Manca sempre meno all’attesissimo film sequel che riprende le vicende di Scott McCall e il suo branco. Dopo la fine ufficiale del teen drama soprannaturale di Mtv avvenuta nel 2017 con la sesta stagione, Teen Wolf sta per tornare con un revival cinematografico che permetterà al cast capitanato dall’ostinato Tyler Posey di tornare a Beacon Hills ancora una volta. Disponibile in anteprima su Paramount+, il lungometraggio scritto e diretto anche in questo caso da Jeff Davis prevede il ritorno di quasi tutta la banda di protagonisti (con la grande assenza dell’iconico sarcasmo di Stiles Stilinski, interpretato da Dylan O’Brien). Siamo dunque pronti a rivedere il giovane licantropo accompagnato dagli amici e amici-nemici di sempre. In particolare, con l’occasione ci troviamo a volgere uno sguardo nostalgico a uno dei personaggi principali di Teen Wolf che, purtroppo, non ha mai avuto il giusto spazio e riconoscimento. La tenace Malia Tate (o Hale a seconda delle preferenze di parentela) è tra i membri del cast originale che fa ritorno per il revival.
Interpretata da Shelley Hennig, Malia ha fatto il suo ingresso nell’adolescenziale trama di Teen Wolf nella terza stagione, con un episodio dalla trama parallela apparentemente autoconclusiva. Nella 03×13 (Anchors) siamo introdotti per la prima volta alla storia passata di Malia e al suo personaggio. Scott e Stiles aiutano lo sceriffo Stilinski a risolvere un insolito caso archiviato di otto anni prima, in cui una madre e le sue due figlie persero la vita in un terribile incidente stradale durante una notte di luna piena. Le vicende dell’episodio portano il licantropo protagonista a un incontro ravvicinato con un coyote che si rivelerà poi essere una delle due bambine scomparse: Malia, ora adolescente intrappolata nel corpo animale. Per ben otto anni, la ragazza è rimasta bloccata nella forma completamente mutata di coyote ed è cresciuta in solitaria nei boschi di Beacon Hills. In particolare, in seguito scopriremo proprio che la giovane è in realtà stata adottata dalla sua famiglia comunemente umana, mentre è in verità un membro a tutti gli effetti della storica famiglia Hale. Figlia biologica dello spregiudicato licantropo Peter Hale e della spietata Lupa del Deserto (coyote mannaro assassino e senza pietà), Malia discende da un’unione oscura per la quale viene calata sin dalla nascita in un ambiente in cui è indesiderata. Nonostante l’affetto della famiglia adottiva Tate, la giovane è destinata a un continuo confronto col pesante passato.
Quello di Malia è un personaggio che si è fatto da sé, non soltanto grazie alle doti di Shelley Hennig che le hanno permesso di ottenere un ruolo sempre più centrale nelle trame di Teen Wolf. Infatti, l’adolescente per metà coyote ha un carattere forte, diffidente e pungente, proprio perché formato dai precoci traumi e dall’isolamento forzato dalla società. Diretta e onesta come pochi, Malia si caratterizza proprio per la mancata scolarizzazione e civilizzazione che per anni l’hanno fatta divenire una giovane adulta ancora da formare. E’ molto più animale che umana, ma pronta a provarle tutte per adattarsi a un nuovo contesto e alle usanze che ha col tempo dimenticato. Inutile sottolineare quanto tale dinamica sia un perfetto capro espiatorio comico che ha dato spesso luogo a diverse situazioni e battute ironiche che caratterizzano anche la vena umoristica e teen della serie tv, a partire proprio dallo straniamento e dalla difficoltà che la ragazza ha nel gestire le proprie emozioni e il suo stato animale.
L’esser cresciuta sola nei boschi rendono il suo personaggio particolarmente istintivo, impulsivo e onesto. Malia è audace e sicura di sé proprio perché spesso fatica a decifrare quanto di umano le stia accadendo attorno.
