Il seguente articolo contiene spoiler di Ted Lasso.
La vita è fatta di alti e bassi, di momenti di gioia e tristezza. Senza i primi non vivremmo così male i secondi, ma senza i secondi non saremmo mai veramente felici. Certo, questo pensiero non riesce a rallegrarci abbastanza da vivere ogni giorno con gioia o serenità: i tempi che viviamo non sono decisamente i migliori, eppure crediamo nell’idea che l’obiettivo debba sempre essere messo il più in alto possibile. Sopra la porta dove passiamo ogni giorno, su quel muro che è lì ma non guardiamo mai con attenzione, in modo che diventi quasi parte stessa del nostro subconscio.
A volte però non basta, vedere l’obiettivo non ci aiuta se non riusciamo a toccarlo con mano. Ted Lasso ci ha aiutato in questo e – per tagliare la testa al toro – quando in questo articolo useremo quelle parole, al 99% intendiamo sia la serie tv che il personaggio. Perché è un voluto dualismo di complimenti e situazioni felici che ci hanno fatto conoscere Ted Lasso in due degli anni più bui delle nostre vite. L’articolo di oggi vuole essere un momento di rimembranza, dedicato a chi era giù di morale, a chi lo è adesso o a chi lo sarà in futuro.
Ted Lasso ci ha aiutato tanto, facendoci ridere, ma soprattutto facendoci stare bene. Bene con noi stessi e bene davanti agli altri, anche se quegli altri sono dietro a uno schermo che in realtà non è mai sembrato così sottile. Questo pezzo vuole essere un misto tra un viaggio, una raccolta di citazioni e l’ennesimo elogio a un prodotto che non ha sbagliato un colpo. Sarete voi a scegliere in quale modo usarlo o se prenderlo per un mix di tutti e tre.
Believe
L’inizio del nostro percorso non poteva che essere questo. La parola più iconica di Ted Lasso che ha accompagnato chiunque nel corso dei due anni e che ci accompagnerà diversamente d’ora in poi. È stato l’inizio di un percorso di crescita per l’AFC Richmond e i suoi giocatori. Tutto nato da un cartello giallo con una parola sopra. Una parola che sprona a credere, poi in cosa lo scegli tu: nel prossimo, in te stesso, nel gruppo o in quel dannato cartello tanto preso in giro da Roy Kent. Voi dareste mai contro a uno come lui?
Noi lo facciamo, ma solo perché ci dividono un paio di nazioni e una dimensione televisiva, altrimenti col cavolo. Però crediamo che il primo passo per tirarsi su quando si è giù di morale sia credere in qualcosa. Qualcosa di tangibile o effimero, qualcosa di presente o futuro, qualcosa di bello o brutto. Si può credere di essere forti o che peggio di così non può proprio andare, ma quella singola parola apre a un mondo di possibilità che si possono ottenere solo alzando la testa.
Il successo non riguarda vittorie e sconfitte
Succede di sentirsi soli, di sentirsi deboli o addirittura di sentirsi inesistenti. Eppure crediamo che la cosa peggiore sia la sensazione di aver deluso qualcuno. Sia esso chi si vuole aiutare o chi sta aiutando. Riteniamo giusto dire che la società ha distorto quella che dovrebbe essere l’idea di successo e Ted Lasso ce lo ha ricordato. “Per me il successo non riguarda vittorie e sconfitte. Si tratta di aiutare questi giovani ragazzi a essere la migliore versione di se stessi dentro e fuori dal campo, e non è sempre facile, Trent, ma nessuno di loro cresce senza che qualcuno creda in te“
Cresciuto con l’ombra del suicidio del padre alle spalle, con la paura di fallire nel mondo e non essere mai accettato, ora Ted è in grado di cambiare la vita altrui. E noi vogliamo che voi facciate tesoro di questa citazione, ricordandovi che il successo è semplicemente diventare la versione migliore di voi stessi. Non importa il prossimo, i traguardi o i limiti imposti da tutti gli altri. Migliorarsi giorno dopo giorno è abbastanza.
Essere te stesso
Per una sola volta in questa lista abbandoniamo il personaggio di Ted in quanto questa perla di saggezza si ricollega perfettamente a quella precedente, ma a dirla è Leslie Higgins. L’uomo ricorda con poche parole l’idea dietro agli sponsor, quello che dovrebbero rappresentare e agli uomini che ne portano il logo: “Il miglior brand è essere sé stessi”. Ma non solo nel nostro cuore, con fiducia in noi stessi e un silenzio assordante che la circonda pur di non dare dell’occhio.
