Ormai sembrerebbe ufficiale: la quarta stagione di Ted Lasso va per la conferma. A fine agosto, infatti, è circolata la notizia del rinnovo dei contratti di gran parte dei membri principali del cast, quali Hannah Waddingham (che interpreta Rebecca Walton), Brett Goldstein (Roy Kent) e Jeremy Swift (Leslie Higgins). Eppure quello che abbiamo iniziato a chiederci già un anno fa non ci dà tregua: davvero ci dobbiamo aspettare una nuova stagione di Ted Lasso senza Ted Lasso? Nel corso degli anni gli attori e i vari membri del cast hanno fornito risposte enigmatiche circa il futuro della serie, e non è un segreto che il creatore della serie, Bill Lawrence, ha più volte rimarcato il fatto che la serie fosse stata creata fin dall’inizio come una storia divisa in tre atti.
Eppure, c’è da dire che nessuno poteva immaginare lo strepitoso successo che ha poi avuto, tanto da diventare una delle serie tv di punta del catalogo Apple TV+ (potete recuperarla qui).
È difficile immaginare una serie tv senza il suo protagonista
Ted Lasso (di per sé già un titolo autoreferenziale) non potrebbe essere lo stesso senza il suo protagonista, Ted Lasso. Il fulcro della narrazione è proprio lui. Se normalmente è difficile immaginare una serie tv senza il suo protagonista, lo è ancora di più se il protagonista in questione è particolarmente carismatico e incredibilmente empatico. Infatti, uno dei punti di forza di Ted Lasso è proprio l’incredibile empatia che non solo suscita nello spettatore, ma che intercorre tra i personaggi della serie. In particolare, è ciò che caratterizza il protagonista, dal momento che riesce a creare con tutti i personaggi un legame incredibilmente forte entrando in sintonia con tutti loro. Ted è un uomo straordinario, uno come pochi, in grado di conquistare indistintamente l’affetto di tutti coloro che incontra, perfino di quelli che inizialmente faticavano ad accettarlo.
Ted è un personaggio incredibile.
Nel vasto catalogo delle comedy ci sono veramente pochi personaggi che possono essere paragonati a lui, e ancor meno quelli che posseggono la sua profondità d’animo. Negli anni ci siamo abituati al nuovo modo di concepire e di guardare le serie tv comedy, dal momento che il loro scopo non è più soltanto quello di far ridere lo spettatore, bensì anche quello di creare interessanti spunti di riflessione. Ted Lasso è riuscito a coniugare perfettamente i toni comici e drammatici come solo le migliori sitcom riescono a fare, costruendo una storia sì divertente, ma che contiene anche molti momenti commoventi. Il protagonista, interpretato da Jason Sudeikis, inoltre, è egli stesso il perfetto connubio di comicità e drammaticità.
Infatti, se inizialmente Ted sembra essere il solito personaggio iper-positivo e piacione, che in qualsiasi serie tv comedy verrebbe probabilmente odiato dai più, in questa serie tv assume sfaccettature inaspettate. Dietro la facciata sempre allegra e positiva si cela in realtà un uomo dall’animo fragile, segnato dal dolore e dai fantasmi del proprio passato. Veniamo trascinati in un racconto introspettivo, seguendo Ted attraverso i suoi tormenti che lo accompagnano dentro e fuori dal campo da calcio.
Il tutto senza mai abbandonare la leggerezza che lo caratterizza e senza banalizzare le tematiche affrontate, prima fra tutte la salute mentale.
Ted è, prima di tutto, un essere umano. E, come tale, non è immune a quella gamma di emozioni che tutti proviamo: ansia, paura, insicurezza. Nonostante ciò, cerca sempre di vedere il bello nelle cose e nelle persone, mettendo le sue emozioni in secondo piano e prediligendo i bisogni di chi lo circonda. Ted è un uomo buono, ma buono sul serio. È quel tipo di persona che vorremmo tutti avere al nostro fianco, capace di migliorarci la giornata con un sorriso o con una gentilezza.
Nessuno all’interno della serie tv è rimasto immune alla bontà d’animo e all’empatia di coach Lasso. Inclusi noi spettatori.
La forza di questo personaggio sta nel rendere un po’ migliori le persone che lo circondano, e lo fa con una naturalezza disarmante. Non ha bisogno di proferire discorsi motivazionali né di spargere consigli spassionati e non richiesti, anzi, molte volte le parole non servono neanche. Bastano uno sguardo, una parola gentile, una pacca sulla spalla o dei biscotti appena sfornati. Tutto ciò si riflette anche nel suo modo di allenare la squadra del Richmond, attraverso uno stile di leadership unico, basato sull’empatia e sul supporto emotivo dei giocatori piuttosto che sulla competenza tecnica. Il suo approccio positivo e motivazionale conquista tutti, anche se inizialmente viene visto con scetticismo. Ted Lasso è un personaggio complesso, la cui forza principale risiede nel suo ottimismo incrollabile e nell’incredibile capacità di influenzare positivamente le persone intorno a lui.
Ted è un leader naturale, e non perché imponga (o voglia imporre) la sua autorità, ma perché guadagna il rispetto di chi lo circonda tramite la sua capacità di ascoltare.
Infatti, uno degli aspetti più affascinanti del suo personaggio è il modo in cui riesce a trasformare le relazioni con chi lo circonda. In primis quello con Rebecca, che lo ha assunto con l’intenzione di sabotare la squadra per vendicarsi dell’ex marito e che alla fine cede sotto il peso della sua disarmante gentilezza e bontà. Il successo del personaggio di Ted Lasso risiede proprio in questo: nel suo messaggio di speranza in ogni ambito e in ogni forma. Per Ted bisogna credere che, con il giusto sostegno e incoraggiamento, chiunque può crescere e migliorare.
Data l’unicità del suo personaggio, ci risulta complesso immaginare una quarta stagione senza di lui. Il finale della terza stagione ha lasciato uno spiraglio di speranza sul futuro della serie, ma immaginarcela senza il suo protagonista risulta difficile. È però vero che, soprattutto nell’ultima stagione, la narrazione è diventata corale, lasciando ampio spazio alle storie dei personaggi secondari. Tutto ciò potrebbe sicuramente portare a un interessante risvolto all’interno della serie. In ogni caso, come ci ha insegnato coach Lasso, dobbiamo solo essere dei pesci rossi.