Supernatural è giunta al termine il 15 novembre scorso, mettendo la parola fine alla storia dei Winchester dopo ben 15 anni. Con il ritorno di Dio, l’ultima stagione ha potuto giocare ancora una volta con la metanarrazione, uno dei temi centrali del capitolo finale insieme alla ricerca del libero arbitrio. La libertà di scrivere il proprio destino ha sempre contraddistinto il percorso di Sam e Dean. Nonostante i numerosi tentativi di entità demoniache e celesti di corromperli, i due hanno sempre trovato il modo di definire il loro cammino e di proteggere ciò che conta davvero: la famiglia.
Lo show avrebbe dovuto concludersi con la quinta stagione, una sorte che però è stato ribaltata dall’amore dei fan per i due fratelli. Sicuramente la chimica fra Jared Padalecki e Jensen Ackles è uno dei motivi per cui Supernatural è andata avanti per così tanto tempo. Ma anche se il legame indissolubile fra Sam e Dean è sempre stato il punto di forza dello show, purtroppo non è stato sufficiente per farci avere una degna conclusione. Mentre Inherit the Earth (qui troverete la nostra recensione) ha chiuso la storyline principale della quindicesima stagione, Carry On ha sancito la fine della storia dei Winchester. Dopo anni di battaglie e sacrifici, era giusto concentrarsi sui due fratelli prima di dire addio alla serie creata da Eric Kripke. Purtroppo, il series finale non ha soddisfatto pienamente gli spettatori, che lo hanno trovato pieno di incongruenze.
Una delle cose che non ha funzionato è stata la fretta con cui si è conclusa la serie.
Dopo una stagione passata a trovare il modo per sconfiggerlo, la battaglia finale con Chuck risulta insipida, caricaturale e fin troppo facile. Jack diventa un conveniente deus ex machina, senza che ci venga spiegato nei dettagli come sia riuscito a diventare il nuovo Dio. Certamente questo risvolto ha data la giusta conclusione al figlio adottivo dei Winchester, che riesce a redimersi e a cambiare il destino dell’universo. Ma ciò non toglie il fatto che sarebbe stato necessario più tempo per esplorare l’epilogo dei personaggi. Basti pensare a come nel series finale il futuro dei protagonisti ci venga mostrato attraverso dei montaggi che lo condensano troppo privandolo della tensione emotiva di cui aveva bisogno.
Inoltre, l’episodio finale ha commesso l’errore di ricorrere a una trama troppo banale.
Carry On propone un classico episodio “monster of the week“, in cui i fratelli Winchester si mettono alla ricerca di un covo di vampiri. Una trama che avrebbe potuto funzionare in qualsiasi altro momento, ma non stavolta. Anche se il villain della stagione era stato sconfitto nell’episodio precedente, la 15×20 avrebbe potuto porre i protagonisti di fronte a una minaccia più grande, che potesse dare a entrambi una conclusione piena di pathos. In alternativa, sarebbe stato bello scoprire come sarebbe cambiata la vita di Sam e Dean una volta ottenuta la desiderata libertà. Così come sarebbe stato interessante vedere l’eredità lasciata per i futuri cacciatori e, perché no?, il loro progressivo allontanamento da quella vita e il raggiungimento della pace.
Purtroppo Supernatural non ci ha dato niente di tutto ciò. Invece, ci ha distrutto con la morte di Dean.
Il maggiore dei Winchester è sempre stato tormentato dal passato e dalle atrocità commesse negli anni. Più volte lo abbiamo visto desiderare la morte e accettarla come il prezzo della vita da cacciatore. Ma con il passare delle stagioni Dean è cresciuto, ha imparato ad accettarsi e persino ad amarsi. Le parole finali di Castiel in Despair riflettono esattamente l’essenza del personaggio: un uomo che, nel bene e nel male, ha sempre agito per amore. Dopo tutto ciò che aveva passato, Dean si meritava un futuro sulla terra e di godere di una vita priva del controllo di Chuck. Purtroppo non è andata così.
