Un nuovo mercoledì è arrivato e con esso l’approdo su Apple Tv + dell’attesissima Ted Lasso 3×08, intitolata Non avremo mai Parigi. Arrivata ormai a due terzi della propria narrazione, la serie comedy del momento non smette di sorprenderci con inaspettate svolte e scelte narrative che difficilmente ci saremmo aspettati. Dopo un esaltante episodio che aveva fatto fomentare e commuovere il pubblico come in poche altre occasioni, la serie ideata da Bill Lawrence e da Jason Sudeikis ha infatti inaspettatamente deciso di mettere in pausa quella che dovrebbe essere la trama principale della serie per prendersi il tempo di riflettere su delicate tematiche sociali (come già fatto in parte nella 3×07) ora più che mai attuali e di concentrarsi sullo sviluppo e l’analisi dei personaggi, sacrificando in compenso tanti altri elementi.
Attenzione: evitate la lettura se non volete imbattervi in spoiler su Ted Lasso 3×08. Vi lasciamo alla nostra recensione.
Diciamocelo tutti: dato l’incipit della puntata, composto da un rapido montaggio volto a raccontare del rinnovato successo dell’AFC Richmond in Premier League, mai avremmo pensato che il focus della puntata si sarebbe incentrato su tematiche quali l’ossessione e la diffusione di materiale sessualmente esplicito su internet. Perché dei 59 minuti che vanno a comporre Ted Lasso 3×08, la quasi totalità del minutaggio va a raccontare le storie personali di Keeley e, in minore proporzione, di Ted e Nate, scelta che, ne siamo sicuri, potrebbe non accontentare tutto il pubblico, desideroso com’è di assistere in prima persona alle prodezze dei Greyhounds.
Ma procediamo con ordine.
Ossessione
Se c’è un aspetto che negli ultimi episodi sta tormentando il nostro Ted Lasso (Jason Sudeikis), questo è senza dubbio lo sviluppo della relazione romantica intercorrente tra la sua ex moglie e il simpatico Dottor Jacob che, in barba all’etica professionale, ha iniziato a frequentare un’ex paziente, la stessa che aveva aiutato, nel corso delle sedute di terapia di coppia, a riconnettersi con il marito. Trattasi di una situazione che stresserebbe chiunque e che sconvolge Ted, soprattutto dopo aver appreso che l’uomo porterà la sua ex a Parigi, il luogo più romantico della serie, in cui teme possa fare la propria proposta di nozze. Quel che ne consegue è l’emergere di una vera e propria ossessione, che spinge Ted in una direzione ben diversa da quella che solitamente lo vediamo seguire, ma comunque credibile e parzialmente comprensibile. Una via che lo porta fuori rotta e che per un po’ lo porta a trascurare ciò che al momento dovrebbe essere la sua priorità: il suo rapporto con Henry, un figlio che lo adora e che, come lui, sta soffrendo moltissimo per la separazione.
Ci vorranno i consigli dei sempre preziosi Diamond Dogs (a cui si aggiunge un adorabile Trent Crimm), i discorsi di Rebecca e una sana dose di Beatles per farlo tornare coi piedi per terra, abbandonare le paranoie e le ansie e dedicarsi alle cose più importanti.
Paura
Paura di non essere corrisposti. Paura di perdere ciò che si ha faticato tanto a conquistare. Paura di essere semplicemente sé stessi. Con Ted Lasso 3×08 prosegue, lento ma inesorabile, il nostro progressivo riavvicinamento e rinnamoramento nei confronti del personaggio di Nate, dolce e goffo, tenero ma ancora vittima di se stesso e dei propri timori e del personaggio che si è costruito, nostalgico di un passato che lui stesso ha abbandonato. Un percorso di redenzione che non manca certo di piccoli scivoloni, ma che proprio per questa risulta credibile e scritto con coerenza e profondità. Vedere come, seppur a piccoli passi, l’allenatore del Westham stia ricominciando, grazie anche all’aiuto di Jade, a essere se stesso, seppur con una carica di sicurezza in più, e a riconoscere parte degli errori fatti in passato, ci ha scaldato il cuore e posto benignamente nei suoi confronti, cosa che, almeno all’inizio della stagione, avremmo faticato a ritenere possibile.