Malia è una figura irriverente, eccentrica e caratterizzata da un’involontaria ironia che si basa proprio sulla sconnessione di questa dal contesto sociale e accademico. Le complessità nell’adattarsi a un nuovo stile di vita e agli ambienti più comunemente umani la rendono goffa e ne accentuano il lato animale. Il tentativo impacciato di rientrare negli schemi convenzionali rendono Malia la più umana dei tanti personaggi soprannaturali di Teen Wolf, caratterizzandosi con una sincerità disarmante dettata proprio dall’empatia ancora in fase di sviluppo. L’abbinamento all’eccentrica vena umoristica del sarcastico Stiles è geniale, dando vita a una coppia assurda e dolce che conquista con un rapporto sopra le righe e basato sulla fiducia. Infatti, la fiducia è estremamente importante per Malia, tradita diverse volte nella sua breve vita. Onestà e comunicazione sono la chiave. Ed è proprio questo che porta al successivo allontanamento da Stilinski che cercava di proteggerla dal suo segreto albero genealogico. Complice anche un fan service che ha condotto i tanti addetti degli Stydia (coppia composta da Stiles e Lydia per l’appunto) ad apprezzare poco la presenza di Malia sullo schermo, la relazione sentimentale (ma non di amicizia) tra i due è durata ben poco.
Il pubblico che da tanto sognava Stilinski al fianco della Banshee Lydia Martin non ha preso di buon occhio l’iniziale introduzione di Malia in Teen Wolf come interesse amoroso del fidato compagno di Scott McCall.
Nonostante la storia d’amore tra i due non sia andata a buon fine, Malia è rimasta nella storia di Teen Wolf conservando un ruolo comunque centrale, grazie anche al complicato rapporto con la madre Corinne, successivamente tra gli antagonisti principali della quinta stagione. Infatti, pur essendo un personaggio fedele e valoroso, Malia si caratterizza anche per un’intrinseca fragilità, spesso celata proprio dalla forte personalità. Odiata sin dal concepimento dalla madre, la ragazza è purtroppo figlia indesiderata di un rapporto maniacale. La Lupa del Deserto non ha mai avuto alcuna intenzione di essere madre: non è mai stata disposta a condividere amore e, soprattutto, potere con una figlia in cui non vedeva altro che un parassita atto a sottrarle energia. Proprio per questo, una volta abbandonata e creduta morta, Corinne fa ritorno a Beacon Hills quando scopre che questa è in realtà ancora viva. Di certo, l’intento non è quello di organizzare un’amorevole riunione familiare. La Lupa del Deserto vuole soltanto riprendersi ciò che in passato era suo, i poteri che Malia le ha sottratto alla nascita e che è ostinata a ottenere uccidendo la figlia.
Allo stesso tempo però, il rapporto di amore-e-odio con l’apparentemente individualista padre Peter Hale danno origine a una connessione ritrovata che si fonda su rispetto, fiducia e diffidenza.
Quella di Malia è una storia di abbandono, rinascita e dedizione che si muove solitamente in secondo piano nella fitta trama di Teen Wolf. Complice una produzione che ha spesso lasciato in disparte il suo plot in favore di fan service e dinamiche che tendono a privilegiare figure maschili. In silenzio, nel corso delle quattro stagioni a cui ha preso parte, il personaggio ha guadagnato sempre più autonomia e vita nella trama, fino ad arrivare al capitolo conclusivo in veste di giovane donna ormai maturata. Nonostante sia ancora molto impulsiva, nel finale Malia è molto più in grado di aprirsi agli altri, avendo rafforzato il suo legame col branco di Scott e il suo senso di protezione verso le persone a cui tiene di più. Ironicamente sempre segnata da un dualismo animale (accentuato particolarmente nei contesti scolastici e in cui tenta di imparare a guidare), è indipendente, ambiziosa, istintiva, e costantemente segnata dal rimorso per gli atti commessi in forma coyote.
Teen Wolf è giunto al termine da diversi anni, eppure, continua a rimanere un senso dolceamaro in particolare sulle dinamiche che ruotano attorno al personaggio di Shelley Hennig. Il potenziale narrativo di Malia è stato espresso per metà, permettendoci di entrare in contatto con una figura che avrebbe potuto essere tra le più complete della serie tv. Ironica, diretta, forte e fragile, la ragazza coyote ci ha accompagnati per molte stagioni con una storia in cui fiducia e empatia sono centrali. I traumi, l’amore e la resilienza sono aspetti rimarcati più volte nelle implicite e parallele vicende di cui è stata protagonista. Osservare il personaggio apparentemente più animale degli individui di Teen Wolf ci consente in realtà di scoprire quello più umano. I difetti, gli istinti e le contraddizioni di Malia la rendono impacciata, vera e sincera come pochi. Il suo essere inadeguata e fuori luogo sono gli elementi che più la rendono organica, concreta e vicina. L’onestà alla base di un personaggio imperfetto che cerca costantemente di migliorarsi per sé stesso e, soprattutto, per gli altri è un piacere sullo schermo che permette anche a uno show soprannaturale di raccontare un po’ di verità puramente adolescenziale.