2. Medaglia d’argento per Ebon Moss-Bachrach e il suo vulcanico Richie
Medaglia d’argento, per così dire, per Ebon Moss-Bachrach. Un’altra delle grandi rivelazioni di The Bear. Anche per lui, come per Ayo Edebiri, la serie presente su Disney+ è stata una vetrina importantissima. La consacrazione dopo una lunga carriera, il cui culmine è probabilmente l’Emmy vinto nell’edizione 2023. Nel solco di quello che è il percorso generale dei personaggi della serie, anche il suo Richie si modella man mano, pur mantenendo quel lato energico e vulcanico, spesso sopra le righe, che lo contraddistingue. Ed Ebon Moss-Bachrach è bravissimo proprio nel creare un equilibrio tra i picchi più intensi, e quelli più intimi, di un personaggio dalla complessità davvero spiccata.
Come per Natalie e Tina, anche per Richie possiamo rintracciare un episodio chiave nella sua evoluzione. Si tratta del 2×07, “Forks”, in cui l’uomo va a fare uno stage di una settimana presso un ristorante stellato. Un’esperienza che gli cambia la vita. Ne avevamo parlato diffusamente in questo articolo scritto a ridosso della seconda stagione, a ogni modo, la chiave per comprendere il personaggio di Richie sta tutta in quella puntata. Inizialmente reticente, e non poco, Richie si cala nella nuova realtà e ne esce con una nuovissima coscienza di sé, che lo porta a diventare un direttore di sala eccezionale per il The Bear, ma soprattutto a guardare con una nuova prospettiva tutta la sua esistenza.
Dopo questa transizione decisiva, il percorso di crescita di Richie continua, segnato costantemente dagli squilibri della sua personalità debordante. Alti e bassi che trovano un punto d’incontro, e soprattutto di coerenza, nella straordinaria prova di Ebon Moss-Bachrach, che riesce a rendere credibile ogni lato del suo personaggio. Anche i più contrastanti. Un’impresa decisamente non facile, che gli vale il secondo posto nella classifica dei migliori attori di The Bear.