Attenzione: evitate la lettura se non volete imbattervi in spoiler sul sesto episodio della terza stagione di Ted Lasso, grandissima comedy di Bill Lawrence e Jason Sudeikis disponibile su Apple Tv+.
Dopo cinque episodi preparatori, eccoci finalmente arrivati a metà di questa stagione, che, lo ricordiamo, sarà composta da dodici episodi. Una puntata corale e dai tanti spunti che porta sì una ventata di leggerezza dopo le difficili situazioni affrontate dai nostri protagonisti nelle settimane precedenti, ma che non per questo appare meno importante in vista dei futuri sviluppi della storia. Dopo un’esaltante ascesa a inizio campionato, seguita da una pari catastrofica caduta, il Richmond impiega infatti Ted Lasso 3×06 per ricaricare le batterie, ritrovando il giusto spirito in quella che, nei piani, avrebbe dovuto essere una notte brava ad Amsterdam.
Senza ulteriori indugi, vi lasciamo ora alla nostra recensione di Ted Lasso 3×06, intitolata per l’occasione “Girasoli”.
Se mai nella vostra vita vi è capitato di visitare Amsterdam e i suoi vicoli da cartolina, siamo sicuri che non avete potuto fare altro che guardare quest’episodio di Ted Lasso con un velo di sorriso stampato in volto. Se infatti talvolta capita che alcune “puntate in esterna” delle serie tv si riducano a essere uno spottone della città, senza che essa venga effettivamente integrata nella narrazione della storia, non si può di certo dire che questo sia il caso. La motivazione della presenza del Richmond in città, ossia per un’amichevole con l’Ajax, è solo un pretesto: gli autori della serie, infatti, hanno deciso di ambientare l’episodio all’interno di questa cornice da fiaba per tanti motivi, motivi che cogliamo pian piano, col procedere nella storia e mentre arriviamo a cogliere i tanti simbolismi che ci vengono via via mostrati.
Una notte, per chiudere con la serie di delusioni e sconfitte precedentemente subite. Una notte per provare a cambiare mentalità, per lasciarsi ispirare, per provare qualcosa di nuovo. Perché bastano poche ore per crescere e trovare nuova linfa, singole esperienze per rinvigorirci.
In una puntata della durata di un’ora, lunga anche per una serie drama, ma mastodontica per una comedy, che però scorre piacevolmente e senza annoiare per tutta la sua durata, Ted Lasso 3×06 ci propone delle piccole storie, quasi episodiche, indipendenti, ma accomunate dal rappresentare una piccola (o grande che sia) crescita per i personaggi coinvolti: c’è infatti chi trova un po’ di speranza, chi l’entusiasmo, chi l’ispirazione e chi, anche un nuovo amico. Ma procediamo con ordine.
I giocatori del Richmond escono da un brutto periodo: abbandonati da Zava e mal considerati da chiunque, i ragazzi si sentono delle nullità e faticano a trovare una quadra e quella sintonia che li aveva caratterizzati nel corso delle precedenti stagioni, nella buona e nella cattiva sorte. Ecco che, dunque, dopo aver sprecato ore e ore a interrogarsi sul da fare, decidono di impiegare quel che resta della serata a stare semplicemente insieme, a divertirsi come dei ragazzini, lontani dalle pressioni, nel modo che Ted aveva sempre suggerito loro, scaricando le tensioni e allontanando tutte le preoccupazioni. Abbiamo poi Higgins, il cui forte desiderio di visitare il quartiere a luci rosse aveva destato divertito sconcerto, che si abbandona alla propria grande passione per il jazz e il contrabbasso. Che dire poi del confronto a cuore aperto tra Jamie e Roy, che senza dichiararlo apertamente, rafforzano ancora di più quello strambo ma autentico legame di amicizia che li unisce? Commovente risulta inoltre anche il dialogo tra Colin e il nostro adorato Trent Crimm, uniti da un comune sentire e dal vissuto personale, che si prendono una serata per poter essere pienamente se stessi.
Speriamo che prima del finale di stagione, Colin possa sentirsi abbastanza confidente e fiducioso per permettere alle sue due vite di diventare una cosa sola.
Ma non finisce qui: una corposa sottotrama (forse troppo) si concentra infatti sull’avventura romantica che capita a Rebecca, caduta in un canale e soccorsa da un dolce olandese che la fa sentire come una principessa: non sappiamo se quest’uomo tornerà nelle successive puntate o se sarà destinato a rimanere una gezellig parentesi a sé stante, ma quel che è certo è che, dopo tante delusioni e tanta amarezza, a Rebecca serviva davvero ritrovare un po’ di serenità e di speranza con cui rinvigorirsi.
Anche se tutte le storyline di cui vi abbiamo parlato, sono riuscite in qualche modo a scaldarci il cuore, è tuttavia quella di Ted (Jason Sudeikis) ad averci smosso più emozioni. Deluso e sconsolato dai recenti avvenimenti, l’uomo si convince a esperire qualcosa di nuovo, così grazie all’aiuto di Coach Beard, titubante, decide di sperimentare qualcosa di nuovo. Anche se scopriremo che in realtà, Ted non ha realmente “viaggiato“, l’esperienza che l’uomo vive tra i musei di Amsterdam e il fast food americano è un vero e proprio trip che gli riporta quell’ispirazione di cui tanto aveva bisogno. Come non sentirsi. d’altra parte, ispirati da un’artista talmente tanto rivoluzionario e capace di trasmettere emozioni con le sue tele come Vincent Van Gogh con i suoi Girasoli e dalla nostalgia di casa?
“Non ci si può aspettare dalla vita quanto si sa già che essa non può dare. Piuttosto si comincia a capire che la vita è un periodo di semina e il raccolto non è ancora arrivato”
Trovare la bellezza per trovare l’ispirazione, per sentirsi determinati e rialzarsi con le proprie gambe e continuare ad andare avanti, nonostante le cadute.
Grazie a fantastiche trovate estetico-visive e a una regia che gioca con la simmetria e la geometria, focalizzandosi su frammenti di quadri composizioni si anelli di cipolle o salse, Ted Lasso ritrova un pezzo di casa anche se si trova a migliaia di km da essa e, sebbene con i suoi triangoli tecnicamente non inventi nulla di nuovo, arriva a mettersi finalmente in gioco anche dal punto di vista tattico, dopo che nello scorso episodio era ritornato ad allenare con il cuore. Ecco, dunque, il perché di Amsterdam e dell’Olanda, patria dell’idea di un Calcio Totale.
Ma non solo dal punto di vista della commozione: Ted Lasso 3×06 ci intrattiene con divertentissime gag e dialoghi brillanti che vivacizzano le scene. Dal punto di vista della commedia, medaglia d’oro va ai tragicomici tentativi di Jamie di insegnare a un maldisposto Roy ad andare in bicicletta “per il nonno“. Che dire poi del meraviglioso costume che vediamo su Coach Beard al termine dell’episodio o della sfuriata del capitano Isaac McAdoo? Non scordiamoci poi dell’inaspettato duo comico formato da Will e Higgins o del trip sui triangoli di Ted.
Con una puntata sì lunga, ma squisitamente gezellig, Ted Lasso 3×06 commuove e fa sorridere, approfondendo personaggi e legami e facendoci respirare una gradita leggerezza. Ora che il Richmond è pronto per tornare con una nuova mentalità, più forte che mai, non vediamo l’ora di scoprire cosa gli autori abbiano in serbo! Vi aspettiamo la prossima settimana per la recensione di Ted Lasso 3×07, disponibile solo su Apple Tv+.