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10 curiosità poco conosciute su The Bear

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Con il tanto agognato approdo della sua terza stagione su Disney+, oggi vogliamo cogliere l’occasione per andarvi a sciorinare alcuni interessanti aneddoti, segreti del dietro le quinte e divertenti curiosità su The Bear, perla FX e considerata una delle serie tv più forti del momento. Chiunque abbia visto la serie, d’altra parte lo sa bene. Nonostante il caos frammentario respirabile nella serie, ci vuole una cura a dir poco maniacale per progettare, scrivere e dirigere un prodotto del genere. Una serie che ha attratto a sé non solo uno stuolo di infervorati appassionati, ma anche moltissimi attori che, anche solo con piccoli cameo hanno deciso di aderire a questo bellissimo, ma anche folle progetto.

Quello che andremo a fare oggi è raccontarvi molti aspetti per lo più poco conosciuti sulla serie. Parleremo quindi del cast, della sceneggiatura, della regia e della messa in scena di The Bear. In questo modo, potrete stupire i vostri amici-di-serie durante le vostre visioni e conoscere nuovi aspetti di una serie davvero sorprendente.

Bando alle ciance, ecco a voi 10 curiosità su The Bear, una delle serie tv del momento.

1) Uno speciale training culinario

The Bear 3
Carmy nella terza stagione di The Bear.

Gli attori di The Bear hanno dovuto sottoporsi a un intenso addestramento per sembrare autentici cuochi in cucina. Il processo di formazione è stato piuttosto rigoroso e ha coinvolto vari aspetti della preparazione culinaria. Dalla tecnica di taglio alla gestione del ritmo frenetico di una cucina professionale. Il cast principale, in cui spiccano Jeremy Allen White e Ayo Edebiri, ha dovuto infatti imparare a tagliare, cuocere e preparare i piatti come dei veri chef. Ciò includeva apprendere tecniche specifiche di cucina come sfilettare il pesce, fare la mise en place, e preparare i piatti in modo rapido ed efficiente, tant’è che, come sottolineato dal creatore della serie, non esistono controfigure per le mani degli attori. Tutte le azioni realizzate in camera sono quindi effettivamente svolte dai membri del cast, dalla preparazione all’impiattamento.

Le scene nella cucina in The Bear sono state infatti coreografate in modo simile a sequenze d’azione. Gli attori hanno dovuto imparare a muoversi all’unisono, a comunicare efficacemente e a mantenere un ritmo preciso, tutto mentre preparavano il cibo in modo realistico. La formazione includeva anche l’assimilazione del linguaggio e della terminologia specifica tipica della cucina professionale, per far sì che gli attori non solo sembrassero autentici, ma parlassero anche come veri cuochi.

Anche durante le pause tra una ripresa e l’altra, pare infatti che gli attori, totalmente presi dalla parte, o anche solo per divertimento, finissero per chiamarsi tra loro “chef” di continuo.

In particolare, Jeremy Allen White, che interpreta il protagonista Carmen “Carmy” Berzatto, ha trascorso molto tempo con chef professionisti per padroneggiare i movimenti, i gesti e la mentalità di uno chef di alto livello. L’uomo ha infatti frequentato la Scuola di cucina per due settimane e lavorato in diversi ristoranti tra Los Angeles, Chicago e New York. Tra essi, sicuramente l’esperienza che lo ha maggiormente formato è stata presso il Pasjoli, a Santa Monica, gestita dallo sperimentale Dave Beran. Tale impegno è stato portato avanti con il corso delle stagioni. In preparazione della terza, Allen-White ha infatti ricevuto un training personale anche con Brian Lockwood, rinomato Chef da una stella Michelin. Una settimana in cui all’uomo è stato insegnato come “danzare tra gli ingredienti” e ad acquisire fluidità e dimestichezza con strumenti e materiali.

2) La culinary Producer Courtney Storer

Vedendo i meravigliosi piatti messi in scena da The Bear vi è venuta l’acquolina in bocca? Il merito non sta solo nella perizia degli attori, ma anche e soprattutto di una singola donna, Courtney Stoler, sorella del creatore dello show: la culinary producer della serie. Ma cos’è una Culinary producer? Vi starete chiedendo forse. Beh, questa mansione, imprescindibile per una serie come The Bear, si occupa di garantire l’autenticità delle scene legate alla cucina e al cibo nella serie. Courtney Storer è infatti responsabile di assicurarsi che tutte le scene di cucina, la preparazione dei piatti e le tecniche utilizzate dagli attori siano autentiche. Esse devono infatti rappresentare accuratamente ciò che accade in una cucina professionale data la sua carriera presso prestigiosi locali, come il Verjus e Parigi.

Un ruolo a 360 gradi! Da un lato per il continuo scambio di informazioni e consigli con il cast di The Bear, da un altro per le consulenze con il team di sceneggiatori. La donna ha infatti collaborato con gli autori per garantire che i dialoghi, i termini culinari e le situazioni fossero accurate e veritiere così da riflettere accuratamente le luci e le ombre dell’ambiente. La culinary producer coordina infatti il reparto di scenografia assicurandosi che la cucina e gli strumenti utilizzati sul set siano realistici e funzionanti.

Durante le riprese, Courtney è spesso presente sul set per offrire consigli in tempo reale, correggere eventuali errori e garantire che le scene di cucina siano eseguite correttamente.

A Courtney Storer si deve però anche un altro merito. A lei si attribuisce la maternità in merito all’ideazione e alla genesi dei piatti che vengono presentati nella serie. Un eccelso lavoro di estetica, scelta di forma e colori che fanno venire l’acquolina in bocca. Piatti davvero unici che riflettono lo stile e la qualità del ristorante in cui la serie è ambientata.

3) Il Pilota

Nelle serie tv l’episodio pilota è cruciale, perché ha il compito di catturare l’attenzione e l’interesse del pubblico. The Bear, da questo punto di vista, non ha avuto alcun problema, catapultando lo spettatore in un microuniverso da cui è semplicemente impossibile staccarsi. D’altra parte, The Bear è soffocante e meravigliosa. Vediamo insieme qualche curiosità a riguardo.

  • L’episodio è stato filmato per la maggior parte in un vero locale, di cui vi parleremo più avanti. Solo una piccola parte in studio, così da garantire autenticità al prodotto e ricreare i suoi spazi claustrofobici e asfissianti.

ll proprietario del locale fa un breve cameo nell’episodio.

  • A differenza della maggior parte degli episodi, òa 1×01 è stata girata dal regista Adam Newport-Berra, che poi verrà richiamato per filmare l’episodio incentrato su Marcus a Copenaghen della seconda stagione.
  • Alla fine del primo episodio, se ricordate, Carmy apre una scatoletta di pomodoro, ma la butta prima di aprirne il contenuto. Un foreshadowing (anticipazione) per la rivelazione del finale di stagione, scartando così centinaia se non migliaia di dollari.
  • Secondo quanto prevedeva il primo script, il personaggio di Carmy avrebbe dovuto avere una violenta reazione di rabbia. Una crisi in cui avrebbe lanciato oggetti in cucina dopo una forte esplosione emotiva. La scena è stata tagliata perché avrebbe fatto avere al pubblico un’opinione eccessivamente negativa verso il personaggio, che ancora non aveva avuto il tempo di venire esplorato fino i fondo.
  • Il personaggio di Sidney sarebbe dovuto subentrare nel terzo episodio, ma al suo creatore piaceva così tanto da averlo inserito sin dal pilot.
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