Dovremmo portare noi stessi in bella vista, come i brand più famosi. Come un logo della Nike, che indossiamo sul petto perché merita di essere visto, così anche noi dovremmo esporci. Anche nei momenti di difficoltà mostrarsi al prossimo è importante, sia per ricordarci chi siamo attraverso quell’interazione, sia per darci la possibilità di sdoganare quest’idea che non possiamo piangere, che non possiamo crollare emotivamente. È giusto a volte essere giù di morale e non dovremmo mai nascondere nessun lato della nostra personalità. Sia perché valiamo più di quanto pensiamo, sia perché c’è di peggio dell’essere tristi…
Peggio di essere tristi
Qui non vi parliamo nemmeno noi, vogliamo sia la citazione stessa di Ted Lasso a dire tutto, perché il contorno lascia il tempo che trova quando il concetto è questo. “Fatemi questo favore…alzate la testa e guardatevi intorno in questo spogliatoio. Guardate tutti gli altri qui dentro. Voglio che siate grati che state attraversando questo triste momento con tutte queste altre persone. Perché ve lo prometto, c’è qualcosa di peggio là fuori dell’essere tristi, ed è essere soli ed essere tristi. Non c’è nessuno da solo in questa stanza.”
Nella vita non siamo soli e cercando il supporto altrui possiamo condividere esperienze, paure, timori e soluzioni. Ted Lasso ci ha insegnato che la tristezza è secondaria quando abbiamo qualcuno al nostro fianco in grado di comprenderci. Nulla ci tira più su di morale di qualcuno seduto lì con noi, che stia scambiando lunghi discorsi o ancora più lunghi silenzi. Questo discorso, come molti altri di questa lista, ci ha emozionato al primo ascolto ed è rimasto in cassaforte nei nostri cuori, pronto a essere riascoltato nei momenti più bui e tristi. Ma non soli, perché non siamo mai davvero soli.
Sii curioso, non giudicante
Il contatto col prossimo è importante, ma entrambi devono fare la propria parte. Non ci si può aspettare di instaurare un legame di fiducia quando il primo pensiero è un giudizio non richiesto. Per Ted Lasso non è una cosa nuova, l’uomo è abituato a essere giudicato da tutta la vita per i suoi modi di fare, i suoi modi di dire, il suo atteggiamento gioioso e carico come un giocattolo a molla. Eppure nella bellissima scena di questa citazione ci ricorda cosa deve spronare l’uomo al posto della voglia di giudicare il prossimo: la curiosità.
Quando vi sentite spossati, giù di morale, senza energie, c’è sempre quella fastidiosa idea che vi frulla nella testa. Un progetto che non avete mai portato a termine, una discussione mai conclusa, una frase mai detta. Ci capita di pensare “Chissà come sarebbe andata“. Beh, quale migliore occasione di ripartire se non proprio dalle curiosità lasciate in sospeso. Perché se dobbiamo cercare le certezze nella vita, siamo sicuri che l’interesse verso scenari mai visti c’è, in ognuno di noi.
Uno su un milione
A volte la situazione ci sembra ancora più nera per quanto fosse rosea fino a poco tempo prima. Si potrebbe usare la classica frase che più si è in alto, più fa male cadere, eppure Ted Lasso ha voluto dare il suo apporto anche a questo diverso punto di vista sulla vita, rivolgendosi in parte a Jamie Tartt e in parte a noi spettatori. “A volte penso tu sia così sicuro di essere uno su un milione, da dimenticarti che a volte sei solo uno su undici giocatori“, non avrebbe potuto dirlo meglio e le diramazioni del discorso sono molto interessanti.
Quante volte, date le grandi aspettative messe dagli altri su di noi, abbiamo sentito i momenti bui come ancora peggiori? Questa volta non perché isolati, quanto più per la sensazione che non dovremmo sbagliare. È un’idea sbagliata e tossica, nata da un giusto sentimento di ambizione, ma portata avanti da un erroneo modo di fare della società attuale. A volte siamo speciali per qualcosa, è vero, ma altre volte siamo semplici persone e non dobbiamo abbatterci per un insuccesso, capita e basta.
Come Woody Allen suona il clarinetto
Dopo tanti discorsi profondi, la citazione più leggera – ma non per questo senza risvolti – serviva proprio. Anche solo per tirare fuori quei due colpi di risata che sembra forzata, ma può dare inizio a un percorso di risalita emotiva e mentale. Tradotta alla bene e meglio ne esce un “Tu che ti crogioli in te stesso è come Woody Allen che suona il clarinetto. Non voglio sentirlo“, che un po’ ci dispiace riportare. Però se alla fine Woody Allen ha fatto il regista e non il clarinettista ci sarà pure un motivo, altro che uno su undici. Quella è probabilmente la percentuale di note azzeccate.
