Attenzione: evitate la lettura se non volete imbattervi in spoiler sul quinto episodio della terza stagione di Ted Lasso
Come ogni settimana, eccoci tornati con il nostro appuntamento fisso per parlare di una delle migliori serie tv del momento. Ridendo e scherzando, siamo già arrivati al quinto episodio della terza stagione di Ted Lasso, comedy Apple Tv+ ideata da Bill Lawrence e da Jason Sudeikis, che si conferma sempre un graditissimo appuntamento per farci divertire e, perché no, proporci qualche spunto o riflessione. Arrivati quasi a metà della stagione, ecco che con Ted Lasso 3×05 la stagione cambia ancora una volta piega, tra alcune interessanti svolte sia per quanto riguarda le sorti del AFC Richmond, sia per quanto concerne la vita privata dei protagonisti della serie.
Senza ulteriori indugi, vi lasciamo ora alla nostra recensione di Ted Lasso 3×05, Segnali. Buona lettura!
L’ultima puntata finora uscita della serie Apple Tv+ di Bill Lawrence sfiora i 50 minuti. Un episodio molto lungo (soprattutto perché parliamo di una comedy) che si prende tutto il tempo, senza per questo motivo rischiare di diventare noioso, per raccontare tante sottotrame che necessitavano il giusto screentime: la decisione definitiva da parte di Rebecca di accogliere i segnali del destino e di intraprendere la strada della maternità, il nuovo flirt di Keeley con Jack, le insicurezze di Ted come genitore per non parlare dello scioccante ritiro di Zava che lascia sconvolti i giocatori del Richmond. Tantissima carne al fuoco che necessitava di una giusta cottura per essere ben digerita dallo spettatore.
Il risultato? Un episodio che, pur mancando un poco del consueto brio e di umorismo, regala parecchie emozioni e setta le basi per quella che sarà la seconda parte della stagione e che inizierà a raccogliere i frutti dei semi sparsi nelle corso delle passate puntate. Ma procediamo con ordine e proviamo ad analizzare punto per punto gli avvenimenti più salienti di Ted Lasso 3×05, mentre tentiamo anche di fare previsioni per il futuro della serie.
Iniziamo la nostra disamina da Rebecca, che ritrova in quest’episodio una profondità che in precedenza era stata in parte sacrificata. Fortunatamente i nostri dubbi circa la centralità della profezia della sensitiva si è risolta nel migliore dei modi: il percorso della donna, infatti, non vuole affatto spingere su corde sovrannaturali quanto invece farci capire che quando desideriamo fortemente qualcosa (così come lei di essere madre) siamo noi stessi a vedere i segni che ci portano sulla strada di tale realizzazione. A volte, infatti, serve solo una piccola spinta affinché ciascuno di noi decida di immettersi sulla strada che eravamo troppo spaventati per percorrere davvero. Anche se le notizie per Rebecca non paiono essere le migliori, siamo certi che la donna farà di tutto per realizzare un sogno che insegue nostalgicamente sin dalla prima stagione.
Ma questo episodio non parla solo della paura di mettersi in gioco, quanto anche di quella di aver fallito. Fallito non solo come allenatore, ma anche e soprattutto come padre: lontano da casa e da Henry, Ted (Jason Sudeikis) teme di aver svolto male il suo ruolo genitoriale. Prima quando pensa che il figlio sia stato bullizzato perché lui non era presente fisicamente per lui, poi quando teme di non essere stato in grado di insegnarli i giusti valori. Scoprire però che, nonostante gli errori, il suo è ancora un bambino di cui andare fiero, un figlio che, nonostante tutto, lui sta bene, restituisce fiducia all’uomo e gli permette di superare anche qualcosa che fino a poco prima gli sarebbe stato impossibile vincere.
Vedere che, per la prima volta, un attacco di panico di Ted viene sconfitto non dal subentrare di un’emergenza o una distrazione, ma dalla forza d’animo dell’uomo, ci ha davvero commosso, spingendoci così ad apprezzare i progressi compiuti da un uomo che sta imparando ad accettare i propri limiti e a venire a patti con sé stesso.
Rinfrancato da questa nuova convinzione, ecco che allora Ted torna a fare quello per cui è nato: allenare, a riprova che un suo possibile allontanamento dalla squadra non dovrebbe nemmeno essere contemplato. Con un bellissimo e sentito discorso, l’uomo si riprende di diritto un ruolo da cui quasi inconsciamente si era distaccato delegandolo a Coach Beard e a Roy e affidandosi fin troppo a Zava. In Ted Lasso 3×05 torniamo così alle origini, all’epoca delle sconfitte, all’era dei perdenti dalle quali il Richmond uscì più forte che mai, senza il bisogno di avere un fenomeno come Zava dalla loro, ma unito da una grande convinzione: credere, ma credere davvero. Una convinzione da imprimere nei cuori più che su un cartellone giallo. Una regola di vita da applicare ad ogni contesto.
Anche se forse prima di quanto ci saremmo aspettati, ecco quindi che il Richmond deve rinunciare ad appoggiarsi su quello che sicuramente era un Campione con la C maiuscola, ma che aveva portato una squadra composta da grandi talenti ad appoggiarsi sugli allori e a delegare tutto lo sforzo su una singola persona. Un’assenza che sicuramente si farà sentire, anche solo per la perdita di un personaggio tanto divertente e carismatico, ma che d’altra parte permetterà agli altri giocatori di essere maggiormente valorizzati: già immaginiamo come Jamie, finora esasperato dall’ingombrante presenza di Zava, potrebbe diventare il nuovo fulcro della squadra, così come potremmo assistere alla rinascita di Colin.
Un ritorno alle origini che ci potrebbe riservare grandissime soddisfazioni!
A fare da contorno alle principali storyline, troviamo poi le avventure amorose di Nate, che silenziosamente porta a casa dei piccoli passi verso il suo arco di redenzione e lo sviluppo della sottotrama legata a Keeley, che risulta comunque essere la parte meno interessante della stagione proprio per il suo essere ormai fin troppo svincolata da quella degli altri protagonisti dello show. Pur essendo felici come Pasque per l’allontanamento del personaggio di Shandy, che non eravamo riusciti mai a digerire del tutto, l’avvicinamento con Jack, seppur suggerito già dallo scorso episodio, ci è parso fin troppo repentino, soprattutto perché Keeley non pare aver ancora superato le precedenti storie d’amore.
Al di là dei singoli eventi, Ted Lasso 3×05 costituisce una puntata importantissima per la serie e mette in moto meccanismi, le cui ripercussioni avremo modo di vedere solo in futuro e, nonostante il lato comico si sia fatto sentire meno che in altri episodi, non sono mancati momenti dannatamente divertenti. Che dire per esempio della richiesta d’aiuto scimmiesca messa in atto dal team degli allenatori a Trent Crimm? E che dire delle incredibili perle di vita di Zava, delle inquietanti minacce contro i bulli di Roy e delle spassose uscite di Danny Rojas?
Insomma, una buona puntata che si assesta sul livello della stagione e che ci riporta a un gradito ritorno alle origini che ci spinge a contare i giorni di attesa del rilascio su Apple Tv+ della sesta puntata ambientata in quel di Amsterdam, dove il Richmond si troverà per disputare un’amichevole. Noi non vediamo l’ora, E voi?