Se c’è una piattaforma che nel corso degli ultimi anni sta diventando una vera e propria oasi per gli amanti delle serie tv comedy, questa è Apple Tv +, che sta pian piano rivitalizzando un genere a rischio di stagnazione grazie a titoli più noti come Ted Lasso e Shrinking fino ad altre piccole perle come The Afterparty di cui oggi andremo appunto a parlare. Per il momento composta da una stagione (ma la seconda è in arrivo a partire dalla metà di luglio), The Afterparty, o più semplicemente Afterparty, è una serie tv che mescola sapientemente la commedia e il crime con uno stile del tutto personale che la differenzia da qualsiasi altro prodotto abbiate mai vista prima, regalando sia tanto divertimento che una prospettiva inedita.
Ma di che cosa parla The Afterparty? Nel seguente articolo vogliamo provare a spiegarvelo senza per questo entrare in territorio spoiler. Buona lettura!
Rimpatriata del liceo: dei vecchi compagni di scuola si riuniscono dopo tantissimo tempo rispolverando sentimenti che si credevano persi e rivalità rimaste a lungo sepolte. Quando, dopo una folle notte, uno dei partecipanti, Xavier (Dave Franco), un famoso cantante e attore, viene trovato morto presso la proprietà dove aveva ospitato un festa privata dopo l’evento, la Detective Danner dovrà cercare di ricostruire quanto avvenuto e risalire al colpevole grazie alle testimonianze dei presenti, che potrebbero avere a riguardo delle opinioni alquanto divergenti.
A farci da guida all’interno di questo microcosmo troviamo Anik, un designer di escape room intenzionato a iniziare una storia d’amore con la sua cotta ai tempi del liceo, Zoe, e che per via dei suoi dissapori con la vittima, diviene principale sospettato e inizia così a condurre un’indagine parallela per cercare di scagionarsi. Abbiamo poi Brett, ex marito di Zoe (e gelosissimo nei suoi confronti), una vera e propria testa calda, Yesper, migliore amico di Anik, un ambizioso antennista che vorrebbe sfondare nel mondo della musica, Chelsea un’alcolizzata che cova grande risentimento, Walt, un uomo ordinario di cui nessuno ricorda nulla. Completano il quadro dei sospettati Jennifer 1 e Jennifer 2, due migliori amiche ex cheerleader e ora incinte allo stesso tempo, Indigo, un’artista eccentrica con una particolare visione delle cose e Ned, amante di scherzi e buffonate nonché marito di Jennifer#1.
Fin qui nulla di straordinario, giusto? Ma se le premesse di base sembrano semplici e basilari, è la modalità con cui esse vengono raccontate dall’impianto narrativo della serie a essere assolutamente geniali: quasi tutte le puntate che compongono la comedy, infatti, vanno a seguire la ricostruzione dei fatti da parte dei principali indiziati interrogati a turno dalla detective, la quale, proprio come gli spettatori della serie, ascolta con interesse quel che le viene raccontato, raccogliendo indizi, prove e incongruenze e facendosi un’idea sulle personalità di tutti gli individui coinvolti. Ma non è solo questa coralità a rappresentare il motivo di tanto interesse: dovete sapere che oltre ad avere un differente narratore, ogni episodio di Afterparty ha un peculiare stile, non solo per quanto riguarda regia, fotografia e tono, ma anche come genere di appartenenza. Anche se l’elemento comico non viene quasi mai a perdersi, esso viene esplorato in modi molto diversi l’uno dall’altro: si passa infatti dalla commedia romantica a quella action, dal musical al thriller, fino all’animazione.
Di questa incredibile particolarità ci informa già la fantastica sigla della serie, che anticipa, tramite poche immagini stilizzate che si susseguono, quello che sarà l’ordine con cui questi generi andranno a interferire con la narrazione: una sperimentazione che permette di colpire in maniera sempre nuova e diversa lo spettatore, costantemente sollecitato da una narrazione che non smette di sorprendere con le proprie trovate, sia per quanto riguarda il genere di umorismo impiegato, sia per le soluzioni visive messe in atto. Quello che si ottiene è dunque un prodotto divertente e capace di continuare a sperimentare e di dare sfogo alla propria creatività tramite l’estro e la diversa personalità di ognuno dei personaggi che danno il via agli episodi.
Un susseguirsi di voci che ci permettono di ricostruire quanto capitato quella notte, come pezzi di puzzle che differiscono per forma ma che vanno a costruire una sola e univoca immagine.
Giocando con gli stilemi del sempre apprezzato giallo alla “whodunit” (contrazione per “Who has done it?“), in cui tutti i sospettati di un crimine sono radunati in un unico posto e fanno parte di una cerchia ristretta, The Afterparty coniuga tradizione e innovazione, rendendo più moderna e frizzante una storia che, altrimenti sarebbe risultata più conforme agli standard e facendoci al contempo riflettere sul concetto di come ognuno è diverso narratore della propria storia. Attraverso gli occhi dei vari protagonisti e il loro modo di vedere il mondo che li circonda e i personaggi che lo popolano, non possiamo, infatti, fare a meno di notare quanto parziale e distorta sia la visione personale di un singolo in cui, a seconda del diverso punto di vista, ogni personaggio è protagonista o comparsa, eroe o carnefice, vittima o colpevole. Solo una volta arrivati ad avere un quadro complessivo e giunti alla ricostruzione e risoluzione finale, infatti, riusciamo a lasciare perdere i giudizi personali per vedere il tutto in maniera più oggettiva e distaccata e la verità dietro all’omicidio.
Anche se qualcuno potrebbe trovare la risoluzione del caso non troppo complessa, quel che è maggiormente interessante è venire a scoprire tutte le dinamiche che si celano dietro ai rapporti tra i personaggi di The Afertparty e al loro passato comune, indagato con ironia, ma anche tanta profondità.
Grazie a fantastiche performance da parte di un cast con una grande chimica e a una sceneggiatura fresca che scava in profondità nel passato e nella psiche dei personaggi senza mai per questo rischiare di diventare pedante e rinunciare al divertimento, la prima stagione di The Afterparty merita di essere riscoperta il prima possibile, anche perché, a partire dal 12 luglio, la serie tornerà su Apple Tv + con una nuova antologica stagione. Essa, infatti, pur confermando il format di base, si concentrerà su un altro caso e manterrà solo una piccola percentuale del cast originario, tra cui Tiffany Haddish, che ritornerà nei panni della Detective Danner, stavolta intenta a indagare su un omicidio verificatosi durante un matrimonio.
Ora che sapete tutto questo, speriamo di avervi ingolosito a sufficienza da farvi venire voglia di recuperare questa piccola perla nascosta in un catalogo che non finisce mai di sorprenderci!