Attenzione: L’articolo può contenere spoiler su Teen Wolf: The Movie
Che siate stati tra i fan più accaniti della saga soprannaturale di Teen Wolf, o che la vostra relazione con lo show teen di culto di MTV sia stata più distaccata, avrete certamente sentito parlare dell’attesissimo ritorno della serie tv con un film che ne riprende le vicende. Con l’annuncio della produzione del sequel data a più di un anno fa, l’hype generato dal cast e dalle continue indiscrezioni ha finalmente condotto al rilascio del lungometraggio Teen Wolf: The Movie sulla recentissima piattaforma Paramount+, dunque passando anch’esso dai broadcaster tradizionali alla visione asincrona via streaming. Disponibile da giovedì 26 gennaio 2023, il film ha una durata complessiva di due ore e trenta minuti, comprimendo ovviamente i tempi convenzionalmente dedicati alla distensione della storia, solitamente narrata con un numero minimo di 12 episodi a stagione da 45 minuti ciascuno.
Con la già annunciata assenza del personaggio cardine più amato dai fan, Stiles Stilinski, sono veramente in pochi a mancare tra il cast originale che torna in scena per il sequel (tra i più compianti: Theo, Kira, Isaac e Kora). In un ensamble di personaggi che si sono susseguiti per ben sei stagioni, l’architettura del film cerca di ospitare all’interno della sua storia più soggetti possibili. Ed ecco dunque il ritorno in scena di Scott McCall e il suo branco: Lydia, Malia, Jackson, Chris Argent, Peter, Melissa, Liam, Mason, Parrish, Deaton, e lo Sceriffo Stilinski. Torna persino il tenebroso Derek Hale, con l’insospettabilissimo figlio quindicenne Eli. Ma soprattutto, fa il suo ritorno nella storia di Teen Wolf la compianta Allison Argent. Il primo tormentato amore del protagonista Scott McCall, la cui vita era stata bruscamente interrotta nella terza epocale stagione del teen drama soprannaturale. Uccisa trafitta dalla spada di un Oni e morta tra le braccia della prima persona che abbia mai amato, Allison se ne era andata tra la tristezza generale, ma in maniera onorata e costantemente ricordata in maniera dolceamara da fan e personaggi che mai ne hanno dimenticato il contributo alla trama.
Ebbene, con il film sequel, Teen Wolf e il suo showrunner Jaff Devis decidono di rimescolare le carte del gioco.
Già anticipata dai diversi teaser rilasciati dagli account ufficiali, la trama di Teen Wolf: The Movie ruota proprio attorno al rimpianto. Non quello dei personaggi, ma quello di uno show che ha deciso di far fuori uno dei ruoli più funzionali per poi pentirsene nel giro di poco tempo. In un film dalla parvenza di una settima stagione che non ha mai avuto modo di esistere, Teen Wolf ripercorre i propri passi nel tentativo di cambiare un passato apparentemente ormai immutabile. Per questo, con il lungometraggio la serie tv cerca di rimediare, mettendo una toppa implausibile sull’errore commesso in precedenza. Nel tentativo di chiudere la storia di Allison differentemente, a distanza di sei anni dalla conclusione dello show su MTV, e a 15 anni (nella storia) dalla morte della giovane cacciatrice di lupi mannari.
Attenzione. Seguono spoiler su Teen Wolf: The Movie.
Il film parte con una storia proiettata nel 2026, a 13 anni di distanza dalla fine della storia raccontata dalla serie tv (conclusa nella realtà temporale del 2017). Ma soprattutto la pellicola di Paramount+ colloca in un mondo adulto in cui sono passati ben 15 anni dalla morte di Allison Argent. I protagonisti di Teen Wolf sono andati avanti con le proprie vite, alcuni a Beacon Hills, altri il più lontano possibile dalla cittadina più soprannaturale della California. Nel giro di pochi minuti è confermato il plot del film: Scott McCall, Lydia Martin e Chris Argent non hanno più dubbi, Allison sembra essere bloccata tra la vita e la morte (come suggerisce il termine Bardo che ricorre nel loro inconscio). Dopo 15 anni di tormento, lutto, rinascita, tributi e calde commemorazioni, i personaggi che più erano legati alla giovane studentessa capiscono che forse non tutto è perduto: c’è ancora speranza di averla indietro dopo tutto questo tempo.
