Attenzione: evita la lettura se non vuoi imbatterti in spoiler di The Bear
The Bear, tra le serie rivelazione della piattaforma Disney+, è tante cose. Tra queste, è sicuramente una continua scoperta. Al momento, arrivati alla seconda stagione (qui per leggere del finale di stagione), abbiamo avuto modo di rivederla anche più volta. Sicuramente per apprezzare sempre di più quella malinconica energia che trasmette in tutti gli episodi, o per capire meglio la vita, le relazioni, la cucina.
Ma riguardandola anche solo una seconda volta cogliamo subito cos’è che ci lega tanto a The Bear: i suoi personaggi.
Può sembrare scontato, ma non lo è affatto. Non sempre una serie tv è fatta dai personaggi che la compongono, spesso la storia sovrasta tutto. In The Bear, invece, il carattere di ognuno dei protagonisti, crea una rete di storie, una narrazione a sé stante. Non solo Carmy e Sydney (per leggere di più sull’attrice che la interpreta). Non solo Richie e Natalie. Ogni personaggio, anche se di contorno, aiuta a creare quel mood unico che solo The Bear è stato capace di tirare fuori. Questa, in particolare, è un’ode a Neil Fak. Un personaggio che, dallo sfondo, racchiude l’essenza di The Bear. Un personaggio che, in contrasto con molti altri, fa della semplicità un tratto distintivo. Puro e sincero, contorto e divertente, Neil Fak è il The Bear che non ti aspetti.
Il motivo è semplice: Neil Fak, che inizialmente sembra non avere nessun tipo di importanza, riesce a prendersi la sua scena senza mai ostacolare nessuno. In The Bear vediamo molto spesso i protagonisti combattere contro una vita faticosa, un senso di inadeguatezza e una morale pesantissima. Neil Fak sembra non entrare in queste dinamiche, almeno all’inizio, e conduce la sua vita in modo quasi scanzonato. Eppure, The Bear è una serie talmente completa che riesce ad inserire anche quel carattere semplice, in una spirale autodistruttiva che porterà inevitabilmente alla sua risoluzione. Neil Fak è un tuttofare, amico di famiglia dei Berzatto, soprattutto di Mikey, poi anche di Carmy. Aiuterà quest’ultimo nella realizzazione del nuovo ristorante, il The Beaf.
È nella seconda stagione, infatti, che cominciamo a conoscere meglio questo personaggio che è sempre stato nell’ombra ma che comincia ad avere un certo peso nella vita di Carmy e in quella della sua attività.
Perché Neil Fak non è solo l’amico simpatico che aggiusta quello che può, come può. È anche e soprattutto l’amico di famiglia che conosce i Berzatto e che ne è affezionatissimo. La sua semplicità lo porta più volte a dimostrare il suo amore per la famiglia cui è tanto legato.
La sua purezza non è qualcosa di scontato, in un mondo come il suo, con amici come i suoi. Grazie a The Bear veniamo a conoscenza di un mondo triste e molto duro, quello della ristorazione, a Chicago. L’intera serie è basata proprio sul racconto di quella realtà, in tutta la sua disperazione. Carmen è un uomo complesso, con un passato complicato, difficile da comprendere fino in fondo. Nella seconda stagione, capiamo che molte delle sue turbe derivano dalla sua stessa famiglia (qui un’analisi di come The Bear racconta il trauma). E anche in quel momento, come in molti altri, Neil Fak è lì. Neil sembra sempre presente, con un ottimismo fuori dal comune, con una positività inaspettata. E nonostante la sua ironia e la sua solarità, Neil Fak fa parte della famiglia Berzatto e di conseguenza ha sofferto moltissimo. Perché Mikey era suo amico, forse un fratello.
E, da questo punto di vista, Neil Fak è una pecora nera nel mondo di The Bear. Perché riesce, al contrario di tutti, ad affrontare le avversità della vita col sorriso sulle labbra. E non perché non soffra, ma perché la sua sincerità d’animo lo spinge alla positività.
