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Il test MBTI delle 16 personalità – Ted Lasso: personalità Console

Ted Lasso
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Believe: nessuna parola racchiude meglio la personalità del Console come questo motto. E che sia sempre sulla bocca di Ted Lasso, l’allenatore che tutti vorremmo avere, anche se non pratichiamo nessuno sport, non è un caso. Perché Ted Lasso incarna alla perfezione la personalità Console o ESFJ secondo il test delle 16 personalità, che vi invitiamo caldamente a fare.

Siamo davanti a una delle personalità più ispiratrici dell’intero MBTI: anime che prosperano nell’incontro con gli altri, popolari senza essere pieni di sé, rinfrancati sinceramente e puramente dall’essere in compagnia del prossimo e di poter essere utili agli altri, attraverso la loro energia e motivazione. Estroversi puri, queste personalità sono pienamente realizzate quando possono mettere a servizio degli altri le loro qualità, che siano allenare una squadra di calcio senza avere la più pallida idea di che sport si tratti o insegnare, dirigere un’azienda, organizzare feste.

Al Console non importa di disquisire del senso della vita: sono creature estremamente pratiche, ancorate al mondo sensibile e tangibile e per loro è fondamentale poter provvedere al benessere della comunità, soprattutto quando si tratta di un gruppo di persone delle quali si trovano a essere leader (riconosciuto o auto proclamato, è uguale). Sanno leggere molto bene le dinamiche sociali e la loro reputazione di personalità popolari li mette nella condizione di conoscere i segreti di tutti: una dinamica che il Console cercherà sempre di sfruttare per il meglio (a meno che non lo si faccia arrabbiare seriamente).

Ted Lasso (640×360)

Per le personalità ESFJ sono importanti le tradizioni, i valori e le regole, una caratteristica propria a tutto il gruppo delle quattro personalità che va sotto il nome di Sentinelle: Logista, Difensore e Dirigente. Riconoscereste i Consoli tra mille, non solo perché sono una delle personalità più diffuse (circa il 12%), ma perché sono quelli che parlano e scherzano sempre con tutti, che si danno da fare per risolvere i conflitti e che utilizzano la loro influenza e leadership positiva per portare armonia e spirito di squadra ovunque.

Riuscite a pensare a una personalità che corrisponda meglio di Ted Lasso a questa descrizione?

Per ogni Console, così come per quello che abbiamo scelto di analizzare, l’opinione altrui è molto importante: il loro ruolo di leader e di portatori di armonia è tale solo finché viene accettato dal 100% della loro squadra. Per questo potrebbero reagire negativamente e rimanerci molto male quando le loro idee vengono respinte: soprattutto se sentono di essere vittime di un’incomprensione dovuta alla loro provenienza sociale e culturale diversa. Ted dovrà faticare per dimostrare di essere la persona giusta per la squadra giusta, nonostante i presupposti: per riuscire si giocherà le sue armi migliori, il carisma, l’essere un modello per gli altri, prendersi sulle spalle la squadra e partecipare con piena empatia di ogni successo così come di ogni sconfitta.

Le elevatissime capacità di relazione interpersonale che caratterizzano i Consoli sono dovute alla loro funzione cognitiva principale, il Sentimento estroverso (Fe). Ciò li rende estremamente diretti nell’esprimere la loro opinione: il che non li rende in nessun modo presuntuosi o insensibili perché per loro vengono sempre, prima di ogni altra cosa, la gentilezza e l’empatia verso gli altri. Abbiamo sottolineato in molti articoli come Ted Lasso sia l’esempio perfetto di gentilezza disinteressata, di genuino interesse e cura per l’altro, nonché la cura per il machismo nel mondo del calcio: in questo articolo pieno d’amore per lui ne trovate una perfetta analisi.

La funzione secondaria del Console, la Sensazione introversa (Si), è responsabile del loro attaccamento alle regole, del loro rispetto per le tradizioni e del loro forte senso “sportivo”, in questo caso da intendersi letteralmente. Ted Lasso non ingannerebbe mai i suoi giocatori, non li manipola, non fa giochetti e di sicuro non si sognerebbe mai di imbrogliare per arrivare al risultato. Lui motiva tutti con una filosofia semplice ed efficace, “believe”, “crederci”, che significa che se loro non sono i primi a crederci, nessuno potrà fare niente per aiutarli. In questo Ted è un allenatore estremamente maieutico, che tira fuori dall’inconscio di un Richmond alla deriva, mediocre e scoraggiato, un orgoglio che non sapeva di avere, sepolto e polveroso come i trofei di un tempo, dimenticati chissà dove.