Poco a poco gli alleati e amici del giovane Alpha vengono radunati (tranne Stiles Stilinski, apparentemente troppo impegnato col lavoro da agente FBI). Come anticipato, la grande rosa di individui raccolti per Teen Wolf: The Movie comporta un sovraccarico di backstories che, per par condicio e agilità, non ci è dato sapere. Tramite dialoghi che lasciano intendere tutto e niente, incontriamo gli storici personaggi di Teen Wolf, cresciuti, ma senza realmente sapere che cosa hanno passato in tutto questo tempo. Sappiamo soltanto, per puro pretesto, che Scott e Malia si sono lasciati dopo la fine della sesta stagione della serie tv; che anche Lydia e Stiles non stanno più insieme a causa di un inusuale sogno premonitore; che anche tra Melissa e Chris le cose non sembrano essere andate come si sperava. Solo Jackson e Ethan stanno apparentemente ancora insieme. Ma scindendo dallo stato sentimentale dei protagonisti (che ha comunque sempre attraversato in quantità abbondante la storia dello show), si conosce veramente poco, in linea generale, sulla vita futura dei personaggi. Derek Hale ha persino un figlio, Eli, avuto con non si sa chi, e con la grande paura di trasformarsi in licantropo. Purtroppo, è come se i tanti volti che hanno reso noto Teen Wolf, anche e soprattutto con i loro intrecci e con le loro vicende inter e intra personali, fossero stati congelati in tutto questo tempo, senza aver effettivamente compiuto chissà quale progresso, o regresso.
Teen Wolf è stata una serie corale con tantissimi personaggi susseguitesi nelle sei stagioni. In un film da oltre due ore tornano quasi tutti: il problema è quello di riuscire a dare il giusto spazio e peso a ognuno.
Proprio per questo, molte sequenze sono folte di passaggi, non fornendo però un vero contributo al quadro complessivo della vicenda. Alcuni scompaiono per interi minuti senza una vera finalità, per poi ricomparire in altri contesti anche senza un effettivo orientamento. E’ fantastico rivedere sullo schermo eroi e antieroi come Jackson Whittemore e Liam Dunbar, ma spesso sono il focus di alcune scene brevissime che non conducono a nulla di concreto. La stragrande maggioranza dei personaggi è in scena per il bello di ritornare in uno show che ha raccolto così tanti fan in giro per il globo, e omaggiarli, ma senza un effettivo contributo. Ed è anche questa un po’ l’essenza di Teen Wolf: The Movie. Un’occasione ulteriore di rivedere il grande cast di nuovo insieme. Nel rimettere l’esito della terza stagione e del finale della serie tv stessa in gioco, il film rimanda a quelli che sono gli elementi caratteristici che ne hanno colorito le oscure vicende soprannaturali.
Infatti, pur non essendoci Stiles, il suo animo è comunque presente attraverso l’immancabile scombussolata Jeep azzurra con la quale il duo protagonista ha affrontato le mille disavventure. Passata da una generazione di adolescenti all’altra, ora tocca a Eli disobbedire ai premurosi ordini paterni alla guida folle del vecchio veicolo. Col giovane figlio di Derek Hale è riproposta a piccole grandi references la parte più adolescenziale dello show, come se gli accadimenti avvenissero in maniera ciclica. Non solo la storica Jeep: Eli gioca ovviamente nella squadra di lacrosse della Beacon Hills High e ha la maglia del numero 11 (un tempo appartenuta al protagonista), ha problemi a trasformarsi in licantropo e, soprattutto, vive anch’esso una scena al limite dello schianto: poco dopo essersi finalmente tramutato in lupo mannaro, rischia di esser investito da un automobile (sempre come il beneamato Scott McCall durante la prima stagione).
La caratteristica atmosfera di Teen Wolf è presente anche nel sequel. Tornano le scurissime scene passate a osservare il nostro riflesso sullo schermo, ma che in qualche modo sono ormai un tratto caratteristico dell’esagerata vena assurda che attribuiva, e attribuisce, un’aura agghiacciante e macabra alla serie tv, assieme alle verosimili creature grottesche che in esso si sono susseguite. Un perfetto rimando al connubio teen, thriller e soprannaturale che ha reso celebre lo show di MTV. In aggiunta, al tocco nostalgico si sommano i veloci frammenti di flashback con dei giovanissimi personaggi, che permettono di ricollocare anche gli spettatori più smemorati all’interno del contesto del film.
Sembrava impossibile nel lontano 2017, eppure Teen Wolf è nuovamente realtà. Ma se l’avessimo saputo ci saremmo augurati tutt’altro che un sequel.
