1) Donna Paulsen
Il primato assoluto di questa classifica non poteva che spettare a lei. Perché? Ma come perché, perché “lei è Donna”! Perché l’evoluzione di ogni personaggio della serie è legata a una forza motrice comune, dai capelli del colore del fuoco ed equipaggiata con “un metro e settantacinque di meraviglia”. Non è esagerato pensare che, nonostante raggruppi i migliori avvocati di New York, quell’intricato groviglio di relazioni che è il Pearson Hardman si sarebbe irrimediabilmente accartocciato su se stesso, se non ci fosse stata Donna.
Suits ce la presenta come la segretaria di Harvey: ma capiamo ben presto che, benché sia per lui una vera e propria ancora di salvezza, l’abnegazione di Donna per l’uomo che in fondo sa fin dal principio di amare non riesce comunque a costringerla entro i limiti di semplice “appendice”. La sua intelligenza arguta, la sua capacità di entrare in sintonia con gli altri e persino la sua inconfondibile andatura suadente ci fanno subito capire che lei non solo è un personaggio a sé stante, ma è forse il personaggio cruciale, indispensabile per la stessa tenuta dell’intera serie.
Donna tiene saldamente le redini di un gioco che conduce abilmente nella direzione che il suo infallibile intuito le suggerisce di imboccare: “sussurra” nelle orecchie e nella mente degli altri personaggi senza mai prevaricare. Il suo ruolo emerge in pieno quando spiega a Katrina, che la accusa di non meritare la promozione a direttore esecutivo, come lei stessa abbia commesso un terribile errore licenziando Brian in base a meri calcoli di produttività: alcune persone rivestono un ruolo insostituibile non perché facciano grandi numeri, ma perché fanno lavorare meglio tutte le altre.
Un ruolo che si espande ben oltre i confini del Pearson Hardman fino a diventare essenziale anche nella vita privata dei protagonisti, facendoli “funzionare meglio” come persone. Una su tutte ovviamente la vita di Harvey: l’avvocato si rende finalmente conto di aver sempre amato la sua migliore amica quando “si è guardato intorno e lei non c’era”.