Dean muore durante una caccia qualsiasi, contro un nemico anonimo e irrilevante. E anche se è vero che il suo destino forse sarebbe sempre stato quello di morire sul lavoro, il modo in cui avviene nella 15×20 non è assolutamente degno del suo percorso. Di sicuro sarebbe stato meglio fargli incontrare la morte durante uno scontro epico per la salvezza dell’umanità. Tuttavia, i suoi ultimi momenti in vita sono commoventi. Di fronte alla resa dei conti, Dean non può che ammirare per un’ultima volta il suo più grande lavoro: Sam, il fratellino che ha cresciuto e che ha visto diventare un uomo.
Parlando di Sam, neanche il suo epilogo è stato accolto calorosamente.
In passato, lo avevamo già visto provare a crearsi una vita che non fosse quella da cacciatore (sapevate che in origine non doveva esserlo?). Dopo averlo visto fallire più volte, abbiamo assistito alla sua trasformazione in un leader capace di apprezzare quell’esistenza da cui aveva sempre cercato di scappare. Sam trova uno scopo nel suo lavoro, ed è per questo che dopo la morte di Dean continua a cacciare e a portare avanti la sua eredità. Peccato che il suo futuro ci venga mostrato in un montaggio che lascia molto all’immaginazione: il protagonista ha messo su famiglia e ha avuto un figlio chiamato Dean ma, nonostante trovi la felicità (possibilmente con Eileen), durante tutta la sua vita Sam porterà con sé il peso della perdita del fratello.
Ormai vecchio, il minore dei Winchester trova ancora difficile sedersi nell’Impala, la macchina che li ha accompagnati in tutte le loro avventure. A pochi istanti dalla morte, notiamo come la sua stanza sia piena di foto di quella famiglia ormai perduta. Dunque, anche se da un lato ottiene la vita che il fratello desiderava per lui, Sam non si riprenderà mai completamente dalla morte di Dean. Anche la sua trasformazione fisica non è stata apprezzata dai fan, che l’hanno trovata decisamente ridicola. Infatti, il trucco e le parrucche scelte per invecchiare Jared Padalecki sono state accolte con ilarità dagli spettatori, increduli di fronte alla loro pessima qualità.
Anche se con numerosi difetti, il finale di Supernatural chiude la storia dei fratelli Winchester. Tuttavia, non si può dire lo stesso per tutto il resto.
L’episodio finale di Supernatural ha lasciato fin troppe questioni in sospeso. Una delle più scottanti riguarda il destino di Castiel. Perché non è stato riportato in vita una volta che Jack è diventato Dio? Perché la sua dichiarazione d’amore a Dean non è stata portata a galla dopo la sua morte? Considerando quanto l’angelo fosse una parte integrante della famiglia Winchester, il modo in cui è stato dimenticato alla fine non ha potuto che far storcere il naso ai fan. Inoltre, in molti hanno considerato il trattamento del personaggio come una povera rappresentazione della comunità LGBT, messa da parte sfruttando il trope “Bury your gays“.
Ma Castiel non è l’unico personaggio che è stato trascurato. Molti spettatori sono rimasti perplessi quando i Winchester non hanno cercato di contattare i loro amici una volta sconfitto Chuck. A parte Bobby, non abbiamo rivisto nessuno dei compagni più stretti dei fratelli, fra i quali è doveroso citare Eileen, Jody e Donna. Allo stesso modo, altri si sono chiesti che cosa sia successo al bunker e agli Uomini di Lettere. Durante il montaggio di Sam, lo vediamo abbandonare la sua casa, ma non ci viene mai svelato se il bunker verrà ereditato da una nuova generazione e se l’eredità di Sam e Dean verrà portata avanti.
Il finale di Supernatural non è stato all’altezza delle aspettative, ma ciò non significa che l’avventura dei Winchester non sia stata meravigliosa.
Sam e Dean ci hanno tenuto compagnia per la bellezza di 15 anni. Siamo cresciuti insieme a loro, così come abbiamo gioito e sofferto insieme a loro. Anche quando non ha dato il suo massimo, la serie ci ha comunque offerto personaggi incredibilmente umani e reali, che ci hanno fatto sentire meno soli quando più ne avevamo bisogno. Per questo, nonostante l’amaro in bocca per un epilogo deludente, non possiamo che ringraziare questo show per averci reso partecipi di un incredibile viaggio.