvard.
Mike rappresenta l’apoteosi del sogno americano: il semplice fattorino della droga catapultato d’improvviso nei meandri di un’élite selezionatissima e senza scrupoli. Dalla quale lui riesce a non farsi incantare: più del tipo di avvocato che vuole diventare, per Mike è importante capire il tipo di uomo che vuole essere. Non è una semplice spalla ma il protagonista speculare del duo con il suo mentore, che costituisce poi l’asse portante della serie: la sua quarta posizione si giustifica per il fatto che, una volta trovata la sua strada, Mike conclude il suo percorso ma Suits inaspettatamente non si ferma con lui. Quasi a ricordarci che la storia di Suits, in realtà è sempre stata la storia di Harvey.