Un po’ come fa nel suo lavoro, Neil Fak è molto bravo ad aggiustare le cose, magari facendosi una risata.
Diciamo la verità, è più bravo ad affrontare la vita che ad aggiustare qualcosa. L’esilarante rivalità che nasce con Richie è sicuramente la parte più divertente di The Bear (che è bravissima a puntellare di momenti ironici la sua narrazione prettamente drammatica). La scarsa attenzione che Neil Fak mette spesso nel suo lavoro manda ai pezzi Richie (personaggio dolce amaro che abbiamo amato da subito, qui per leggerne i motivi), che ha altresì un senso dello humour molto spiccato e che di certo non ha paura di dire la sua.
I due sono in realtà molto amici, entrambi parte della famiglia Berzatto. Ma la loro imprevedibile rivalità li rende vivi, li mantiene in tensione, e dona ad entrambi un ruolo nel nuovo progetto di Carmy. Che è, un po’ per tutti, il modo di mantenere in vita Mikey. Neil Fak fa quello che deve, prova a fare sempre del suo meglio. E anche quando sbaglia (il che succede spesso) si impegna il doppio per sistemare le cose. Il suo è un atteggiamento integerrimo, in tutto e per tutto.
Neil Fak ha una forza d’animo che spicca in The Bear, perché è qualcosa di innovativo.
Neil Fak è fuori dal coro. È una luce fortissima che illumina un’oscurità permanente.
L’onesta di Neil Fak, in The Bear, è ciò che gli permette di avere una grande evoluzione. Una delle migliori della serie stessa. Molti dei personaggi di The Bear, ci sembra di conoscerli da subito, intuiamo dal primo episodio quale sarà la loro strada. Con Neil Fak non succede, e ci sorprende. Forse perché inizialmente è troppo in disparte, rimane nell’ombra. O forse perché non ci aspetteremmo che quel tipo di personaggio possa farci rimanere increduli.
Eppure, Neil Fak riesce a diventare un protagonista senza mai esserlo davvero. Riesce a farsi conoscere, rimanendo sempre nel suo spazio. La sua purezza esce fuori in maniera naturale. Sono i suoi movimenti, le sue battute, i suoi modi di fare che ci suggeriscono quanto ami Carmy. E quanto abbia amato, prima, Mikey. Ma soprattutto quanto ami il progetto di cui vuole a tutti i costi far parte. Non per vanagloria, quanto piuttosto per amore.
Un amore incondizionato per i suoi amici e compagni di vita, senza i quali non avrebbe uno scopo.
Senza i quali non avrebbe sviluppato quella sensibilità che lo caratterizza. Neil Fak è un uomo buono in un mondo contorto e il suo valore più grande è la sua famiglia.
Tutti vogliono bene a Neil Fak e l’unico che è in grado di prendersela con lui è Richie. Che lo fa per dimostrare affetto, o più semplicemente per contendersi quell’amore per Carmy che tanto li unisce. Un’ode a Neil Fak è necessaria, perché è un personaggio che nella sua semplicità, riesce a rimanere unico nel suo genere. Matty Matheson, l’attore che lo interpreta, è, in realtà, un grandissimo chef. Il che è molto ironico, ce ne rendiamo conto. Ma la bellezza di questo paradosso sta proprio nella sua dualità.
Quello che può sembrare un uomo fin troppo semplice, che si limita ad aggiustare ciò che è rotto, può essere un grande uomo, uno in grado di portare avanti una squadra.
Matty Matheson è uno chef brillante e anche molto inclusivo (sono famose le sue ricette online, completamente gratuite, per chi ha bisogno di un pasto veloce), che sicuramente conosce bene il mondo descritto dalla serie The Bear. E forse anche per questo riesce ad interpretare meravigliosamente un uomo puro e ligio, che con quel mondo forse non c’entra molto ma che conosce benissimo le sue dinamiche. E le apprezza, se le fa andare bene, solo se può aiutare a sradicarle, solo se può cambiarle con la sua positività.