Con il ventesimo episodio della sesta stagione, andava in onda nel settembre 2017 l’ultima puntata della serie tv. Un segmento che ha segnato il culmine di un percorso durato diversi anni, in cui si sono susseguiti protagonisti e antagonisti nell’oscura capitale del soprannaturale televisivo, Beacon Hills. Le peripezie dell’Alpha Scott McCall e del suo fedele branco sono terminate con un cerchio capace di chiudere coerentemente e in modo soddisfacente tutti i tanti archi narrativi dei vari personaggi introdotti. Con Teen Wolf: The Movie tutto viene messo in gioco, reso polvere e vanificato. Nessuno si aspetterebbe una situazione immutata a distanza di 15 anni di vita, eppure il film si fa più spietato del previsto, non lasciando scampo nemmeno ai beneamati Stydia (la coppia composta da Stiles Stilinski e Lydia Martin) che più hanno appassionato i fan in giro per il web. Ogni cerchio è riaperto con l’assenza di tatto di chi non ha avuto cura per la sensibilità degli spettatori che hanno atteso a lungo il sequel. Purtroppo, il finale del film è freddo allo stesso modo, fornendo una chiusura positiva e onnicomprensiva soltanto per il protagonista Scott McCall e la sua tanto rincorsa Allison, attesa in vano per 15 anni.
Ebbene, a fronte di tutte le lacrime versate, le battaglie vinte e quelle perse, Scott e Allison sono di nuovo insieme, contro le leggi del tempo, dello spazio, della fisica e contro qualsiasi altra regola possibile nell’universo umano.
Ma questo agognato endgame ha il sapore dolceamaro di un’attesa troppo lunga e, soprattutto, di un prezzo da pagare troppo alto. Col tempo ce ne siamo fatti tutti una ragione e abbiamo superato la morte della giovane cacciatrice di lupi mannari. Anche Scott è riuscito a rimettere insieme i pezzi del suo infranto cuore di adolescente. Purtroppo, il ritorno di Allison ha un prezzo: quello di un sequel infedele che non fornisce alcuna spiegazione plausibile e che si accontenta di dare finalmente un happy ending a Scott e Allison, con il contraccolpo della vita presa in cambio: quella di Derek. E, ancora, in cambio a un finale che chiude nuovamente la trama di Teen Wolf in modo molto meno esaustivo rispetto alla 06×20. Lydia, Stiles, Malia, Jackson, Peter, Liam, Parrish e tutti gli altri ex-protagonisti vengono lasciati in sospeso, rompendo l’equilibrio abilmente costruito nel giro di boa delle sei stagioni.
Teen Wolf ha dimostrato di saper dare molto di più nella sua anima di show teen che ha sempre attribuito particolare importanza al sentimento caldo del suo pubblico appassionato.
Proprio per questo la decisione cinica di proporre una trama di questo tipo risulta straniante e deludente, oltre che spesso e volentieri implausibile, come il ritorno in scena del celebre antagonista della terza stagione, il Nogitsune, e soprattutto del defunto Prof. Harris. Si tratta di una minaccia da debellare che non appare troppo verosimile, o quanto meno non è motivata a sufficienza, un po’ come la pretestuosa nuova accoppiata tra Malia e Parrish.
Insomma, nel nostalgico piacere di riassaporare le tenebrose atmosfere di Teen Wolf che hanno segnato una fase di vita e della serialità teen statunitense, il film offre l’opportunità di vivere un’ultima (o forse no?) storia che ricalca le vicende della serie tv. Nell’emozione di incontrare nuovamente alcuni dei personaggi preferiti, il sequel purtroppo non ha giocato bene le carte che ha tentato di rimescolare in un capitolo con la quale ha cercato di riscrivere il passato affinché fosse più buono con uno Scott McCall ancora troppo bloccato in ciò che è stato. Un eroe leale, senza macchia e senza paura che a quanto pare meritava qualcosa di differente. Gli intenti sono onesti ma, a distanza di anni, stagioni e comunità di fan in giro per tutto il mondo e per tutta la rete, non è questo il modo di proporre una storia che, tra le varie cose, aspirerebbe a omaggiare un cult del genere ibridato tra teen e soprannaturale. Provaci ancora Jeff Davis, oppure no, e lascia Teen Wolf dove sta, con la sua trama conclusa e il piacevole ricordo conservato verso uno show che ha segnato l’adolescenza, e non solo, di molti. E già che ci sei, tieniti Allison e ridacci Derek, ormai ce ne eravamo fatti una ragione.