ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler sulle tre stagioni di The Bear
The Bear è una serie da assaporare. Come un bel pasto presso un ristorante stellato. Bisogna accomodarsi, assaporare ogni momento e gustarsi un’esperienza indimenticabile. La metafora è particolarmente calzante considerando l’argomento della serie che, ricordiamo, è visibile qui da noi tramite l’applicazione di Disney+. È anche però parte stessa, essenza, del racconto. Forma e contenuto. Perché mentre The Bear ci porta nel frenetico mondo della cucina, ci fa vivere anche da spettatori un’esperienza simile. Come una gustosissima cena, in cui tra una portata e l’altra non si riesce a trattenere la trepidazione per ciò che sta per arrivare a tavola. E così come i piatti sono i protagonisti assoluti dell’esperienza che si vive in un ristorante, in The Bear sono gli attori, e i relativi personaggi, a dominare la scena. Conferendo il sapore unico a un tessuto narrativo di altissimo livello.
Proprio degli attori di The Bear, dunque, vogliamo parlare. Lo faremo stendendo un bilancio, doveroso dopo tre stagioni, e posizionando in classifica gli artefici del grande successo della serie FX. Postilla doverosa: non verranno considerate in questa classifica le guest star. Non troverete, dunque, le sontuose Jamie Lee Curtis e Olivia Colman, così come abbiamo lasciato fuori John Bernthal, che pur apparendo diverse volte nei panni di Michael, è comunque annoverato tra le guest star della serie. Fatta questa premessa necessaria, dunque, gettiamoci alla scoperta della classifica dei cinque migliori attori, tra il cast principale, che hanno interpretato meglio il loro ruolo nelle tre stagioni di The Bear. È il caso di dirlo: per tutti siamo su un livello altissimo.
5. Il primo di nome di questa classifica dei migliori attori di The Bear è Abby Elliott nei panni di Natalie
All’ultimo posto di questa top 5 troviamo Abby Elliott, l’interprete di Natalie. La sorella di Carmy e di Michael. Più in ombra nella prima stagione, la donna comincia a prendersi la scena nella seconda, deflagrando letteralmente nella terza. Il culmine della parabola del suo personaggio è chiaramente rappresentato dall’episodio 8 della terza stagione, quello in cui Natalie si trova in travaglio, assistita solo dalla madre con cui ha un rapporto enormemente complicato. Tutta l’umanità e la fragilità di un personaggio emotivamente profondissimo esce fuori in un momento drammatico, ma estremamente significativo. Il conflitto materno, che ha da sempre forgiato Natalie, si risolve, o quantomeno si attenua, proprio nel momento in cui lei stessa sta per diventare madre. Con questa nuova prospettiva, la donna ritrova una consapevolezza del tutto inedita, che concretizza un percorso molto intenso.
Nel delicato equilibrio che contrassegna la narrazione in The Bear, Natalie si ritaglia un posto sempre più importante. Dal canto suo, Abby Elliott è bravissima a inscenare alla perfezione questa metamorfosi del personaggio, che progressivamente perde ogni timore e non esista ad assumersi responsabilità e impegni. A costo di sfinirsi e di logorarsi. Il tutto per fare la sua parte, per essere un sostegno importante ai suoi cari. Ma ciò non cela il bisogno disperato di avere, a sua volta, un sostegon, che arriva impensabilmente dalla madre, in uno dei momenti più memorabili di tutta la serie. Premiamo, dunque, col quinto posto di questa classifica Abby Elliott, che grazie a The Bear si sta ritagliando un ruolo importante nel panorama seriale.