4) Sbagliare è umano
Proprio per il suo porsi dei modelli impossibili e per il grande peso delle responsabilità che tiene sulle spalle (e di cui non sempre si sente all’altezza), Dean non può accettare un fallimento, soprattutto se è il suo.
Per questo non riesce a perdonarsi di non essere perfetto, di avere anche lui dei limiti quando, per le persone che ama più che per se stesso, vorrebbe essere capace di fare anche l’impossibile.
Sarà anche grazie a coloro a cui vuole bene che gradualmente anche Dean capirà che la perfezione non è umana, e che non c’è niente di male a fare degli errori o a non essere all’altezza di alcune situazioni. E che, a volte, bisogna imparare anche a perdonarsi i propri sbagli.
5) Chi non muore si rivede
No, non faccio riferimento all’entrata in scena di Castiel e alle sue conseguenze sulla vita dei Winchester; ma a un altro insegnamento che è riuscito a impartirci Dean.
Se è vero che imparare ad accettare i propri errori non è mai semplice, riuscire a ritrovare la forza per andare poi avanti è ancora più complicato. Eppure se c’è una cosa che entrambi i Winchester ci hanno insegnato, è che anche quando non lo crediamo, e il mondo sembra crollarci addosso, è possibile trovare la forza per rialzarsi e rimediare, o almeno provare a farlo, per andare avanti, passo dopo passo.
6) L’importanza della famiglia
In un mondo imprevedibile e crudele come quello della caccia ai demoni, è normale cercare un porto sicuro e un’ancora resistente a cui aggrapparsi. Per i Winchester tutto questo è la famiglia.
Ognuno di loro farebbe di tutto per ha lo stesso sangue nelle vene, e Dean non è da meno. Fin dall’infanzia ha seguito con amore e adorazione il padre che tanto ammirava, e da sempre si è preso cura di Sammy, crescendolo quasi come un genitore, più che un fratello.
Qualsiasi cosa accada c’è una sola regola che i Winchester non infrangerebbero mai, anche a costo della vita: la famiglia prima di tutto, anche della caccia.