Per quanto più scanzonata e leggera, con la classica citazione alla cultura mondiale che Ted Lasso non si lascia mai sfuggire, in un momento di tristezza bisogna cercare di osservare i fatti con occhio più critico e accurato. Capita di cadere, ma crogiolarsi e basta non aiuta a riprendersi, anzi, ci fa sentire ancora più incapaci di quanto pensassimo prima. E un po’ come Woody Allen clarinettista, ci sono tante cose migliori che potremmo fare in quel momento
Se tieni a qualcuno e hai un po’ di amore
Il pensiero giusto dovrebbe essere l’obiettivo e il ricordo di cosa siamo in grado di fare. Non per esaltarci più del dovuto, ma per comprendere al meglio le nostre capacità. Vi abbiamo detto prima che è sbagliato sopravvalutarci, ma è inutile anche ignorare le strade che possiamo ancora percorrere, seppur con difficoltà. “Se tieni a qualcuno e hai un po’ di amore nel tuo cuore, non c’è niente che voi non possiate fare”. È una frase incredibilmente potente e semplice, ma quando ci ricordiamo che Ted è l’uomo che rappresenta l’eccezione a conferma della regola, il tutto acquisisce un peso diverso.
Se il momento è negativo, per una coppia di amici o fidanzati, può essere ancora più difficile raggiungere l’altra parte perché pensiamo che il lavoro per rialzarsi è doppio. Al contrario, bisognerebbe pensare che gli sforzi saranno due e che l’obiettivo è comune, supportato dall’amore che provano due persone che tengono l’una all’altra. Alla fine Ted Lasso è una serie interamente basata sul fatto che i rapporti umani rinforzino gli elementi singoli e se conoscete le citazioni dovreste già saperlo.
Più duro lavori, più fortunato diventi
Avete presente quelle citazioni che più le sentite diffondersi più vi chiedete chi diamine le abbia dette la prima volta e, soprattutto, se è vero che qualcuno se n’è uscito con questa frase? Ecco, tra queste dieci posizioni in lista ne abbiamo riempita una con una citazione talmente strana che può sembrare inutile, ma lascia un gran bel messaggio inaspettato: “Come disse un uomo, più lavori duri, più diventerai fortunato”. Noi inizialmente dubitavamo che questa fosse una cosa vera, in quanto la fortuna è un bellissimo concetto effimero, ma si basa su convinzioni mentali e preconcetti vari.
Eppure è proprio questo che ci ha fatto rivedere la nostra posizione. Non tanto perché puoi magicamente ribaltare il fato con il tuo impegno, ma in una situazione di tristezza e sconfitta avrai sempre meno possibilità di incontrare situazioni fortunate rispetto a una in cui ci si sforza di andare avanti. Non è tanto l’idea stessa di agire affinché arrivi la fortuna, ma il pensiero di aprirci a quante più possibilità in modo da trovare quella ideale. Con questa sono nove citazioni da tenere a mente nei momenti in cui siamo giù di morale. Dovrebbero bastare, ma nel caso non siano riuscite nel loro intento, c’è l’ultima.
Sapete qual è l’animale più felice della Terra?
Il pesce rosso, perché dimentica velocemente. Sembra stupido, un concetto banale e scontato, eppure a volte nei momenti più bui bisogna semplicemente affrontare la realtà e capire che si ha perso. Pensarci un po’, ma poi passare ad altro e dimenticare. Non tanto gli errori del passato dai quali possiamo imparare, quanto più i brutti pensieri che ci hanno abbattuto nel momento della sconfitta. Fosse essa la retrocessione in una lega sportiva minore, un fallimento in un contrasto di gioco o un divorzio che siamo costretti ad affrontare. Non siamo mai abbastanza pesce rosso nella vita.
Viviamo un’esistenza che tende a lasciare per strada i momenti felici, sporcandoci solo la spalla con qualche rimasuglio di pura e assoluta gioia. Al contrario, siamo abituati a portare a mano tutti i timori e le insicurezze giornaliere, accumulate evento dopo evento in ogni parte del nostro cervello. Siamo spinti a dimenticare i successi e ricordare solo gli errori da non commettere più, ma il tutto è diventato un albero che nessun pesce è in grado di scalare e per questo viene additato come stupido. Perché sembra stupido, ma a volte dobbiamo solo essere pesci rossi e dimenticare.