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Le 7 cose che non sopporto più di The Big Bang Theory

The Big Bang Theory

4) Drammi (in)utili

Come ho detto in apertura, The Big Bang Theory soffre per una grave mancanza di idee.

Howard e Bernadette ormai hanno il loro equilibrio, tra figlia invisibile, babysitter/sanguisuga (Stuart) e lavoro. Leonard e Penny fanno la stessa vita di sempre, anche da sposati, con la differenza che ora, senza Sheldon tra i piedi, sono diventati di una noia inimmaginabile.

Hanno provato a creare pathos con il matrimonio di Sheldon e Amy, ma non c’è stato un vero e proprio colpo di scena.

Stranamente, io trovo abbastanza lineare l’evoluzione di Sheldon, quindi la sua decisione di sposare Amy non mi ha stupito. Loro insieme hanno raggiunto un equilibrio perfetto: lei sa come prenderlo e come tenerlo in riga, lui sa che è amato per come è e fino a dove può spingersi con i suoi capricci quotidiani.

L’unico personaggio che poteva offrirci una speranza era Raj. L’uomo si è dato una mossa quando ha deciso di rendersi indipendente dai genitori; svestendo i panni di bambino viziato ha iniziato a capire il valore delle cose e soprattutto della fatica che ci vuole per ottenerle. Ma così Raj si rende conto che Howard non fa altro che sminuirlo e ridicolizzarlo, danneggiando la sua autostima. Spinto anche dal padre, l’indiano decide di allontanarsi dal migliore amico, che, a suo dire, non l’ha mai supportato.

raj

Ammetto che aspettavo questo litigio da molto tempo. Sfortunatamente, dopo un po’ di musi lunghi, la questione si risolve a tarallucci e vino dopo sole due puntate. L’unica cosa interessante della stagione, che poteva dare un po’ di risalto all’individualità di Raj – l’unico attualmente privo di una storyline (per quanto le altre siano indegne, almeno esistono) – me la risolvono in un battito di ciglia. Che occasione sprecata!

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