Vergogna
Ma eccoci arrivati a quello che sicuramente è il nucleo centrale di quest’ottavo episodio di Ted Lasso, ossia la storyline dedicata alla diffusione di materiale sensibile e a sfondo erotico di Keeley (magistralmente interpretata da Juno Temple), che occupa, anche a livello di minutaggio la maggior parte della puntata. Ne avevamo parlato anche negli scorsi episodi: le sottotrame legate alla figura di Keeley erano state da noi percepite, almeno finora come l’aspetto più debole di questa terza stagione: storie troppo scollegate da quelle degli altri protagonisti e, nella maggior parte dei casi, poco incisive e destinate a essere in poco tempo dimenticate.
Eppure, questa volta, non solo le tematiche trattate e approfondite in Ted Lasso 3×08 risultano essere trattate in modo interessante e delicato, ma esse delineano anche uno scenario dalle tinte drammatiche più attuale che mai che, proprio in virtù di questo, può suscitare un interessante dibattito. Una delle scene migliori dell’episodio, oltre alla presa di coscienza di Keeley, che si rifiuta di chiedere scusa per qualcosa di cui è lei stessa a essere la prima vittima, è data infatti dall’accesa discussione che si viene a creare all’interno dello spogliatoio del Richmond. Seppur si avverta un clima di leggerezza, il tema del revenge porn, dell’hacking di materiale sensibile e della violazione della privacy viene trattato con grande intelligenza e rispetto nei confronti di quelle che sono le vittime di tale pratica, fornendo al contempo allo spettatore ottime chiavi di lettura del fenomeno senza per questo ricadere in una sterile e inflazionata retorica.
Dimostrando grande maturità e serietà, la serie mette in scena le differenti reazioni di fronte a simili reazioni: il biasimo e il victim-blaming di Jack (che, arrivati a questo punto, per fortuna rivedremo molto difficilmente), la gelosia di Roy, che non gli rende sicuramente giustizia, fino al maturo comportamento di Jamie che offre tutto il suo sostegno alla propria ex e che dimostra, ancora una volta, di essere il personaggio con la più grande crescita ed evoluzione di tutta la comedy. Ma non finisce qui, perché ciò che capita a Keeley porta anche il Capitano Isaac a scoprire l’orientamento sessuale di Colin, argomento che, come già anticipato dalle sinossi dei prossimi episodi, sarà ripreso nella 3×09. Chissà quali potranno esserne le conseguenze!
Ma questo basta a elevare la puntata al livello delle altre? Non proprio. Nonostante i lodevoli propositi e la cura con cui tematiche tanto delicate sono state trattate, questa 3×08 non riesce ad arrivare al livello delle precedenti puntate.
Certo, l’episodio porta lo spettatore a riflettere e a mettersi nei panni dei protagonisti con belle scene, come il confronto tra Jamie e Keeley e quella in cui Ted si riconnette con Henry sulle poetiche note di Hey Jude, ma sicuramente non è privo di difetti. L’impressione che traiamo vedendo la puntata è quella secondo cui essa è stata forse sin troppo prolissa, avendo insistito eccessivamente su alcune sequenze che si sarebbero potute ridurre senza colpo ferire, soprattutto per quanto i momenti che coinvolgono il personaggio di Jack, spesso parecchio ripetitive. Inoltre, nonostante la puntata si fosse posta l’obiettivo di trattare con grande serietà un tema così complesso, avremmo sicuramente gradito un maggior equilibrio dal punto di vista del lato comedy, che, purtroppo, in questa puntata scompare quasi completamente.
Che giudizio complessivo dare, dunque, a Ted Lasso 3×08?
Quel che possiamo dire è che quella in questione si dimostra essere, tutto sommato, una buona puntata volta a insistere su tematiche che, nella società odierna, meritavano un degno approfondimento, ma che avrebbe decisamente potuto dare di più. A differenza di altri episodi in cui avevamo riscontrato un maggior equilibrio tra comedy e drama, Noi non avremo mai Parigi, mancando di coralità, ci fa avvertire un certo senso di mancanza che non ci fa gridare al miracolo, soprattutto dopo la straordinaria 3×07, sicuramente meglio bilanciata e con tutti gli ingredienti al posto giusto.
L’appuntamento va alla prossima settimana su Apple Tv + con Ted Lasso 3×09, intitolata Lo spogliatoio aux folles: rimaniamo pronti a farci sorprendere ancora da Bill Lawrence e da Jason Sudeikis. Alla prossima!