Aspettavamo questo momento dall’inizio di Young Sheldon nel non-lontano settembre 2017. Finalmente le nostre speranze si sono trasformate in una piacevole realtà. Già nel corso di questa dodicesima e ultima stagione abbiamo avuto il piacere di conoscere un fantasma del passato del fisico teorico: il suo amico Tam. Ora è giunto il momento di un contatto diretto con gli anni ’80. Ebbene sì, nel decimo episodio di The Big Bang Theory, Sheldon incontra la sua versione in miniatura.
È arrivato l’attesissimo crossover tra The Big Bang Theory e Young Sheldon.
In questo particolare momento della serie, il Dr. Cooper si ritrova di fronte a una difficoltà. E noi sappiamo bene quanto queste, insieme ai cambiamenti, lo spaventino. Fin dall’inizio della storia siamo stati abituati ad assistere alle scene di follia di Sheldon che hanno, senza alcun dubbio, rappresentato elementi comici di non poca rilevanza. Come dimenticare la notte passata a suonare i bonghi, o la decisione impulsiva di prendere dei gatti!
Si può dire che, dopo una pausa di due settimane, The Big Bang Theory abbia fatto il suo ritorno col botto.
Nell’ultimo episodio avevamo assistito a una spiacevole rivelazione riguardo il concetto di Super Asimmetria. La teoria, approfondito da Amy e Sheldon, era già stata proposta e confutata da uno scienziato russo. In questo modo, il fisico teorico e la neuroscienziata vedono sfumare il loro sogno, fallendo nell’intento di rivoluzionare il modo di concepire l’universo. Così come è sfumata l’ennesima possibilità di vincere il Premio Nobel. Anche in questo episodio la disperazione dei due è evidente. I loro amici si vedono costretti a evitare argomenti che potrebbero farli sprofondare nuovamente nella depressione più totale.
È in questo momento che entra in scena la persona che Sheldon ammira di più: se stesso. Con un quoziente intellettivo come quello, c’era da aspettarselo che da giovane si fosse preparato a qualsiasi evenienza. Di certo, sapeva che un video rassicurante e motivazionale sarebbe stato in grado di aiutare la sua controparte adulta nei momenti difficili. Poi il nulla. Scopriamo così che il messaggio dal passato è stato interrotto dalla registrazione di una partita di Football della squadra del liceo che allenava suo padre. Tutto sembra perduto.
Ma la chiave di tutto è il Signor Cooper.
Diciamoci la verità: in The Big Bang Theory, il rapporto padre-figlio non è mai stato approfondito a dovere. Non contano, di certo, i riferimenti espliciti alle avventure del Signor Cooper al bar. Noi spettatori abbiamo potuto osservare più da vicino questo personaggio solo grazie a Young Sheldon. Invece, in questo episodio abbiamo potuto assistere al momento emozionante in cui la figura paterna, che evidentemente a Sheldon è mancata molto, riesce ad aiutare il figlio nei momenti di difficoltà. Sarà lui infatti, attraverso un discorso motivazionale ad aiutare il fisico teorico, quando ne ha più bisogno.
Passiamo la linea aI grande Howdini
Come spesso è successo in queste ultime stagioni di The Big Bang Theory, anche questo episodio è stato diviso in due storyline. Da un lato troviamo Amy, Sheldon, Penny e Leonard che seguono il filo conduttore della puntata precedente e dall’altro Howard, Bernadette e Raj. Forse con l’intento di smorzare la tensione, gli scrittori ci propongono il ritorno del Grande Howdini. Insieme a sua moglie e al suo migliore amico, l’ex-astronauta si cimenta in trucchi di magia con l’obbiettivo di entrare a far parte del Magic Castle, un club per maghi.
Certo è stato divertente rivedere Howard in quella veste. Ma devo ammettere che, nonostante le informazioni che già si conoscevano riguardo a questo crossover (noi ve ne abbiamo parlato qui), mi aspettavo un maggior coinvolgimento di tutti i personaggi ai fini della trama principale. D’altro è innegabile come fosse necessario che Sheldon affrontasse il suo passato e superasse questa delusione da solo. Solo, ma con l’aiuto di Amy, suo padre e se stesso.