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Super Drags protegge (letteralmente) la magia del mondo LGBTQ+

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Chi non ama i supereroi e non ha visto almeno una volta cartoni animati tipo Sailor Moon, Pretty Cure, Mew Mew -Amiche vincenti, Superchicche e altri? Tutte queste eroine hanno un comune denominatore: persone normalissime, che vivono una vita apparentemente semplice, hanno poteri che permettono loro di cambiare aspetto e salvare il mondo (sempre molto riconoscibili, anche se nessuno le riconosce mai, ma questa è un’altra storia).
Chi non ha perso pomeriggi interi a vedere questi cartoni animati? Ecco, io sì.
Per me erano la leggerezza, erano un perfetto momento di svago.
Netflix, come gran parte delle piattaforme di streaming, ha reso disponibili vari cartoni animati, alcuni dei quali V.M.16. Era il 2018 quando, soprappensiero, stavo cercando qualche serie tv interessante su Netflix. All’improvviso, grazie all’audio incredibilmente alto delle anteprime di questa piattaforma, risuona: “EREZIOOOONEE!!”.
Così rimango piacevolmente affascinato da questa “audacia”, scoprendo una serie animata interessante, vivace, al tempo stesso originale e direi  favolosamente scintillante: Super Drags. Anche se Netflix, dobbiamo dire, ci ha ormai abituati a serie tv particolari e con riferimenti espliciti al sesso (e non ci dispiace!). Si veda Big Mouth, Elite ecc.

Pensata appositamente per Netflix, questa serie animata brasiliana di 5 episodi è stata creata da Anderson Mahanski, Fernando Mendonça e Paulo Lescaut ed è stata prodotta da Combo Estúdio. 
Prima della distribuzione, la serie è stata protagonista di alcune controversie. Il Dipartimento brasiliano di Pediatria dello Sviluppo e del Comportamento ha emesso nel 2017 una dichiarazione, in cui chiedeva a Netflix di ritirare i suoi piani su Super Drags, per paura che i messaggi queer dello show fossero inappropriati per i bambini.
Netflix ha voluto comunque distribuire lo show, inserendo all’inizio un messaggio in cui viene specificato che il programma non è adatto a un pubblico al di sotto di 16 anni.

Super Drags racconta la storia di Ralph, Patrick e Donizete.

Ma chi sono? Si tratta di tre modesti impiegati di un grande magazzino di Guararanhém che conducono una vita segreta come drag queen con superpoteri di estrema favolosità, con il compito di proteggere la magia del mondo LGBTQ+ (l’Highlight, cioè l’energia vitale di ogni omosessuale che li rende speciali, favolosi, stravaganti) da nefasti cattivi omofobi, tra cui Sandoval, sindaco della città, che rappresenta la parte più bigotta e omofoba del Paese.
Le tre Queen devono combattere contro “le Forze del Fondotinta”, rappresentate dalla cattiva Lady Elza, una drag queen ormai vecchia e brutta, che vuole rubare l’highlight a tutti i gay radunati a Guararanhém per vedere il concerto di Goldiva, in modo da tornare giovane e bella.
Le tre Drag agiscono sotto la supervisione di Vedete Champagne. Una sorta di Charlie delle Charlie’s Angels.
La trasformazione di questi ragazzi in divine Super Drags, per mezzo dei loro GAYDAR, ricorda molto la trasformazione delle Sailor nella serie anime Sailor Moon: movenze da ballerine, fiocchi, strass a più non posso e colori sgargianti. Durante la trasformazione vediamo che, a differenza di altri cartoni animati a cui siamo abituati, le nostre eroine non sono proprio asessuate.

Ma andiamo a fondo: Ralph è il cuore del gruppo; è timido e fa il truccatore nel suo lavoro giornaliero senza prospettive. Tuttavia, come Safira Cyan, è feroce come il resto delle ragazze, anche se un po’ delicato. La nostra Blu Queen somiglia all’eroina dell’anime Sailor Moon, con i capelli blu raccolti in trecce e un corposo vestito da principessa completo di mollette a farfalla e scarpe da passeggio. Ha addirittura lo scettro con il cuoricino e le alette, col quale attiva il campo di forza preservativo (i contraccettivi sono sempre utili).
Proprio come ricorda il suo nome, l’abbigliamento di Safira utilizza una combinazione di colori ciano.
Come “cuore” del gruppo, Ralph/Safira è sensibile e si preoccupa degli altri, specialmente di quelli della comunità LGBTQ. Nonostante il suo fisico da stallone, Ralph è in realtà un nerd con un profondo amore per gli anime oltre a quello per i videogiochi. Il suo robot è un Mandinga Unicorno.
Donizete, che si trasforma in Scarlet Carmesim, rappresenta il braccio dei Super Drags.
È un uomo di colore, magro, occhi marroni e con risorse molto evidenti.
Come Red Queen Scarlet usa capelli raccolti, gonne corte, guanti stretti e stivali alti come per aumentare la percezione sessuale del suo personaggio. Tutto rigorosamente di colore rosso e sfumature, come si deduce bene dal suo nome.

Super Drags


La sua arma è un Shade Fan, un ventaglio che permette la simulazione di una sega circolare e la creazione di cicloni. Il suo robot è un Cervo di nome Roberto (“è il mio robottone e lo chiamo come c***o mi pare!”) .
Patrick, la nostra Lemon Chiffon è il cervello delle Super Drags. La sua arma è l’Heather Boa, un boa giallo, usato come frusta, ma che ha molte abilità. Il suo robot è un Mandinga Orso.
Come uomo è paffuto e basso con occhi marroni. Come Yellow Queen Lemon è una diva sexy. Il suo outfit è completo di parrucca ad alveare, leggings, guanti e body e ha un “segno di bellezza” a forma di stella.
L’abbigliamento, proprio come richiama il suo nome, è una combinazione di colori gialli.

Certamente tutti avrete visto le Superchicche, ma le Super Drags le ho viste solo io? Spero proprio di no, perché è una serie autoironica al punto giusto, in cui vengono usate caricature della comunità LGBTQ, con epiteti, frasi e modi di fare caratteristici (Zitte, Stronzette!). È innanzitutto una celebrazione senza mezzi termini degli aspetti “glitterati” della cultura queer, che sono diventati più popolari con il pubblico mainstream. La leggerezza con cui vengono poi trattate le difficoltà della comunità LGBTQ è alla base dello show.
Come succede, ad esempio, nella serie animata di Netflix Big Mouth ma sui i problemi adolescenziali in generale.
Anche se gli episodi sono solo 5, i personaggi hanno un’evoluzione ben sviluppata, affrontano i propri demoni e insicurezze prima di affrontare il cattivo finale, qua rappresentato proprio da Lady Elza.
Anche se ancora non sappiamo le sorti dello show, nonostante circolino le voci di una possibile seconda stagione, lo show più stravagante di Netflix è ancora disponibile sulla piattaforma.
E state tranquilli, “le Super Drags sono venute per difendere il vostro highlight e dare a tutti un lieto fine orgasmico”.