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Ted scava in profondità per recuperare la dignità dei suoi giocatori, e alla fine il merito è loro, è questo il suo grande messaggio: sono loro, in primis, ad averci creduto.

Questa funzione è responsabile anche di un aspetto della strategia sportiva che Ted adotta con la sua squadra: non conoscendo affatto il calcio europeo, si basa sulla sua esperienza precedente come allenatore di football americano, proponendo tecniche e schemi provenienti da quello sport, tra lo scetticismo e l’entusiasmo dei suoi protetti. Per un Console l’esperienza personale è importante per pianificare il futuro e proteggere la sua cerchia sociale: se ha funzionato in passato, perché non potrebbe funzionare in futuro?

Questa funzione va di pari passo con quella terziaria degli ESFJ, la Sensazione estroversa (Ne), che li rende una vera fonte inesauribile di idee, strategie, piani per il futuro. La leadership “gentile” dei Consoli è basata sul raggiungimento di uno status sempre maggiore di armonia collettiva, più che sui risultati come squadra (caratteristica invece propria dei leader Comandanti, più spregiudicati e arrivisti).

La strategia basata sulla logica non è il loro forte, e infatti la loro funzione inferiore è il Pensiero introverso (Ti): i Consoli non ragionano con freddi calcoli ma con un cuore caldo e ciò può portarli a compiere degli errori di valutazione quando si tratta di leggere obiettivamente lo stato delle cose. Ma non gli si può imputare certo di non farsi carico delle conseguenze di questi errori, dal momento che per il Console il fallimento di uno è il fallimento di tutti, e pesa per primo sulla sua coscienza, anche se sono poche le persone che vedranno mai un Console piangere e tormentarsi.

Proprio l’immagine di positività e di ottimismo che i Consoli si forzano di veicolare sempre può diventare la loro più grande condanna: Ted Lasso, come ci ricorda anche questo focus, è un uomo che ha tutt’altro che luce nella sua vita. La sua forza, semmai, è non lasciare che le ombre del suo passato e del suo presente abbiano la meglio sulla forza interiore che lo caratterizza e che lo porta ad andare sempre e comunque avanti. La lezione che Ted Lasso si troverà a imparare (e che tutti i Consoli dovranno, prima o poi, imparare) è che va bene fallire, a volte. Va bene non crederci, essere spaventati, confusi e pieni di rabbia. A volte le cose non vanno e accettarlo è il modo migliore per andare avanti e tornare a crederci veramente, con convinzione, non solo perché c’è un cartello appeso a ricordartelo costantemente.

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“C’è qualcosa di peggio là fuori dell’essere tristi, ed è essere soli ed essere tristi. Non c’è nessuno da solo in questa stanza. Anche questa è una frase che racchiude alla perfezione l’essenza della personalità del Console: un modello gentile, autorevole e mai autoritario, che sprona sempre a fare meglio ma sa piangere e stringere in un abbraccio anche chi ha appena fallito. E che, soprattutto, non lascia mai nessuno indietro e ha sempre una parola di incoraggiamento per tutti.

Non intendiamo fare spoiler sul finale di Ted Lasso, ma ci teniamo a sottolineare come, nel panorama seriale attuale, questa apparentemente piccola serie tv (nonostante tra le menti creative ci sia nientemeno che Bill Lawrence) ha saputo portare una ventata di ottimismo tra il pubblico. Un ottimismo veicolato dal suo protagonista, costruito per essere simpatico fin dal primo sguardo e capace di incarnare, per tre stagioni, un modello di riferimento, il motivatore che tutti vorremmo avere e l’amico che chiunque merita.

Ecco, forse non c’è modo migliore di racchiudere l’essenza della personalità Console che con questa definizione: l’amico che tutti meriterebbero di avere. E si dà il caso che sia anche la migliore definizione possibile per Ted Lasso. Credeteci.

Giulia Vanda Zennaro

Tra i personaggi delle serie tv che rientrano nella personalità ESFJ – Console ricordiamo Sansa Stark, Cameron Tucker, Lois Griffin, Charles Boyle, Daphne Bridgerton, Gomez Addams, Tom Wambsgans, Will Schuester.