Alzate la mano se vi erano mancate le interazioni da bromance tra Raj e Howard. Prima di vedere la quinta puntata della dodicesima stagione di The Big Bang Theory temevo che la necessità di trovare un finale per tutte le storyline dei personaggi principali avrebbe costretto gli scrittori della serie a mettere da parte alcuni elementi della comicità che l’hanno caratterizzata. Fortunatamente non è stato così. Il rapporto tra Howard e Raj ha sempre avuto qualcosa di speciale, soprattutto se si pensa alle caratteristiche della personalità di entrambi. L’astrofisico è sempre stato molto espansivo con i suoi amici, dimostrando affetto nei loro confronti, spesso anche con modi che hanno fatto fraintendere le intenzioni. Howard, dal canto suo, ha sempre assecondato Raj. Come dimenticare la volta in cui, avendo spalmato la crema agli estrogeni su sua madre, si era trasformato in una ragazza insicura.
Nel corso degli anni sono state avanzate delle teorie riguardo l’omosessualità latente dei due, suggerite anche da personaggi come la dottoressa Beverly Hofstadter, madre di Leonard. Però con l’introduzione della storia d’amore tra Howard e Bernadette, ogni dubbio è stato messo a tacere. Anche Raj ha avuto una lista di fidanzate, tra cui Emily, Claire e Lucy. Eppure, eccoci arrivati alla dodicesima stagione e lui si ritrova ancora al punto di partenza: in cerca dell’amore. Per ora si deve accontentare dell’amicizia incondizionata con Howard. In questa puntata, The Planetarium Collision, i due si ritrovano insieme a presentare una lezione all’osservatorio astronomico dato il passato da astronauta di Wolowitz. La paura di Raj di venir eclissato (non voleva essere una battuta), si trasforma invece in una dichiarazione di affetto e orgoglio per i successi ottenuti dall’amico.
Buon per loro!
Senza alcun dubbio il rapporto in questione è stato messo alla prova nel corso delle stagioni per via di ciò che è accaduto nelle vite di entrambi: dal matrimonio di Bernadette e Howard, alla partenza di quest’ultimo per la Stazione Spaziale Internazionale. Quindi era quasi necessaria la parentesi sulla loro amicizia a sottolineare quanto questa, nonostante la vita si sia messa in mezzo, non sia cambiata affatto.
Nel frattempo, Sheldon sta ancora cercando di comprendere i meccanismi della vita di coppia. Litiga, infatti, con Amy dopo aver chiesto al rettore dell’università di rimuoverla dal progetto a cui sta lavorando, per darle più tempo per concentrarsi sulla collaborazione con il marito. Ovviamente, alla neurobiologa, questo non va affatto bene. Ed è qui che assistiamo a un altro grande ritorno in The Big Bang Theory: il professor Proton. Dalla sua morte, questo ha assunto il ruolo di subconscio di Sheldon, aiutandolo sempre nel momento del bisogno, soprattutto per quanto riguarda problemi di natura sentimentale.
In passato abbiamo visto come l’intervento del professore abbia aiutato il giovane fisico teorico nella sua relazione con Amy. In fondo, l’avere una persona che stima come voce del suo subconscio ci dice molto sulla personalità di Sheldon. Lui tende infatti ad affidarsi molto ad altre persone per quanto riguarda ciò che fatica a comprendere. Le dinamiche delle relazioni interpersonali sono materia oscura per lui (anche questa non voleva essere una battuta) e non ne ha mai fatto segreto. Perciò non ci stupisce il fatto che si affidi a una sorta di mentore per affrontare questo aspetto della sua vita.
Il suo personale Obi Wan Kenobi.
Dall’altro lato, tuttavia, è importante sottolineare una cosa. Il professor Proton è solo la rappresentazione del subconscio dello scienziato. Ciò significa che in realtà Sheldon ha già tutte le risposte che cerca. Lui sa come deve comportarsi. Tuttavia l’insicurezza e la paura che un errore possa compromettere il suo rapporto con Amy, lo spingono a chiedere aiuto.
Che il suo personaggio abbia subito una crescita notevole è palese. Per tutte le dodici stagioni di The Big Bang Theory abbiamo assistito alla lenta evoluzione che è partita con la difficoltà di comprendere il sarcasmo, fino ad arrivare al matrimonio con Amy, passando per la necessità di ricorrere a uno strumento per meglio comprendere i sentimenti altrui. Ora Sheldon Cooper è una persona completamente diversa. O forse no?